I cinque petali rosa
non avremo frutti sul ciliegio
distesa benedicente
I fiori del mandorlo
queste cerimoniose vestigia
le
api danzano al sole
Vola il pettirosso
è trascorsa l'alba di oggi
un giorno avanza
La notte è muta
ma si azzuffano i gatti
qualche strillo
Ci sono le gemme
dai rami dell'acero rosso
la terra sorride
Coda di gatto
scuotersi nervosa
fugge la preda
Ombra di stelo
il bambù riposa
nel tepore
L'erba fredda
un mattino pulito
lento sorgere
Molte formiche
dai percorsi diritti
portano briciole
La lana folta
del vello asciutto
lassù al pascolo
Vento irruente
una tegola cade a terra
rompe la voce
Il pino marcisce
sempreverde innato
la fine del tempo
Passi sui selci
la città si placa
antiche vie
Cuore animale
un verso e si placa
fermo nell'udito
Limpida nube
argine del cielo
lassù e poi
Nel sottotetto
il nido di rondini
voli solerti
Se urticano
un folto di ortiche
l'ansia ritrae
Lieto giorno
una brezza primaverile
la foglia danza
Sul ciglio
odore di erba tagliata
fiore di tarassaco
Ore del mattino
la frescura del fiume
un'ombra passa
Cerco
nostalgico l'alba
non
c'è ancora nulla nel chiarore
la
tua presenza mamma
Questo
legame così forte
tra
le tue braccia riposo tranquillo
sei
tu madre la vita
Non
distogliere il tuo cuore
rimarrai
giovane negli anni che passano
l'anima
forse è immortale
Ascolto
la ninna nanna
sono
un bimbo che si addormenta
la
fiducia è il cuore materno
Questa
culla è tanto modesta
grande
è l'amore che attornia l'innocenza
l'attenzione
benigna e il mite sentire
Da
quel largo infisso
il
coleottero nella stanza
danza
e subito fuori
Nel
campo un corvo
cerca
il cibo un po' in giro
si
scuote nero e zitto
Il
rampicante al muro
senza
quei fiori azzurrini
pianta
che non geme
Laggiù
l'isola
acque
gelide del lago
il
traghetto incede
La
finestra chiusa
il
geranio non è bagnato
di
un solo vaso
Nessun commento:
Posta un commento