La Croce è un simbolo, cioè un
elemento grafico e visivo che cela in sé un significato non immediato, un
significato nascosto, è il simbolo del cristianesimo; la Croce latina è la
Croce cristiana, fa riferimento a Gesù crocifisso, la croce latina rovesciata
riassume in sé l’espressione di tutte quelle forze oscure in antitesi a Cristo
salvatore, è il simbolo dell’anticristo e l’anticristo per antonomasia è il
diavolo; la Croce era un supplizio infamante per un condannato che doveva
essere umiliato e ucciso, la Croce era un simbolo di morte, allora perché con
Gesù ha assunto la valenza di un elemento vitale e vivificatore? Perché alla
Croce è associata la Risurrezione o perché nella Croce è implicita una dinamica
soprannaturale in riferimento a ogni persona umana, a ciascun’anima? Entrambi i
motivi sono univoci e paralleli, per così dire sovrapponibili e per comprendere
il legame che intercorre tra loro, occorre riflettere sul perché del sacrificio
della Croce. Che cos’è un sacrificio? E’ l’offerta di una vita pura, innocente
e incontaminata, per ottenere in cambio qualcosa di equivalente sul piano del
valore che la vita stessa sacrificata possiede e impone a Colui che riceve tale
offerta, è uno scambio che si realizza con due pesi messi sui due piatti
opposti di una bilancia: con il sacrificio della Croce Gesù ha comprato a
prezzo della sua sofferenza e del suo sangue, le nostre anime dall’eterno
Padre, noi che eravamo condannati alla morte eterna, o morte seconda come si
esprime l’Apocalisse di san Giovanni, siamo stati redenti, liberati da un tale
destino tragico e di infelicità; a pagare all’eterno Padre il prezzo del nostro
riscatto è stato Gesù con la sua Croce, solamente il Figlio poteva con il suo
sacrificio sull’altare della Croce, ottenere a ogni anima la giustificazione
per il male che la segna indelebilmente, la giustificazione dai nostri peccati,
dalle nostre colpe, il peccato è un’offesa infinita all’infinita bontà di Dio,
quindi è necessaria una riparazione che abbia un valore infinito e solamente il
Figlio poteva espiare; il sangue preziosissimo di Cristo ci lava da ogni
peccato e ci restituisce la destinazione alla vita eterna che il peccato ci
aveva tolto, ciò significa vita nella
grazia o meglio rinascita
soprannaturale: per questo motivo fondamentale la Croce è simbolo di vita,
perché essa è lo strumento attraverso il quale Dio ci ha liberati dal male,
essa è lo strumento con il quale siamo stati ricondotti dalle tenebre alla
luce, segnati dalla Croce riceviamo la vita eterna perché il Padre delle
misericordie vede in ciascuno di noi l’immagine del suo Figlio benedetto. Gesù
è morto sulla Croce anche per salvare una sola anima, Gesù è morto per tutti e
per ogni anima in particolare; non si può equiparare il valore della vittima
sacrificale con il valore di un’anima soltanto o di tutte le anime messe
assieme, la vittima ha un valore che si può definire infinito e imparagonabile,
in rapporto a quello che va ad acquistare con la propria offerta: un’anima non
è Dio, ma Dio la ama talmente tanto da non poter fare a meno di dare per essa
tutto sé stesso! Questo è il significato della Croce, l’amore eterno del Signore
nei confronti di ogni anima umana creata immortale e chiamata a partecipare
alla stessa vita di Dio; la Croce è una follia d’amore, un amore così grande da
non risparmiarsi nulla per coloro che ama, un amore che dà tutto di sé stesso,
oltrepassando il limite. L’Apostolo san Giovanni ha scritto che Dio è amore, la
Croce è il segno inequivocabile di quest’amore senza confini; il vero amore per
sé stesso non trattiene nulla ma è disposto a offrire tutto, a dare persino la
vita per l’amato e la vita è il bene più prezioso, questa è la natura diffusiva
e vivificatrice dell’amore: per questo motivo Gesù ha trasformato qualcosa di
terribile come la Croce, qualcosa che ci accomuna tutti, da simbolo di
sofferenza, angoscia e morte, a simbolo di salvezza e di vita, il segno
visibile nei secoli dell’amore eterno di Dio; lo sguardo della fede vede oltre
le apparenze e ciò che sembrerebbe essere morte, spoliazione e desolazione
diventa la vittoria del bene sul male, dell’amore sull’odio, della vita sulla
morte: la Croce è una porta ed è la nostra porta, la Risurrezione è l’oltre che
ci attende, il Risorto ci chiama e ci attende… che la nostra risposta all’amore
sia sì per sempre.
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