Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

giovedì 18 aprile 2013

La cospirazione del terrore


Secondo il mio parere evitare atti terroristici come quello avvenuto recentemente a Boston negli U.S.A. è pressoché impossibile, è comunque possibile alzare il livello della sicurezza generale, ma impedire a certi gruppi e a certe persone che agiscono nella clandestinità e nel nascondimento, di attuare piani così perfidi è quasi impossibile; nelle società occidentali il margine della sicurezza è veramente esiguo e chiunque potrebbe andarci di mezzo, in una qualsiasi manifestazione di violenza da parte di qualcuno a cui manca del tutto il senno o quasi, nessuno è veramente al sicuro… ma agli individui che commettono certe azioni non manca affatto il senno, anzi sono estremamente freddi e lucidi; la motivazione che porta determinati soggetti occulti ad agire per diffondere un clima psicologico ed emotivo di paura, è la destabilizzazione della società che farebbe in teoria da transito con un auspicato ordine nuovo di cose, in cui certi interessi ideologici o economici si affermerebbero con maggiore facilità, ma la verità è che queste dinamiche portano al disordine sociale e alla guerra civile: forse l’unica e vera spiegazione di questi fatti di violenza è l’odio contro i propri simili, ritenuti a torto estranei e ostili al contesto in cui gli attentatori in questione sono stati educati e sono maturati, nella convinzione che lo spargimento di sangue innocente sia una seria possibilità per cambiare il mondo e volgere tutto a proprio favore, ovviamente come presupposto è un’assurdità totale; le sole conseguenze reali di questi fatti di sangue sono soprattutto le vittime ignare e innocenti che si trovano loro malgrado nel posto sbagliato, al momento sbagliato; coloro che mettono in atto azioni del genere non guadagnano un bel niente alla loro causa, anzi la squalificano del tutto e innescano una serie di risposte da parte degli Stati democratici, che porteranno queste fazioni eversive di criminali alla disfatta definitiva in modo inevitabile. Con la violenza non si ottiene nulla e sangue chiama altro sangue, in una sorta di spirale perversa da cui poi risulta difficile poterne uscire, per spezzare il circolo vizioso è necessario arrestare gli autori di queste stragi, dando loro un volto e un nome al più presto, senza far passare troppo tempo e distruggendo le relazioni tra altri possibili attentatori, accerchiandoli e isolandoli in modo tale da portarli allo scoperto, facendoli tradire a vicenda e togliendo loro la capacità di organizzarsi e di armarsi per nuove dimostrazioni di terrore; queste celle terroristiche se rimangono in relazione tra di loro risultano più forti, quindi occorre isolarle, occorre smascherarle dando ad esse un’identità specifica e sicura. Si è fatto tanto rumore mediatico per le bombe alla maratona di Boston ed è comprensibile perché i fatti sono successi in casa nostra, qui nel “ sicuro ” mondo occidentale e perché tra le vittime c’è anche un bambino di otto anni, ed è giusto e sacrosanto piangere delle vittime innocenti come lui, ma molti dimenticano ad esempio la guerra civile in Siria dove le vittime continuano ad essere numerosissime, tra cui molti innocenti in giovane età, nel silenzio quasi assoluto dei mezzi di informazione, ma in quelle terre orientali c’è appunto la guerra civile, mentre qui da noi c’è una pace stabile e radicata, con la sicurezza sociale che ne consegue, ma a qualcuno la serenità di una festa come la maratona di Boston forse non piaceva e ha voluto che le cose andassero in un altro modo, e chissà perché, chissà cosa veramente si cela dietro fatti di sangue così gravi, se si tratta di azioni isolate di qualche folle o se ai vertici c’è un’organizzazione ben strutturata: l’undici settembre con la distruzione delle torri gemelle a New York, e le successive guerre in medio oriente, ci insegnano che la vera pace è ancora lontana anche da noi e che il pericolo di una degenerazione è dietro l’angolo, che Dio ci protegga e ci liberi da questa tragica possibilità.

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