Il Padre nostro è la preghiera di tutti i credenti e delle persone di buona volontà, indipendentemente dalla propria religione o convinzioni personali, penso anche dell’ateo se coltiva nell’animo uno spirito veramente umanitario, come tutte le preghiere cristiane innestate nella Tradizione cattolica è taumaturgica tanto quanto i Salmi che Gesù pregava con la propria Madre, è una preghiera che esprime il desiderio di pace e di fratellanza universale, di solidarietà e amicizia tra tutti gli uomini al di là di ogni differenza, – Signore, insegnaci a pregare ... (Lc 11,1) – Gesù con questa preghiera ci insegna ad essere tra noi fratelli e sorelle, compatibili per la nostra eguale radice, perdonandoci a vicenda e guardando a Dio come alla sorgente di ogni bene, dell’amore oblativo, della vita stessa e a guardarci dal vero nemico dell’uomo che è il maligno il quale nel campo del Signore non smette mai di seminare divisione e odio, invidia e competizione, pregiudizi e cattiveria, calunnia e indifferenza. – Se preghiamo il Padre nostro meditandone in ciascun articolo i significati profondi la grazia di Dio ci tocca intimamente, ci commuove forse con qualche lacrima come quel mormorio, quella brezza leggera percepita dal profeta Elia sul monte alla presenza del Signore (1Re 19,12). È una preghiera apotropaica e di liberazione, che ci ha comunicato il Cielo. La preghiera scritta più antica nella storia del Cristianesimo, a parte i Cantici nel Vangelo dell’infanzia in Luca e le parole dell’istituzione dell’Eucaristia o quelle pronunciate sul Calvario.
Nessun commento:
Posta un commento