Per
violare un sistema agli albori del web era sufficiente TELNET (l’applicazione del DOS per comunicare con i
sevizi on-line dei computer), l’indirizzo IP e una porta anche tra le
principali come la numero 80, o preferibilmente una backdoor e si entrava, al
presente nell’era del web 2.0 la questione si è fatta molto più complicata e violare
una macchina da internet è quasi impossibile se non si utilizzano software
avanzati e strategie particolarmente sofisticate; i cracker sono quegli informatici di basso profilo che ad esempio
rubano dati o fabbricano virus, mentre gli hacker
sono gli informatici che seguono un codice etico simile a quello cavalleresco e
perseguono i veri criminali digitali, quelli che mettono a rischio la sicurezza
informatica dei comuni utenti della rete. Gli hacker negli anni ’80 e negli anni ’90 erano coloro che violavano
le reti di scambio nascoste dei pedofili e ne distruggevano il materiale, e
sono coloro che attualmente testano con la loro attività la tenuta dei sistemi
e favoriscono l’implementazione del web e della sicurezza collettiva nel mondo
virtuale. All’inizio il web non era come oggi, quasi tutto si sviluppava in
chiaro a livello alto e la struttura della rete era pressoché orizzontale, con
il trascorrere del tempo e della molteplicità di contenuti e informazioni il
web si è sviluppato in senso verticale e profondo, a vari livelli e i
delinquenti possono navigare nel deep
web esercitando liberamente e fuori dall’attenzione comune e superficiale le
loro losche operazioni; per gli hacker
ha poco senso entrare nel profondo e rovinare certi ambienti digitali
spregevoli con esplicite accezioni malvagie, è sufficiente avere il buon senso
di non praticare quel mondo sommerso e iniquo, dove si può incappare in letali
infezioni virali o addirittura nella giustizia penale. Certo materiale non deve
essere cercato, non deve essere visionato e deve essere distrutto fino all’ultimo
bit per non favorire la perversione di certi individui o addirittura un vero e
proprio mercato dove gira parecchio denaro che finisce nelle tasche dei
peggiori malviventi, che valutano la vita umana e la sua dignità come se fosse immondizia;
la democrazia è un connotato fondamentale del web e deve rimanerlo, il web deve
restare libero e le sue fonti indipendenti ma la legalità è altrettanto
importante, quindi è necessario favorire una cultura informatica conforme ai
dettami della moralità, è necessario perseguire i crimini proprio come nel
mondo reale ricercando il mantenimento dell’ordine e un autentico progresso all’insegna
del bene comune e della salute psicologica delle persone. Internet esente da qualsiasi
forma di monopolio, ma nel rispetto dei diritti umani e della libertà
personale: è un ideale giusto a cui tendere, da cui prospettare il futuro.
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