Saper vedere nelle persone è
una dote rara, è quello che dovrebbe saper fare ogni buon psicoanalista, se la
tua psiche è brutta l’esperto scorge dei tratti morbosi e osceni, ma se la tua
psiche è bella l’esperto può addirittura innamorarsi, accorgendosi dell’equilibrio
e dell’ordine in cui sono poste virtù e fascinazioni; per conoscere bene una
persona occorre viverci insieme per un lungo periodo di tempo, accorgendosi poi
di non conoscerla mai abbastanza, perché ci sono degli aspetti che si rivelano
come delle sorprese inaspettate, che lasciano perplesso anche il più sagace
compagno di viaggio o la compagna che il giovane ha scelto come sposa. Di una
cosa non mi sorprenderò mai considerando il vissuto interiore di una persona e
cioè del rancore, quando odi qualcuno te lo porti dentro come un fardello, anzi
no come una bestia selvatica in cattività e alla prima occasione l’uomo comune
si lascerà andare alla tentazione della vendetta, gliela farà pagare cara. Le
persone che hanno la psiche bella si accorgono quasi subito che l’altra persona
per quanto antipatica rassomiglia molto a sé stessi, un’altra persona è come la
propria immagine riflessa su uno specchio, quello che sente lei lo sento anch’io,
i suoi sentimenti sono anche i miei e in questa rassomiglianza si perde l’individualità
che fa di ciascuno di noi un campione di egoismo: cercare la vendetta quando ci
si sente risentiti per un torto subito è dare sfogo all’egoismo, significa
sfamarlo, appagare la sua bramosia; se si dovesse fare un censimento quasi
tutti gli esseri umani hanno una psiche brutta, ma sono sempre gli stessi
esseri umani che devono adeguarsi alle convenzioni della civiltà e devono
mettere a freno le pulsioni più viscerali, quelle con cui in gergo si dice
pensare con la pancia, è indispensabile non lasciare libere di manifestarsi al
prossimo le inibizioni, per dimostrare innanzitutto a sé stessi di essere
persone con una certa umanità, perché c’è anche gente che rassomiglia a delle
bestie. La psiche è come uno specchio d’acqua, calma piatta o agitazione
estrema, la psiche non è mai immobile, si muove con una frequenza che è quella
del pensiero, la psiche pensa e se non pensasse sarebbe un involucro senza
sostanza. Una psiche veramente brutta è quella narcisistica, che si
disinteressa degli altri e guarda solamente a sé stessa, il narcisismo è una
malattia che accomuna moltissime persone, tanti giovani apatici e menefreghisti
e tanti meno giovani cinici e nichilisti, chissà perché la psichiatria non la
annovera tra i suoi beceri manuali diagnostici che codificano le fantasie cerebrali, oppure i suoi prontuari farmaceutici dalle mille molecole che servono tutte alla stessa cosa e nel contempo a niente, non dispongono di una terapia compensativa di mantenimento;
diversi anni fa l’omosessualità era considerata da queste bibbie scientifiche
una malattia mentale, una devianza, un’anomalia ma tutto ora si è riformato, è
tutto cambiato e l’omosessualità è un modo per esprimere la propria sessualità di genere al pari dell’eterosessualità, invece gli psichiatri preistorici definivano l’omosessualità
come un’inversione, una tendenza contraria all’ordine naturale, insita nella categoria delle perversioni sessuali; attualmente si
vorrebbe modificare la bibbia psichiatrica per definire la pedofilia, cioè l’attrazione
sessuale di un adulto verso un bambino, il bambino o la bambina come oggetto
sessuale dell’adulto, come un comportamento normale e accettabile dal canone
etico della nostra società: perché un adulto non potrebbe innamorarsi di un
bambino o viceversa, sentendo una reciproca attrazione sessuale? Chiedetelo a
quei luminari che vogliono riformare il manuale diagnostico per i disturbi
mentali negli U.S.A., chissà cosa ne pensa l’Organizzazione Mondiale della
Sanità? Forse sarà come tornare alla Roma antica repubblicana dove la pedofilia
era un comportamento sessuale lecito per chiunque, soprattutto per i ceti sociali più
elevati: questo genere di psiche non ha affatto un bell’aspetto, eppure l’etica
di ogni società la costruisce il suo popolo, sono dettami condivisi così come
si costruisce la cultura nella sua multiformità, cambiano i tempi ma i vizi immondi delle persone restano sempre gli stessi; una psiche salubre lo comprende
benissimo da sé che tra due uomini e tra due donne non può esserci matrimonio perché
contro natura e che la pedofilia è un’aberrazione della mente umana che ha
perso la bussola e che non ti fa più distinguere tra il bene e il male, ad
esempio in alcuni paesi del medio oriente c’è il fenomeno delle spose bambine,
cosa si può dire a riguardo? Semplicemente che la psiche quando è brutta è
anche parecchio depravata nei costumi, quella non è la cultura di un popolo,
quella è follia come per le mutilazioni genitali femminili: la brutalità degli
uomini adulti in un ambiente maschilista, contro l’innocenza delle giovinette
che devono essere assoggettate alla cerchia parentale. Sono tutti orrori che
vanno fermati! La psiche umana è capace di deviare dalla retta ragione e quelli
che etichettano le persone con la dicitura di malate mentali, non hanno capito
che la normalità non esiste per il genere umano, se esistesse sarebbe paradossalmente
annoverata come patologia nei manuali diagnostici, ma non esistendo la
normalità è come un’ombra evanescente sulle diagnosi doppie, triple e quadruple
e nulle degli scientisti con la capacità di fabbricare malattie e inventarsi la
normalità come abito su misura per la propria persona: noi abbiamo una psiche
brutta, loro che ci giudicano hanno una psiche bella, ma la razio che ci rende
capaci di accorgerci dell’assurdo, forse in alcune persone col tempo è andata
persa nei meandri della troppa scienza studiata con impegno e fermezza, se di
scienza si tratta e qui ci sarebbe da discutere, forse la scienza del dubbio o
dell’opinabile, oppure la scienza degli sciocchi che non vogliono capire
nemmeno l’evidenza di ciò che hanno sotto gli occhi: se vedi l’anomalia puoi
vedere la guarigione, ma se la cura è un’impostura? Scientismo e non scienza,
prendete atto luminari da libro di fiabe… perché chi rievoca il passato deve anche avere la chiave per interpretarlo con un chiaro esame di realtà; e non è per offendere tanti “ buoni propositi ”, ma è perché io non
guarirò mai in quanto la malattia è una chimera e la mia salute una certezza, dove per salute non intendo l’equilibrio, la consapevolezza, l’intelligenza, l’autostima, la virtù della ragionevolezza e l’autocontrollo, ma la salute eterna della mia anima spirituale e immortale, amata da Dio che è il suo unico e vero Bene e a cui le masse degli atei, agnostici e razionalisti non vogliono credere, perché il teismo è la più grande bestemmia contro l’uomo e il suo libero pensiero: se Dio esistesse sulla terra ci sarebbe la felicità, Dio non esiste e la terra è un luogo paradisiaco, perché sono i miscredenti a portare la beatitudine alle persone con poco sale in zucca, l’evidenza dei fatti non smentisce l’illuminismo dei benpensanti: chi crede e prega è solamente un povero illuso, un bigotto, un fanatico ma soprattutto uno stupido. E la salute mentale? Quella è di pochi eletti assisi sui troni dei luminari, che sanno distinguere la realtà dalla fantasia e confondono il bene con il male.
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