I giovani
sono intelligenti e sensibili, hanno un grande bisogno di sentirsi amati e
accolti, li ascolto ovunque e il loro mondo è diverso da quello degli adulti: è
una grande responsabilità quella che hanno i grandi nei loro confronti, devono
formare le coscienze a valori che sono in contrasto con la mentalità della società
attuale; nell’età della ragione tutti possiedono la capacità di distinguere il
bene dal male e di compiere scelte in piena responsabilità, consci delle
conseguenze per sé e per gli altri. L’educazione fondamentale avviene nell’ambito
della famiglia e i genitori debbono volere il bene dei loro figli, ma non dando
le cose o imprimendo nelle loro menti l’idea che certe questioni siano
importanti a discapito di valori che formano la persona a comportarsi in modo
positivo; dare l’esempio è il metodo educativo più efficace, perché l’imitazione
nei giovani è qualcosa di naturale e spontaneo. Sentirsi amati è la via maestra
per imparare ad amare, se ci si sente amati rispondere con la gratitudine e l’amore
è qualcosa che viene da sé senza alcuna forzatura: l’amore è il metodo educativo
veramente conforme alle più sincere aspirazioni del cuore umano, l’amore è
rispetto, stima e considerazione benevola, la sensibilità dei fanciulli e dei
giovani lo percepiscono negli adulti a cominciare dai propri genitori, i
piccoli ci guardano e noi dobbiamo esprimerci conformemente alle loro
aspettative. Hanno il cuore puro esente da malizia e tante possibilità di
futuro che li rendono preziosi e degni delle più nobili attenzioni, la parola è
il veicolo del cuore e con la parola si convincono le anime a seguire certe vie
piuttosto che altre, una proposta educativa a misura dello spirito umano è una
proposta che verte su tre aspetti: la conoscenza di sé, la conoscenza degli
altri, la conoscenza di Dio. Una persona ben formata a certi valori positivi è
una persona che ha acquisito delle conoscenze in vari ambiti e ha esercitato la
propria libertà per compiere scelte giuste, conformi allo spirito umano: se al
proprio bambino e alla propria bambina si insegnano le tradizionali preghiere
cristiane e li si invita a recitarle con costanza, gli si fa un bene immenso al
presente e nell’avvenire. Occorrerebbe rieducare gli adulti prima di dargli la
possibilità di educare i piccoli e i ragazzi, nella società forse è meglio
tentare di rieducare per correggere i grandi piuttosto che dare messaggi scriteriati
e favorire così un cattivo sviluppo della psicologia infantile e
adolescenziale; gli adulti di oggi sono deficitari in quanto a maturità morale
e spirituale, non hanno solide fondamenta, vacillano e sono incerti… ma non
sono tutti uguali, c’è il meglio e il peggio un po’ dappertutto: una linea
sottile che divide le buone coscienze da quelle cattive: amare per educare
persone buone è l’unica cosa sensata che va a beneficio della comunità e non
soltanto del singolo individuo. Una persona cattiva che si sente perdonata ha
maggiori possibilità di cambiare e di diventare buona. Una persona che si sente
giudicata e disprezzata continuerà ad avere un cuore indurito e impermeabile
all’amore. Amare nei fatti è l’unica proposta educativa seria e veramente
efficace per formare le giovani generazioni, contribuendo ad un mondo adatto ad
essere la casa ospitale e sicura per l’intera umanità. L’amore è una forza
vitale e costruttiva, senza amore e senza le altre virtù la civiltà diventa un
ricettacolo di forze ostili all’uomo, di negatività fuori controllo, l’ordine e
la pace vengono fagocitate dalla violenza e dall’egoismo, questa tendenza si
chiama pulsione di morte o autodistruttività: io la chiamo convulsione
satanica. Nel fanciullo ci sono già le forze del male sopite e nascoste sotto
una patina di innocenza, il bene va lodato e il male va biasimato,
semplicemente con la parola buona, con un atteggiamento mansueto e rispettoso
ma al contempo severo e autorevole si educa l’anima del fanciullo, si dà una
forma bella a quei vasi di creta tanto fragili che sono le nostre vite, per
essere esatti la nostra vita interiore; con la pietra filosofale dell’educazione
si trasforma il vile piombo in nobile oro, l’alchimia non era esattamente una
pseudoscienza, era quella scienza dell’uomo che si proponeva la sua ascesa
spirituale tramite un percorso fatto di allegorie e metafore, l’umanesimo tra
scienza e filosofia. Il pulcino nel nido deve essere nutrito per crescere e
diventare forte e questo è amore dato, ricevuto e ricambiato, quando diventa
abbastanza grande si lancia nel vuoto e inizia il primo volo, non ha più
bisogno di coloro che lo hanno protetto e l’amore dei genitori diventano le sue
ali: è la missione di coloro che educano ed è una grande responsabilità nei
confronti del Creatore, perché i figli non sono una proprietà di cui possiamo
disporre a nostro piacimento. Nel Vangelo è scritto: “Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi
piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del
Padre mio che è nei cieli”. (Mt 18:10) Fare del male ai bambini è fare
del male a Dio, guardiamoci da una cattiva educazione che conduca una persona
al male, al disordine morale, all’egoismo spietato, guardiamoci dal fare del
male alle anime innocenti corrompendole: adeguarsi alla mentalità del mondo non
è da cristiani, si deve avere il coraggio di andare controcorrente anche se
costa caro.
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