“ Mangiano il pane dell’empietà e
bevono il vino della violenza ”. ( Prov 4:17 ) “ Fonte di vita è la bocca del giusto, la bocca degli empi nasconde
violenza ”. ( Prov 10:11 ) “ La
violenza degli empi li travolge, perché rifiutano di praticare la giustizia ”.
( Prov 21:7 ) Gesù ha detto imparate da me che sono mite e umile di
cuore, invece sono tante le persone violente, non soltanto con le azioni ma
anche con il linguaggio, la violenza permea tutta la società e i mass media
sono l’amplificatore della violenza, ad esempio la maggior parte delle notizie
in un telegiornale sono notizie che hanno come argomento la violenza, è come se
si stesse tentando di educare la gente alla violenza con modalità subliminali,
anche se i contenuti delle trasmissioni sono espliciti, in questo modo la gente
tende all’assuefazione e a interiorizzare un comportamento che è quello
violento, cioè il sopruso del più forte sul più debole, l’ingiustizia, la prevaricazione, l’arroganza,
l’insensibilità, l’apatia, insomma tutto ciò che di diabolico la violenza porta con sé; la
persona violenta è in realtà un debole, un miserabile che ha un bisogno irrefrenabile di
scaricare le proprie frustrazioni sugli altri, e in modo particolare su chi non
può proteggersi, su chi è indifeso ed esposto ed ecco che le vittime nella nostra
società sono preferenzialmente le donne e i bambini; il violento nell’esercizio
delle sue azioni lesive si sente posto su un livello superiore, si sente
potente e questa sensazione gli conferisce sicurezza, quella
sicurezza che in altri ambiti non avrebbe perché nella vita di tutti i giorni è inadeguato, un
insicuro, un instabile. Chi è violento è anche uno spregiatore della vita
altrui, non sente compassione, non ha nessuna capacità empatica, non riesce a
considerare il prossimo come un altro sé stesso, è definibile con l’espressione
di codardo senza onore; molti soggetti dopo aver fatto del male a un’altra
persona usandole violenza non sono capaci di prendersi le proprie
responsabilità, avanzano scuse di ogni genere e cercano di dimostrarsi estranei
ai fatti nonostante l’evidenza della realtà. Dalla violenza si può guarire ma è
molto difficile, un violento di norma non vuole cambiare, sta bene come sta e
si sente a posto con la propria coscienza, intendiamoci non perché la sua
coscienza sia integra ma per l’esatto contrario, perché la sua coscienza morale
è pervertita. Solo l’amore può guarire i malvagi e trasformarli rendendoli
buoni, questa è la frase di un famoso romanzo storico il Quo vadis, sono le parole che l’Autore fa pronunciare a san Pietro
Apostolo e sono parole piene di speranza cristiana, perché a volte accadono
miracoli di conversione dove il lupo assetato di sangue si trasforma in un mite
agnellino, è il cuore che cambia e che da cattivo diventa buono e non sono poi
cambiamenti così rari, avvengono di frequente perché la grazia di Dio è sempre
all’opera; e per quelli che non vogliono cambiare? Sono persone che si rendono
impermeabili alle mozioni della grazia, persone che hanno scelto il male, che
hanno scelto di essere abitate dal diavolo, e in casi come questi non si può
fare proprio niente, bisogna arrendersi all’evidenza, l’uomo è una creatura
libera. La vera forza non sta nella violenza ma nel dominio di sé, delle
proprie pulsioni e dei propri istinti primordiali, la persona forte è la
persona che cerca e persegue la pace, è la persona che ha il pieno controllo
delle sue facoltà e non si fa travolgere dalle emozioni, anche quelle più
negative, come l’aggressività, la persona forte è padrona di sé stessa e
riconosce nel prossimo un altro uguale a sé stesso, uno come lui che se debole
ed indifeso come la donna o il bambino, a maggior ragione ha diritto a essere
protetto e rispettato; i violenti sono dei deboli e quando usano violenza sull’altro
dimostrano il proprio disadattamento, i violenti sono persone costruite male,
riuscite male, anche se il loro smisurato orgoglio gli suggerisce di essere
superiori a molti altri, che considerano con disprezzo dall’alto verso il basso.
Per sconfiggere un violento non opporti con eguale violenza, usa la padronanza
della tua forza, delle tue capacità, un violento davanti alla sicurezza e al
coraggio si ritrae e fugge, un violento non è mai un individuo coraggioso, è
sempre e soltanto un vigliacco, dimostra la tua risolutezza e soggetti di
questa specie si ritrarranno dai loro propositi di male e si arrenderanno
davanti al tuo valore; i violenti fanno del male solamente a chi sono certi di
poter colpire, senza esporsi per riceverne un danno da difesa, i violenti sono
quelli che attaccano alle spalle, quando sono convinti che tu sia vulnerabile,
i violenti se la sanno prendere solamente con i più fragili, quando sono sicuri
che il male che fanno resterà nascosto o impunito dalla giustizia terrena. I violenti non sono così per caso, sono stati educati alla violenza e la prima
educazione avviene in famiglia e poi negli ambienti estranei, un violento ha
anche scelto di essere un violento magari su sollecitazione di qualcun’altro, magari su sollecitazione di un gruppo, perché alla violenza se uno lo vuole può dire di no, quindi sono persone con
una responsabilità morale. Esiste la violenza fisica ed esiste la violenza
verbale, sono forme che partono tutte dal cuore della persona, una persona
violenta è una persona psichicamente malata, è una persona che prova gusto nel
fare del male agli altri; non è vero che non ci sono persone cattive e che la
cattiveria è un pregiudizio di chi convive con una mentalità negativa, in
realtà esistono persone autenticamente cattive che nel fare del male si sentono appagate e felici, persone così esistono e purtroppo sono anche tante: occorre imparare l’arte
della difesa, non soltanto per difendere sé stessi da questi sadici ma anche
per difendere chi ci è più prossimo. Ricordiamocelo tutti, il violento è uno
che ha sempre paura e che la vuole esorcizzare sopraffacendo i deboli, noi
mettiamoci dalla parte dei deboli e dei vulnerabili che hanno diritto a essere
protetti, cerchiamo l’onore di chi si schiera con la persona sola e
abbandonata, con i bambini, con le donne, con gli anziani, con gli ammalati e
con tutti coloro che hanno veramente bisogno di essere protetti da qualcuno che
li ama con un sentimento sincero del cuore. Il violento non è un forte, è
semplicemente un cane rabbioso che alla prima bastonata scappa con la coda tra
le gambe, i forti sono gli uomini di pace, i forti sono quelli capaci
di vincere sé stessi, che possiedono il controllo della situazione, i forti
conoscono il significato della parola amore, sono capaci di amare, mentre i
violenti che sono dei deboli conoscono soltanto la paura di perdere quello a
cui da sempre danno valore, come ad esempio l’amor proprio, la vanagloria e la
superbia. Difendersi dai violenti è il dovere di ogni persona devota alla
civiltà, è il dovere dei giusti che conoscono e amano il Signore; Egli sta
dalla parte dei pacifici, dei miti e degli umili, delle persone che hanno l’indole buona e considera con distacco e ripugnanza ogni violento che cerca il male, il
peccato, la vendetta nel rancore di un orgoglio ferito, quando l’orgoglio non è
altro che un aspetto dell’egoismo più esasperato, un aspetto della follia di
chi non vuole riconoscere i propri sbagli. Dio resiste ai superbi e dà grazia
agli umili, i violenti non possono essere chiamati suoi figli, ma sono figli
del diavolo.
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