Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

venerdì 11 aprile 2014

Colui che è sulla Croce, perdona


Ti adoriamo oh Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa Croce hai redento il mondo ”; satana, l’angelo del male, tutto l’inferno, l’umanità decaduta si schierano per distruggere il Signore della vita, lo uccidono pensando di avere la vittoria delle potenze del male sul bene, su Dio stesso. Prima della Passione di Gesù il Paradiso era chiuso, con la Passione e morte di Cristo tutte le anime che attendevano l’avvento della redenzione, possono entrare nella pace e nella beatitudine, perché la salvezza si è compiuta. Il Sangue preziosissimo di Cristo ci lava da ogni colpa, da ogni iniquità e ci merita la vita beata con Dio, nell’eternità; Cristo è morto per i nostri peccati, per liberarci dalla schiavitù del maligno; su quella Croce dovevamo esserci noi con il nostro peccato, ma Egli ha patito per espiare al nostro posto e per fare di ogni altra sofferenza umana motivo di espiazione. Unire le proprie sofferenze, il dolore della vita, alla Passione e Croce di Gesù, la nostra morte alla morte di Gesù, ci merita l’espiazione e la purificazione dal male, che ci sporca e ci trascina alla dannazione; è in questo modo che siamo stati redenti, salvati — da cosa? ma dall’inferno! — . Questa radice di vita, Passione e Croce, va vista sotto la luce del soprannaturale: senza questa prospettiva, non si comprende in altro modo la salvezza che ci è stata ottenuta nel giorno di Venerdì Santo. “ Quanta sofferenza in un Dio che si è fatto uomo, nudo, ferito e coperto di sangue grida: ‘ Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno! ’, grida inchiodato ad una Croce, crocifisso ad un legno… mentre l’uomo nel suo ateismo grida con veemente risentimento: ‘ Padre perdonalo, perché non sa quel che dice! ’; ma Gesù nella sua Passione e morte sa quello che dice, guardando a tutto quell’odio e a quella cattiveria, che come una tempesta si abbatte contro di Lui: ‘ Padre perdonali, perché sono piccole creature, che ammazzano l’onnipotenza del loro Creatore! ’; ‘ Padre perdonali, perché non si pentono del loro grande peccato! ’. Dio crocifisso che chiede misericordia per le sue creature, un Amore infinito che nella finitezza del dolore e della morte, chiede di perdonare degli assassini, ma loro rifiutano il suo perdono e la riconciliazione e vogliono soltanto odio, odio, odio… ”.

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