Secondo il mio parere evitare
atti terroristici come quello avvenuto recentemente a Boston negli U.S.A. è
pressoché impossibile, è comunque possibile alzare il livello della sicurezza generale,
ma impedire a certi gruppi e a certe persone che agiscono nella clandestinità
e nel nascondimento, di attuare piani così perfidi è quasi impossibile; nelle
società occidentali il margine della sicurezza è veramente esiguo e chiunque
potrebbe andarci di mezzo, in una qualsiasi manifestazione di violenza da parte
di qualcuno a cui manca del tutto il senno o quasi, nessuno è veramente al sicuro… ma
agli individui che commettono certe azioni non manca affatto il senno, anzi sono
estremamente freddi e lucidi; la motivazione che porta determinati soggetti occulti ad
agire per diffondere un clima psicologico ed emotivo di paura, è la
destabilizzazione della società che farebbe in teoria da transito con un
auspicato ordine nuovo di cose, in cui certi interessi ideologici o economici
si affermerebbero con maggiore facilità, ma la verità è che queste dinamiche
portano al disordine sociale e alla guerra civile: forse l’unica e vera
spiegazione di questi fatti di violenza è l’odio contro i propri simili,
ritenuti a torto estranei e ostili al contesto in cui gli attentatori in
questione sono stati educati e sono maturati, nella convinzione che lo
spargimento di sangue innocente sia una seria possibilità per cambiare il mondo
e volgere tutto a proprio favore, ovviamente come presupposto è un’assurdità totale;
le sole conseguenze reali di questi fatti di sangue sono soprattutto le vittime
ignare e innocenti che si trovano loro malgrado nel posto sbagliato, al momento
sbagliato; coloro che mettono in atto azioni del genere non guadagnano un bel
niente alla loro causa, anzi la squalificano del tutto e innescano una serie di
risposte da parte degli Stati democratici, che porteranno queste fazioni
eversive di criminali alla disfatta definitiva in modo inevitabile. Con la
violenza non si ottiene nulla e sangue chiama altro sangue, in una sorta di
spirale perversa da cui poi risulta difficile poterne uscire, per spezzare il
circolo vizioso è necessario arrestare gli autori di queste stragi, dando loro
un volto e un nome al più presto, senza far passare troppo tempo e distruggendo
le relazioni tra altri possibili attentatori, accerchiandoli e isolandoli in
modo tale da portarli allo scoperto, facendoli tradire a vicenda e togliendo
loro la capacità di organizzarsi e di armarsi per nuove dimostrazioni di
terrore; queste celle terroristiche se rimangono in relazione tra di loro
risultano più forti, quindi occorre isolarle, occorre smascherarle dando ad
esse un’identità specifica e sicura. Si è fatto tanto rumore mediatico per le
bombe alla maratona di Boston ed è comprensibile perché i fatti sono successi
in casa nostra, qui nel “ sicuro ” mondo occidentale e perché tra le vittime c’è
anche un bambino di otto anni, ed è giusto e sacrosanto piangere delle vittime
innocenti come lui, ma molti dimenticano ad esempio la guerra civile in Siria
dove le vittime continuano ad essere numerosissime, tra cui molti innocenti in
giovane età, nel silenzio quasi assoluto dei mezzi di informazione, ma in
quelle terre orientali c’è appunto la guerra civile, mentre qui da noi c’è una pace stabile
e radicata, con la sicurezza sociale che ne consegue, ma a qualcuno la serenità
di una festa come la maratona di Boston forse non piaceva e ha voluto che le
cose andassero in un altro modo, e chissà perché, chissà cosa veramente si cela
dietro fatti di sangue così gravi, se si tratta di azioni isolate di qualche
folle o se ai vertici c’è un’organizzazione ben strutturata: l’undici settembre
con la distruzione delle torri gemelle a New York, e le successive guerre in
medio oriente, ci insegnano che la vera pace è ancora lontana anche da noi e
che il pericolo di una degenerazione è dietro l’angolo, che Dio ci protegga e
ci liberi da questa tragica possibilità.
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