Perché nella nostra società non
esiste la solidarietà e l’uguaglianza? Perché gli esseri umani sono malvagi per
natura; la natura umana è soltanto egoismo e disprezzo per i propri simili, è una
natura caratterizzata da una forte componente misantropa che fa diventare le
persone nemiche del prossimo, ed è evidente come l’odio abbia attraversato tutte le
epoche della storia e abbia impregnato le menti e i cuori di tutte le generazioni
fino ad oggi. Chi potrebbe affermare il contrario? L’uomo per natura è un
essere malvagio. La religione dovrebbe aver migliorato l’uomo, ma invece la sua
natura è rimasta corrotta e la religione è stata il pretesto dei peggiori
delitti così come le ideologie, la scienza, il razionalismo e idiozie come lo
specismo, dove l’umanità è parificata a tutte le altre specie animali, un
animale evoluto tra animali suoi pari, ogni essere capace di sofferenza è
uguale all’uomo, quindi anche il cane, il gatto o il maiale sono identici all’uomo
per dignità: un’altra delle più tremende deviazioni del pensiero umano, una tra
le tante e la religione che oramai non sa dare più risposte adeguate a chi è in
cerca del significato ultimo della vita, cosa di cui importa solamente a pochi
in un mondo dove le persone vivono convinte di essere esclusivamente il proprio
corpo e i suoi bisogni primari. Gli esseri umani sono cattivi, questa è la
verità e occorre ringraziare sorella morte che con la sua falce, secolo dopo
secolo, si porta via tutte le generazioni perverse di questa genìa diabolica,
senza lasciare al mondo un solo suo superstite; ma ci sono persone buone? Sì,
ci sono e loro malgrado soffrono più degli altri, per colpa dei cattivi; cosa
dice il Vangelo a proposito? Che questo è il tempo in cui la zizzania deve
crescere assieme al buon grano, solamente alla fine verrà la mietitura e ci
sarà la cernita, cioè la separazione dei buoni dai cattivi e il destino sarà
molto diverso e per gli uni e per gli altri: la zizzania e il buon grano
vengono fatti crescere insieme, forse per radicarsi di più, quelli nella
malvagità, gli altri nella bontà, occorre anche sapere che il bene e il male
coesistono e sono in costante conflitto, non sono forze astratte e
disincarnate, ma convergono nelle anime, nelle persone viventi e alla fine
ciascuno avrà la sua retribuzione tramite un Giudizio esercitato dall’autorità
di Dio. Il Signore non si dimentica proprio di niente e per coloro i quali Dio
non ha rimesso in vita le colpe c’è in serbo l’inferno con i suoi tormenti
eterni: se una persona non si pente dei suoi peccati e non cambia sinceramente nel
proprio cuore, l’esito della sua vita sarà tragico, la zizzania che viene
bruciata nel forno è l’immagine dell’inferno a cui vengono condannati i
malvagi, il granaio è il Paradiso cui i buoni sono destinati, il buon grano
sono queste persone buone amate da Dio. Nella vita ho conosciuto diverse persone perfide che purtroppo anche attualmente mi circondano, e ciò che sorprende di
più è la loro assoluta incredulità in queste cose tanto importanti per il
nostro vero bene, sorprende anche l’indifferenza nei confronti della sofferenza
altrui e l’impenitenza riguardante le proprie colpe, l’assoluta mancanza di
rimorso della coscienza: sinceramente non lo comprendo come sia possibile che
un essere umano si trasformi con il trascorrere della vita in un diavolo, è una
realtà per me incomprensibile, eppure è una realtà di cui nessuno può negare l’esistenza,
è sufficiente un minimo di esperienza per rendersene conto, io questa
esperienza l’ho fatta ed è un mistero terribile, un mistero che fa paura. E’
necessario cercare di diventare buon grano, la conversione è irrinunciabile ed
è ciò a cui siamo chiamati dal Signore, senza una vita morale profonda e
coerente con i Comandamenti di Dio, rimaniamo estranei alla sua grazia e
diventiamo zizzania per il forno, erba inutile e cattiva da bruciare; la
conversione passa per il pentimento, attraverso il sincero risveglio della
propria coscienza, attraverso le lacrime che purificano l’anima: se non si
cambia subito, si può compromettere rovinosamente la propria eternità e occorre
ricordare che nessuno può decidere il giorno della sua morte, è un giorno che
può sorprenderci inaspettatamente, è un giorno che soltanto il Signore conosce
e Lui non smette mai di riprenderci, affinché diventiamo saggi e sappiamo
fuggire il male, affidandoci alla sua Misericordia.
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