Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

sabato 22 ottobre 2016

L'alchimia del web

Per violare un sistema agli albori del web era sufficiente TELNET (l’applicazione del DOS per comunicare con i sevizi on-line dei computer), l’indirizzo IP e una porta anche tra le principali come la numero 80, o preferibilmente una backdoor e si entrava, al presente nell’era del web 2.0 la questione si è fatta molto più complicata e violare una macchina da internet è quasi impossibile se non si utilizzano software avanzati e strategie particolarmente sofisticate; i cracker sono quegli informatici di basso profilo che ad esempio rubano dati o fabbricano virus, mentre gli hacker sono gli informatici che seguono un codice etico simile a quello cavalleresco e perseguono i veri criminali digitali, quelli che mettono a rischio la sicurezza informatica dei comuni utenti della rete. Gli hacker negli anni ’80 e negli anni ’90 erano coloro che violavano le reti di scambio nascoste dei pedofili e ne distruggevano il materiale, e sono coloro che attualmente testano con la loro attività la tenuta dei sistemi e favoriscono l’implementazione del web e della sicurezza collettiva nel mondo virtuale. All’inizio il web non era come oggi, quasi tutto si sviluppava in chiaro a livello alto e la struttura della rete era pressoché orizzontale, con il trascorrere del tempo e della molteplicità di contenuti e informazioni il web si è sviluppato in senso verticale e profondo, a vari livelli e i delinquenti possono navigare nel deep web esercitando liberamente e fuori dall’attenzione comune e superficiale le loro losche operazioni; per gli hacker ha poco senso entrare nel profondo e rovinare certi ambienti digitali spregevoli con esplicite accezioni malvagie, è sufficiente avere il buon senso di non praticare quel mondo sommerso e iniquo, dove si può incappare in letali infezioni virali o addirittura nella giustizia penale. Certo materiale non deve essere cercato, non deve essere visionato e deve essere distrutto fino all’ultimo bit per non favorire la perversione di certi individui o addirittura un vero e proprio mercato dove gira parecchio denaro che finisce nelle tasche dei peggiori malviventi, che valutano la vita umana e la sua dignità come se fosse immondizia; la democrazia è un connotato fondamentale del web e deve rimanerlo, il web deve restare libero e le sue fonti indipendenti ma la legalità è altrettanto importante, quindi è necessario favorire una cultura informatica conforme ai dettami della moralità, è necessario perseguire i crimini proprio come nel mondo reale ricercando il mantenimento dell’ordine e un autentico progresso all’insegna del bene comune e della salute psicologica delle persone. Internet esente da qualsiasi forma di monopolio, ma nel rispetto dei diritti umani e della libertà personale: è un ideale giusto a cui tendere, da cui prospettare il futuro.

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