Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

domenica 6 maggio 2018

Se conoscessi il dono di Dio

La presenza reale di Gesù nell’Eucaristia, ce lo ha detto Gesù che ha detto sempre la verità e che è risorto dalla morte ed è vivo oggi; l’Eucaristia è un atto d’amore, è l’atto d’amore di Gesù per le anime, come ogni atto d’amore è un dono a cui occorre corrispondere se si vuole, con il pentimento, la conversione, la vita di preghiera, la carità, il perdono e la compassione nei confronti del nostro prossimo, senza pregiudizi o preferenze. L’Eucaristia ci è data da Gesù e noi ricevendola riceviamo Lui e ne diventiamo responsabili, possiamo decidere di amarlo e possiamo anche rifiutarlo, risiede tutto nei nostri cuori, nelle nostre disposizioni interiori. Non si può dimostrare niente, si può solamente credere alle parole del Signore, è un atto di fede e la fede si alimenta con la preghiera personale e perseverante. La misura della fede risiede nella qualità della preghiera, e la misura della carità nel desiderio e nella volontà di praticarla. Non si può ricevere l’Eucaristia con una coscienza macchiata o corrotta, l’Eucaristia richiede cuori puri e una vita giusta, richiede che l’anima sia distaccata dal peccato, dal male morale. L’Eucaristia è la medicina e noi siamo i malati, non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori ha detto Gesù, coloro che hanno necessità di essere guariti e di vivere una vita nuova, la vita veramente degna dei figli di Dio. Non ha alcun senso l’Eucaristia senza la decisione di intraprendere un serio cammino di conversione a Dio. Alla sera della vita saremo giudicati sull’amore, è la chiave per comprendere l’Eucaristia e la vita del vero cristiano, la vita del combattente che affronta il male fuori e dentro di sé e che è fedele alla Legge di Dio, che vince il male con il bene ad ogni scelta da compiere, una vita penitenziale e di rinuncia, ma anche di attenzione benevola per le altre persone. Se Dio è amore significa che chiunque decide di estraniarsi da questa virtù, cade sotto il potere del nemico di Dio, che è il maligno. Chi persevera nella carità si salva, la sua vita cambia in positivo fin da subito, è qualcosa che accade nel profondo ma è reale. L’amore ha creato dal nulla ogni cosa, l’amore rinnova il cuore delle persone, è una rinascita spirituale. Nelle relazioni umane funziona così, se ami davvero una persona che vive un disagio o una sofferenza, quella persona la puoi salvare, le puoi restituire la vita e la speranza, è la luce che scaccia le tenebre.

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