Una signora aveva un marito che praticava pochissimo la religione. A lei piaceva decorare con fiori l’immagine della Vergine che aveva in casa sua, e il marito le procurava e le portava sempre quei fiori.
Un giorno il marito morì improvvisamente!
Lei piangeva sconsolata e fece un lungo viaggio per consultare il Santo curato D’Ars.
Lui le disse: “... e non ricorda i fiori che ci ha messo per abbellire l’immagine della Santissima Vergine? Per quel piccolo dettaglio ha ottenuto il morire riconciliato con Dio. Ma la sua anima in purgatorio ha bisogno di tante preghiere”.
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In un’occasione San Gregorio Magno, durante la celebrazione della Santa Messa, sollevò l’Ostia e rimase con lei in alto per molto tempo. I suoi aiutanti gli chiesero dopo perché fosse rimasto così a lungo con l’Ostia elevata nelle sue mani e lui rispose loro: “È che ho visto che mentre offrivo la Santa Ostia a Dio, le anime benedette del purgatorio venivano sollevate dalle loro pene”.
Anche la più umile preghiera, Dio l’ascolta con attenzione.
Preghiamo per le anime del purgatorio.
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Santa Teresa d’Avila racconta: «Nel giorno dei Morti, essendomi ritirata nella mia cella per recitare l’Ufficio dei Defunti, mi sentii fortemente ostacolata dal maligno che voleva impedirmelo.
Lo misi in fuga con l’acqua santa e potei fare in pace la mia preghiera, finita la quale, vidi salire dal purgatorio al Cielo parecchie anime, liberate da quel suffragio».
È bene pregare per i defunti specialmente in queste circostanze: passando vicino ai cimiteri (oh, se potessimo vedere quante anime sono lì in attesa d’un suffragio!); quando incontriamo un accompagnamento funebre e quando vi partecipiamo; quando sentiamo notizie di incidenti, disastri o morti di persone conosciute o no. Niente ci costa la recita di un’Ave Maria o di una giaculatoria, oppure l’offerta di quanto stiamo facendo. E invece carità preziosa che dà gioia a chi la fa e sempre ritorna in benedizioni da parte di chi la riceve.
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Si legge dalle memorie di Natuzza Evolo: le pene del purgatorio sono sempre commisurate ai peccati compiuti dalla singola anima; le sofferenze terrene, se accettate con pazienza ed offerte a Dio, hanno grande valore, e possono accorciare di molto il proprio purgatorio: un mese di sofferenza terrena potrebbe evitare, ad esempio, un anno di purgatorio, come capitò a mia madre; mi ricordò Natuzza, che con la sua malattia avuta prima di morire ebbe risparmiata una parte di purgatorio.
La terra stessa non è forse un purgatorio? Tra le persone che l’abitano, le une ve lo fanno interamente mediante la penitenza volontaria o accettata: tali persone, dopo la loro morte, vanno immediatamente in Cielo; le altre ve lo cominciano, poiché la terra è certo un luogo di sofferenza, ma codeste anime, non avendo abbastanza generosità, vanno a terminare il loro purgatorio della terra nel vero purgatorio.
Come afferma anche Maria Santissima con una confidenza a Santa Veronica Giuliani: “Un’ora di pene sofferte in vita accettate con pazienza vale a scontare anni di purgatorio”.
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La tua preghiera può salvare un moribondo destinato all’inferno, diceva San Giovanni Bosco: “Chi prega per la salvezza altrui salva la propria anima!”
La tua carità verso i moribondi e le anime del purgatorio è una potente assicurazione dinanzi al Signore nel momento del Giudizio!
Impara questa preghiera, recitala tutti i giorni e fa’ che le tue mani compiano atti d’amore e non si ritraggano dall’aver pietà. Il peccatore ostinato è un moribondo con un piede sulla terra e l’altro nell’inferno, ricordiamo la parabola del Padre misericordioso e del figlio prodigo.
Con questa preghiera indulgenziata potrai salvare alcune anime che in questo stesso momento sono in agonia e che senza la preghiera (tua e/o di tutti i fedeli) saranno portate all’inferno da satana e dai suoi demoni. Un nostro piccolo gesto di amore può avere valore inestimabile agli occhi di Dio e di tutte le anime agonizzanti.
“O Misericordiosissimo Gesù, che bruciate di un sì ardente amore per le anime, Vi scongiuro, per l’agonia del Vostro Santissimo Cuore e per i dolori della Vostra Madre Immacolata, di purificare con il Vostro Sangue tutti i peccatori della terra che sono in agonia e che devono morire oggi stesso. Cuore agonizzante di Cristo, abbiate pietà dei morenti”.
3 Ave Maria...
✠ Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.
venerdì 28 marzo 2025
Quelli che si salvano passano quasi tutti per il purgatorio
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