Il Signore crocifisso, dalla
Croce ha pronunciato sette frasi, o sette Parole, grandi dal significato
profondo; la prima Parola: “ Padre,
perdona loro, perché non sanno ciò che fanno ”, ogni qualvolta commettiamo
il peccato, facciamo del male, crocifiggiamo nuovamente il Signore, senza la
consapevolezza della gravità delle nostre azioni, parole, pensieri e omissioni,
con il nostro peccato siamo rei del sangue e della sofferenza di Gesù, ma il
Padre può perdonare tale delitto, commesso da noi? Sì, Egli lo può fare, se in
noi scorge l’amore del Figlio che si sacrifica per la nostra salvezza, per il
nostro bene ultimo; la seconda Parola: “ Oggi
sarai con me in Paradiso ”, tutti noi ricordiamo il gesto compassionevole e
l’atto di Fede, di colui che la tradizione ha definito il buon ladrone, ebbene
quest’uomo che probabilmente era stato ladro e assassino, con il suo sincero
pentimento, un atto di amore perfetto nei riguardi del Signore, conquista il Paradiso;
la terza Parola: “ Ecco tua Madre, ecco
Tuo figlio ”, Gesù affida la propria Madre Maria al giovanissimo Apostolo
Giovanni, ai piedi della Croce, ed egli successivamente la prende con sé, ma il
Signore con il suo gesto vuole affidare tutti coloro che lo amano e lo ameranno
nella storia, alla Madonna, a sua Madre ed estende la maternità di Maria, una
maternità spirituale, a tutto il genere umano, Maria è nostra Madre e noi siamo
i suoi figli amati; la quarta Parola: “ Dio
mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? ”, è l’uomo Gesù che sente l’abbandono
e la separazione dal Padre, Egli come Figlio di Dio è uno con il Padre, ma la
straziante agonia della Croce provoca in Lui quest’intima lacerazione dell’anima
e del cuore, questa frase è anche l’inizio del Salmo 22, un Salmo che descrive per
la sua interezza la Passione ma che termina con un grande spiraglio di
Speranza, tutti i figli di Dio dispersi riuniti insieme nella Chiesa dei
redenti, per l’avvento del Regno; la quinta Parola: “ Ho sete ”, il Vangelo sottolinea che Gesù pronuncia questa Parola
per adempiere le Scritture, essa è la Parola dei poveri e dei bisognosi, dei
sofferenti e degli ultimi a cui il Signore dalla Croce si è conformato, Gesù
assimila in sé tutta la sofferenza dell’umanità di ogni tempo; la sesta Parola:
“ Tutto è consumato ”, il Cristo ha
portato su di sé il peccato di tutti e lo ha espiato con la sua immane
sofferenza, fisica e mentale, Egli ci ha redenti con la Sua Croce, ottenendoci
il perdono dei peccati dall’Eterno Padre per l’amore infinito e l’obbedienza dimostrata
e avuta nei Suoi confronti, e per essersi sacrificato volontariamente per amore
della nostra anima, Agnello mite e umile condotto al macello, immolato sull’altare
della Croce; la settima Parola: “ Padre,
nelle Tue mani raccomando il mio spirito ”, Gesù si consegna al Padre,
abbandonandosi all’abbraccio della morte, tutti noi moriremo e dovremo
abbandonarci all’abbraccio del Padre, all’abbraccio della sua sconfinata
Misericordia, per essere degni di entrare in Paradiso.
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