Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

sabato 2 novembre 2024

La saggezza invita all'umiltà e la follia alla superbia

Senza umiltà non ci può essere purezza, carità e ogni altra virtù umana e cristiana, se viene a mancare l’umiltà ogni virtù si perde, è come un edificio che deflagra dalle fondamenta, infatti ogni demone o dannato nell’inferno è un’aberrazione morale, delle deformazioni spirituali in cui il bene è smarrito per sempre, la natura creata rimane la stessa con tutte le sue facoltà ma si cambia attraverso una immutabile degenerazione morale, le radici di questa bruttezza congenita sono sempre l’orgoglio, l’egoismo, l’amor proprio che sono riconducibili alla superbia, il ritenersi migliori o superiori agli altri, di maggior valore. Tutte le persone viziose hanno sempre un’eccessiva stima del proprio ego e guardano soprattutto al proprio tornaconto, e un profondo disprezzo per il prossimo, per l’altrui vita o per alcune persone in particolare o categorie. In realtà sono quelle che valgono meno, con poche qualità... quelle capaci di fare soltanto danno.

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