Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

sabato 15 ottobre 2016

L'età della mela verde

I giovani sono intelligenti e sensibili, hanno un grande bisogno di sentirsi amati e accolti, li ascolto ovunque e il loro mondo è diverso da quello degli adulti: è una grande responsabilità quella che hanno i grandi nei loro confronti, devono formare le coscienze a valori che sono in contrasto con la mentalità della società attuale; nell’età della ragione tutti possiedono la capacità di distinguere il bene dal male e di compiere scelte in piena responsabilità, consci delle conseguenze per sé e per gli altri. L’educazione fondamentale avviene nell’ambito della famiglia e i genitori debbono volere il bene dei loro figli, ma non dando le cose o imprimendo nelle loro menti l’idea che certe questioni siano importanti a discapito di valori che formano la persona a comportarsi in modo positivo; dare l’esempio è il metodo educativo più efficace, perché l’imitazione nei giovani è qualcosa di naturale e spontaneo. Sentirsi amati è la via maestra per imparare ad amare, se ci si sente amati rispondere con la gratitudine e l’amore è qualcosa che viene da sé senza alcuna forzatura: l’amore è il metodo educativo veramente conforme alle più sincere aspirazioni del cuore umano, l’amore è rispetto, stima e considerazione benevola, la sensibilità dei fanciulli e dei giovani lo percepiscono negli adulti a cominciare dai propri genitori, i piccoli ci guardano e noi dobbiamo esprimerci conformemente alle loro aspettative. Hanno il cuore puro esente da malizia e tante possibilità di futuro che li rendono preziosi e degni delle più nobili attenzioni, la parola è il veicolo del cuore e con la parola si convincono le anime a seguire certe vie piuttosto che altre, una proposta educativa a misura dello spirito umano è una proposta che verte su tre aspetti: la conoscenza di sé, la conoscenza degli altri, la conoscenza di Dio. Una persona ben formata a certi valori positivi è una persona che ha acquisito delle conoscenze in vari ambiti e ha esercitato la propria libertà per compiere scelte giuste, conformi allo spirito umano: se al proprio bambino e alla propria bambina si insegnano le tradizionali preghiere cristiane e li si invita a recitarle con costanza, gli si fa un bene immenso al presente e nell’avvenire. Occorrerebbe rieducare gli adulti prima di dargli la possibilità di educare i piccoli e i ragazzi, nella società forse è meglio tentare di rieducare per correggere i grandi piuttosto che dare messaggi scriteriati e favorire così un cattivo sviluppo della psicologia infantile e adolescenziale; gli adulti di oggi sono deficitari in quanto a maturità morale e spirituale, non hanno solide fondamenta, vacillano e sono incerti… ma non sono tutti uguali, c’è il meglio e il peggio un po’ dappertutto: una linea sottile che divide le buone coscienze da quelle cattive: amare per educare persone buone è l’unica cosa sensata che va a beneficio della comunità e non soltanto del singolo individuo. Una persona cattiva che si sente perdonata ha maggiori possibilità di cambiare e di diventare buona. Una persona che si sente giudicata e disprezzata continuerà ad avere un cuore indurito e impermeabile all’amore. Amare nei fatti è l’unica proposta educativa seria e veramente efficace per formare le giovani generazioni, contribuendo ad un mondo adatto ad essere la casa ospitale e sicura per l’intera umanità. L’amore è una forza vitale e costruttiva, senza amore e senza le altre virtù la civiltà diventa un ricettacolo di forze ostili all’uomo, di negatività fuori controllo, l’ordine e la pace vengono fagocitate dalla violenza e dall’egoismo, questa tendenza si chiama pulsione di morte o autodistruttività: io la chiamo convulsione satanica. Nel fanciullo ci sono già le forze del male sopite e nascoste sotto una patina di innocenza, il bene va lodato e il male va biasimato, semplicemente con la parola buona, con un atteggiamento mansueto e rispettoso ma al contempo severo e autorevole si educa l’anima del fanciullo, si dà una forma bella a quei vasi di creta tanto fragili che sono le nostre vite, per essere esatti la nostra vita interiore; con la pietra filosofale dell’educazione si trasforma il vile piombo in nobile oro, l’alchimia non era esattamente una pseudoscienza, era quella scienza dell’uomo che si proponeva la sua ascesa spirituale tramite un percorso fatto di allegorie e metafore, l’umanesimo tra scienza e filosofia. Il pulcino nel nido deve essere nutrito per crescere e diventare forte e questo è amore dato, ricevuto e ricambiato, quando diventa abbastanza grande si lancia nel vuoto e inizia il primo volo, non ha più bisogno di coloro che lo hanno protetto e l’amore dei genitori diventano le sue ali: è la missione di coloro che educano ed è una grande responsabilità nei confronti del Creatore, perché i figli non sono una proprietà di cui possiamo disporre a nostro piacimento. Nel Vangelo è scritto: Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli”. (Mt 18:10) Fare del male ai bambini è fare del male a Dio, guardiamoci da una cattiva educazione che conduca una persona al male, al disordine morale, all’egoismo spietato, guardiamoci dal fare del male alle anime innocenti corrompendole: adeguarsi alla mentalità del mondo non è da cristiani, si deve avere il coraggio di andare controcorrente anche se costa caro.

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