Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

martedì 10 gennaio 2012

Empio e giusto


Molto presto assisteremo con gioia alla disfatta degli empi, questo è il tema centrale di molti Salmi, la perfidia degli empi disprezza il giusto e ciò che è bene sul piano della sensibilità nella comune coscienza; gli empi sono quella categoria di persone che il Signore degli eserciti detesta e contro cui battaglia e vince, l’empio nella Sacra Scrittura è assimilabile con lo stolto, stoltezza e empietà sono intrinsecamente presenti nella persona malvagia, che odia Dio e calpesta il prossimo, soprattutto deboli e innocenti: lo stolto pensa nel suo cuore che l’Eterno non c’è, dicono vari Salmi e anche che l’empio cammina con superbia, arroganza e alterigia, si cinge di violenza e di delitto, ma il Signore degli eserciti combatte contro questa fattispecie di persone e li condanna a un destino di perdizione, secondo la sua sempiterna Giustizia, secondo il suo giudizio veritiero e giusto in sommo grado. L’empio non avrà mai la vittoria finale, è destinato per decreto dell’Altissimo alla sconfitta, alla condanna del male che nella vita ha commesso. Protettore dei giusti è il Signore, dicono altri Salmi, quindi il giusto trionferà sull’empio, lo sconfiggerà nel nome del Signore: la rabbia degli empi cadrà nel nulla e la bontà dei giusti trionferà imperitura nell’eternità. Tutti riceveranno la propria retribuzione eterna, ma già da questa vita terrena il Signore agisce per rendere giustizia ai suoi fedeli e castigare severamente coloro che praticano la violenza e la menzogna, affinché la Giustizia abbia la vittoria che inevitabilmente ottiene, senza possibilità di fallimento. Gli empi pensano che rimarranno impuniti per sempre e che la vita è soltanto quella di quaggiù, ma sono stolti e non comprendono i misteri di Dio, non comprendono che per il male che hanno fatto saranno nei tormenti, dopo la condanna che hanno attirato su di sé, non comprendono che il male porta altro male, soprattutto a chi lo pratica, e che il giusto anche se soffre e muore prematuramente a causa loro, è benedetto e sarà per sempre nella pace del suo Signore; in questa impostazione di vita consiste la stoltezza dell’empio, nel non riconoscere il proprio peccato e detestarlo, pentendosi ed emendandosi per poi cambiare vita. L’empio è abitato nel suo cuore dal diavolo e compie le sue opere inique, purtroppo la categoria degli empi è molto estesa nella civiltà contemporanea, questo significa che le anime che vanno all’inferno sono numerose, ma ciò non vuol dire che non vi siano giusti a contrastare le loro malefatte, anzi il giusto è sempre presente e combatte con coraggio contro la perduta gente del mondo, anche se perde qualche battaglia, alla fine vincerà la guerra: i giusti trionfano perché il Signore degli eserciti combatte con loro e non li abbandona mai nel conflitto, il Signore è al nostra fianco, è vicino al nostro cuore e ci protegge combattendo con noi per la vittoria del bene sul male, sull’empietà di quelli che sono asserviti al maligno e compiono le sue opere. Il Signore è Santo e non potrà mai essere sconfitto dalla debolezza del peccato, Egli è il nostro Condottiero valoroso e noi i suoi soldati, la sua milizia: possa ogni persona di buona volontà, fare parte del suo esercito e avere sempre il coraggio di combattere valorosamente per il Vangelo della pace, per il lieto annunzio della vita e della carità.

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