Mute le nuvole
tra foglioline verdi sui rami –
un flebile risveglio.
L'era degli aquiloni –
nei pensieri l'aria è vento,
figure come di carta.
Cammino solo –
il buio oltre la nebbia,
nel cuore l'attimo.
Nella nuda terra –
si muove la vita impercettibile,
senza fare rumore.
L'alba ha un sole vacuo –
il muschio copre il tronco a nord,
rugiada sulle gemme.
Il passero su quel ramo –
robusta è la quercia sotto la pioggia,
amarezza per il misero.
Nella serata senza nubi –
la lucciola come puntino che danza,
traccia crepuscolare.
Cade con moderata intensità –
l'acqua della pioggia bagna le foglie,
nella terra le radici.
L'interiorità vede oltre –
il crisantemo bianco è molto onesto,
non cela malizia ma pace.
È chiarore armonioso –
tanti petali di ciliegio cadono subito,
la vita è presto trascorsa.
Un genuflettersi alla vita –
questo gattino si nutre di carne altrui,
chi ama offre del proprio.
✠ Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.
venerdì 22 marzo 2024
Selezione di haiku n°092
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