Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

mercoledì 3 luglio 2024

La porta del perdono è sempre aperta a coloro che si pentono

Nel Sacramento della riconciliazione e del perdono il Signore chiede umiltà e sincerità, non siamo in ginocchio davanti a un semplice uomo ma a Gesù crocifisso in virtù della successione apostolica e dell’Ordine sacro; occorrono il pentimento, il proposito, la riparazione e la conversione ma soprattutto la fiducia nella divina misericordia perché una sola anima per Dio ha un valore straordinario tanto quanto la Sua vita offerta in sacrificio sulla Croce, le anime sono costate un prezzo esorbitante, incalcolabile per ampiezza e profondità, tutto l’amore del Cuore di Gesù e lo spargimento del suo Sangue nella sofferenza; anche una preghiera spontanea detta con un sentimento veritiero del cuore, un sentimento di compassione per l’altro, associata ad un’intima contrizione o dolore della coscienza, salva come nel caso del buon ladrone crocifisso non innocente ma addirittura colpevole di omicidio. C’è dietro una scelta dettata dalla libertà ma anche la buona volontà con delle disposizioni consone, comunque è sempre la grazia soprannaturale ad agire per vie segrete che otteniamo al peccatore con la preghiera costante e i nostri sacrifici, anche negli ultimi istanti della vita.

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