L’unico
modo per non lasciarsi condizionare da quel che passa nella nostra mente da
molteplici canali è formarsi ad un acuto senso critico, la critica immunizza la
mente da ogni genere di manipolazione e non soltanto la critica, anche la
conoscenza di sé e il ragionamento, la prassi della logica; non si deve mai
prescindere dalle opinioni altrui, occorre invece formarsi una propria opinione
personale sulla base di tutti gli apporti e sulla loro analisi critica. Molte
aggregazioni di uomini sono scenografie teatrali che nascondono i più biechi
interessi, le persone sono integrate nelle comunità perché si prestano ad una
finalità specifica la quale quasi sempre gli viene celata, oppure viene
mascherata con qualcosa che li convinca essere per loro il maggior bene
elargitogli con abnegazione; l’inganno è il modo con cui si lava il cervello alla
gente e si convince ogni persona a pensare, a parlare e a comportarsi conformemente
a un determinato stereotipo, appoggiandosi su una delle più grandi fragilità
della natura umana, quella del desiderio di sentirsi parte di una comunità
solidale, di sentirsi valorizzati come soggetti, di sentirsi protetti dal mondo
esterno… una sorta di grembo materno comodo e accogliente, un limbo in cui
bearsi di quel che si percepisce come bene non relativo bensì illusoriamente
assoluto. Tutto questo costituisce il successo delle cosiddette nuove
religiosità, ma anche delle associazioni di ogni genere e specie, più o meno
benevoli e più o meno malevoli; l’educazione fin dall’infanzia può fare tanto
per aiutare le persone a pensare con la propria testa e a fare scelte
autenticamente libere; l’educazione deve tendere alla formazione morale e
spirituale in conformità ai valori dell’umanesimo cristiano, contribuendo ad
esprimere le migliori attitudini della nostra natura, quelle attitudini buone
che tutti conoscono e che non serve richiamare all’attenzione. Nella società
contemporanea si tende a formare le persone con nozioni e tecnicismi affinché
ciascuno si presti ad essere un elemento utile di un sistema che è quello
finalizzato alla macchina produttiva e al mercato economico: l’umanità intesa
come un allevamento dove il benessere si trova al centro della realtà
antropologica, il singolo che scompare nella massa, paradossalmente l’idolatria
dell’ego con ogni elemento materiale e psicologico che lo favoriscano nella sua
affermazione, è il crepuscolo dell’anima con la sua inviolabilità e sacralità,
è la morte dello spirito, è la notte etica. La vivacità intellettuale è una medicina
contro la manipolazione mentale e la strumentalizzazione da parte altrui, per
non lasciarsi condizionare; leggere, studiare, comprendere sono i farmaci
contro la psicopatologia della vita quotidiana che accomuna tanti che si
adeguano senza affrontare dei conflitti, così da agevolare la loro maturazione
e una maggiore consapevolezza del mondo e del proprio stare al mondo. Ci sono
tanti modi per esercitare la sfera intellettuale e alimentarla con nuove
acquisizioni, al presente c’è per molti la possibilità di accedere alle più
disparate conoscenze, nel passato non c’erano queste opportunità e intendo in
questo nostro frangente di civiltà, ed è così che si deve lavorare per
costruirsi una coscienza autonoma; si può pregare, si può leggere, si può
meditare e sono modi con cui si esercita l’intelligenza e la si conforma a
degli ideali anche alti, come la solidarietà, l’uguaglianza e la fraternità di
cui certamente qualcuno ha già sentito parlare e non sono nemmeno ideali
prettamente cristiani. Se ci sono dei manipolati esistono dei manipolatori e la
prima cosa da fare nei confronti di un manipolatore è non dar retta alle sue
parole e prendere subito le distanze, non si deve entrare in una dialettica di
un qualsiasi genere con un manipolatore anche se al principio può sembrare
qualcosa di benefico e costruttivo; i manipolatori vanno riconosciuti sul
nascere per accorgersi dei loro secondi fini, i manipolatori usano specchietti
per le allodole al fine di trarre in inganno il più possibile gente fragile e
priva di difese; un manipolatore è un criminale, è un individuo che fa il male.
Quando si riescono a scoprire le carte del manipolatore non si deve mai tornare
sui propri passi, ma andare oltre e non volgersi indietro; occorre cercare
aiuto in persone dedite al bene, in persone sincere e grazie al cielo queste
persone esistono, se non le si trova ci si rifugi nella preghiera perché Dio ci
ama e non ci usa, Lui vuole la nostra libertà e il nostro vero bene. Si cerchi
di fare il maggior bene possibile – come l’altruismo generoso e il perdono – al
maggior numero possibile di persone, è una dinamica saggia per essere
indipendenti e non cadere nelle trame dei manipolatori: l’esercizio della
carità è comunione con Dio il quale è essenzialmente Amore, l’esercizio della
carità apre la porta del Paradiso fin da quaggiù e infonde nel cuore sicurezza
e pace. Con il sacrificio e la perseveranza si matura spiritualmente, si
diventa uomini e donne nella libertà.
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