Il migliore conforto è quello che viene dalla preghiera, chi prega non è mai davvero solo anche se le apparenze suggeriscono il contrario, chi prega si apre alla grazia e il soprannaturale può toccare il suo cuore, suscitare la contrizione a causa delle colpe commesse, il dolore salvifico della coscienza, insegnare ad offrire le croci di ogni giorno per amore di Gesù e del prossimo, insegnare a perdonare, a pazientare e ad amare, e ad essere forti nelle avversità e nelle prove. La preghiera che offre maggiori grazie e i più grandi benefici spirituali è quella del Santo Rosario, chi prega il Rosario non sarà mai una marionetta nelle grinfie del diavolo, ma occorre pregarlo bene, pensando alle parole che vengono pronunciate e meditandone i misteri per far entrare nella propria vita sia Gesù che la Madonna, e così loro possono cambiarci e renderci come ci desiderano, da loro siamo sinceramente amati così da diventare a nostra volta capaci di amare gli altri. La preghiera non è una questione di suggestione ma agisce concretamente nella persona, nella sua interiorità e anche in tutti gli aspetti pratici del quotidiano, è l’ossigeno che vivifica la nostra fede, la medicina che guarisce dai mali psichici e relazionali. Gesù e la Madonna sono persone reali, non sono degli amici immaginari, la preghiera è quella porta attraverso cui li accogliamo nella nostra esistenza, così ci accompagnano nel cammino educandoci alle virtù e suggerendoci sempre la cosa giusta da fare, difatti la coscienza sensibile e ben formata è la prima vicaria di Dio. Senza la vita spirituale che si realizza nella pratica della preghiera saremmo solamente animali dotati di uno stomaco e di un apparato riproduttivo, ma noi siamo anime create da Dio e la materia con le sue costrizioni non è tutta la persona, c’è dell’altro.
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