Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

domenica 20 aprile 2014

Passaggio verso il Paradiso

Se Cristo è risorto dall’ignoto della morte, tutta la prospettiva della nostra vita cambia, tutto acquista un nuovo senso; la vita non finisce in un baratro buio e vuoto, nel nulla esistenziale e ciascuno di noi può dire a Gesù queste parole: “Signore, ricordati di me quando entrerai nel Tuo Regno”, il Signore si ricorda di ogni anima da Lui creata e alla fine della vita terrena la sua promessa è che saremo con Lui in Paradiso. Pasqua significa passaggio, è il passaggio da questo mondo transitorio, passeggero e incerto, disseminato di fatalità alla vita eterna nel Regno di Dio dove Gesù e la Madonna ci attendono. La risurrezione di Gesù dai morti è la chiave per comprendere il significato più profondo e nascosto della vita, se Gesù non fosse realmente risorto saremmo tutti perduti nell’insensatezza di una vita che si conclude con le tenebre della morte, senza nessuna prospettiva futura, soprannaturale, ma il Signore è risorto come aveva preannunciato ai suoi Apostoli, prima di giungere a Gerusalemme dove sarebbe morto sulla Croce e ha dimostrato la Verità di tutto quello che aveva detto riguardo a sé stesso, Gesù è veramente il Figlio di Dio, ed è risorto dalla morte il terzo giorno come aveva profetizzato. Cristo è risorto dalla morte e la nostra vita ha un senso, così come le nostre lacrime e la nostra sofferenza, che Egli ha preso su di sé con la sua Passione e la sua Croce: quando moriremo vivremo per sempre con Lui in Paradiso, è la sua promessa e sono beati quelli che credono, quelli che hanno avuto fiducia nella sua Parola. Gesù è il nostro Cielo, Lui è la nostra salvezza perché ha vinto il male della morte, conseguenza del peccato e dominio del maligno, l’Amore di Dio è più forte della morte e Cristo che è risorto, perché aveva il potere e la somma liberalità di dare la sua vita e poi di riprendersela, è l’unica nostra speranza e ha dimostrato che il male che proviene dalle creature il cui libero arbitrio è malato e distorto, può essere guarito dal suo Sangue preziosissimo sparso sulla Croce per noi, il nostro peccato può essere lavato e noi possiamo rinascere a vita nuova, alla vita della grazia ed entrare dalla porta della morte per essere nella beatitudine del Paradiso; Gesù ci dice: “In verità, in verità ti dico, oggi sarai con me in Paradiso!”, questa è la nostra certezza, questa è la nostra fede e noi dobbiamo confidare nelle Parole veritiere del Signore, che ci ha amati di Amore eterno dimostrandocelo inequivocabilmente: Gesù è la Vita ed è risorto per dare la vita eterna ad ogni anima che accetta la salvezza, diciamogli il nostro sì, diciamo sì alla vita, diciamo sì all’amore, Lui è la sorgente della Vita e passando dalla sua Misericordia otteniamo il perdono dei nostri peccati, ed evitiamo di essere condannati dalla sua Giustizia; accettiamo la salvezza e diciamo sì all’Amore, rispondiamo alla chiamata di Gesù con un atto di amore perfetto, con un atto di contrizione del cuore che ci renderà puri. Cristo è risorto come primogenito della risurrezione, noi se lo vorremo alla fine della nostra vita passeggera saremo per sempre insieme con Lui, saremo eternamente felici come figli della risurrezione, come figli di Dio. Cristo è risorto per destare alla vita coloro che dormono il sonno della morte e per testimoniare che l’immortalità dell’anima non è semplicemente un’idea romantica, ma la realtà più vera della nostra natura creata: per ognuno di noi c’è un posto in Paradiso e il Signore ce l’ha preparato da prima che nascessimo, dobbiamo soltanto rispondere all’Amore con il nostro amore, dobbiamo dirgli di sì in un cammino perseverante di conversione al bene; alla fine della vita saremo giudicati sull’amore, questa è la misura della bilancia con cui sarà pesato il nostro cuore e Cristo risorto sarà il nostro Giudice: amare non è difficile, basta volerlo.

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