Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

lunedì 3 febbraio 2014

Che cosa significa la Croce?

La Croce è un simbolo, cioè un elemento grafico e visivo che cela in sé un significato non immediato, un significato nascosto, è il simbolo del cristianesimo; la Croce latina è la Croce cristiana, fa riferimento a Gesù crocifisso, la croce latina rovesciata riassume in sé l’espressione di tutte quelle forze oscure in antitesi a Cristo salvatore, è il simbolo dell’anticristo e l’anticristo per antonomasia è il diavolo; la Croce era un supplizio infamante per un condannato che doveva essere umiliato e ucciso, la Croce era un simbolo di morte, allora perché con Gesù ha assunto la valenza di un elemento vitale e vivificatore? Perché alla Croce è associata la Risurrezione o perché nella Croce è implicita una dinamica soprannaturale in riferimento a ogni persona umana, a ciascun’anima? Entrambi i motivi sono univoci e paralleli, per così dire sovrapponibili e per comprendere il legame che intercorre tra loro, occorre riflettere sul perché del sacrificio della Croce. Che cos’è un sacrificio? E’ l’offerta di una vita pura, innocente e incontaminata, per ottenere in cambio qualcosa di equivalente sul piano del valore che la vita stessa sacrificata possiede e impone a Colui che riceve tale offerta, è uno scambio che si realizza con due pesi messi sui due piatti opposti di una bilancia: con il sacrificio della Croce Gesù ha comprato a prezzo della sua sofferenza e del suo sangue, le nostre anime dall’eterno Padre, noi che eravamo condannati alla morte eterna, o morte seconda come si esprime l’Apocalisse di san Giovanni, siamo stati redenti, liberati da un tale destino tragico e di infelicità; a pagare all’eterno Padre il prezzo del nostro riscatto è stato Gesù con la sua Croce, solamente il Figlio poteva con il suo sacrificio sull’altare della Croce, ottenere a ogni anima la giustificazione per il male che la segna indelebilmente, la giustificazione dai nostri peccati, dalle nostre colpe, il peccato è un’offesa infinita all’infinita bontà di Dio, quindi è necessaria una riparazione che abbia un valore infinito e solamente il Figlio poteva espiare; il sangue preziosissimo di Cristo ci lava da ogni peccato e ci restituisce la destinazione alla vita eterna che il peccato ci aveva tolto, ciò significa vita nella grazia o meglio rinascita soprannaturale: per questo motivo fondamentale la Croce è simbolo di vita, perché essa è lo strumento attraverso il quale Dio ci ha liberati dal male, essa è lo strumento con il quale siamo stati ricondotti dalle tenebre alla luce, segnati dalla Croce riceviamo la vita eterna perché il Padre delle misericordie vede in ciascuno di noi l’immagine del suo Figlio benedetto. Gesù è morto sulla Croce anche per salvare una sola anima, Gesù è morto per tutti e per ogni anima in particolare; non si può equiparare il valore della vittima sacrificale con il valore di un’anima soltanto o di tutte le anime messe assieme, la vittima ha un valore che si può definire infinito e imparagonabile, in rapporto a quello che va ad acquistare con la propria offerta: un’anima non è Dio, ma Dio la ama talmente tanto da non poter fare a meno di dare per essa tutto sé stesso! Questo è il significato della Croce, l’amore eterno del Signore nei confronti di ogni anima umana creata immortale e chiamata a partecipare alla stessa vita di Dio; la Croce è una follia d’amore, un amore così grande da non risparmiarsi nulla per coloro che ama, un amore che dà tutto di sé stesso, oltrepassando il limite. L’Apostolo san Giovanni ha scritto che Dio è amore, la Croce è il segno inequivocabile di quest’amore senza confini; il vero amore per sé stesso non trattiene nulla ma è disposto a offrire tutto, a dare persino la vita per l’amato e la vita è il bene più prezioso, questa è la natura diffusiva e vivificatrice dell’amore: per questo motivo Gesù ha trasformato qualcosa di terribile come la Croce, qualcosa che ci accomuna tutti, da simbolo di sofferenza, angoscia e morte, a simbolo di salvezza e di vita, il segno visibile nei secoli dell’amore eterno di Dio; lo sguardo della fede vede oltre le apparenze e ciò che sembrerebbe essere morte, spoliazione e desolazione diventa la vittoria del bene sul male, dell’amore sull’odio, della vita sulla morte: la Croce è una porta ed è la nostra porta, la Risurrezione è l’oltre che ci attende, il Risorto ci chiama e ci attende… che la nostra risposta all’amore sia sì per sempre.

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