Molto presto assisteremo con
gioia alla disfatta degli empi, questo è il tema centrale di molti Salmi, la
perfidia degli empi disprezza il giusto e ciò che è bene sul piano della
sensibilità nella comune coscienza; gli empi sono quella categoria di persone
che il Signore degli eserciti detesta e contro cui battaglia e vince, l’empio
nella Sacra Scrittura è assimilabile con lo stolto, stoltezza e empietà sono
intrinsecamente presenti nella persona malvagia, che odia Dio e calpesta il
prossimo, soprattutto deboli e innocenti: lo stolto pensa nel suo cuore che
l’Eterno non c’è, dicono vari Salmi e anche che l’empio cammina con superbia,
arroganza e alterigia, si cinge di violenza e di delitto, ma il Signore degli
eserciti combatte contro questa fattispecie di persone e li condanna a un
destino di perdizione, secondo la sua sempiterna Giustizia, secondo il suo
giudizio veritiero e giusto in sommo grado. L’empio non avrà mai la vittoria
finale, è destinato per decreto dell’Altissimo alla sconfitta, alla condanna del
male che nella vita ha commesso. Protettore dei giusti è il Signore, dicono
altri Salmi, quindi il giusto trionferà sull’empio, lo sconfiggerà nel nome del
Signore: la rabbia degli empi cadrà nel nulla e la bontà dei giusti trionferà
imperitura nell’eternità. Tutti riceveranno la propria retribuzione eterna, ma
già da questa vita terrena il Signore agisce per rendere giustizia ai suoi
fedeli e castigare severamente coloro che praticano la violenza e la menzogna,
affinché la Giustizia abbia la vittoria che inevitabilmente ottiene, senza
possibilità di fallimento. Gli empi pensano che rimarranno impuniti per sempre
e che la vita è soltanto quella di quaggiù, ma sono stolti e non comprendono i
misteri di Dio, non comprendono che per il male che hanno fatto saranno nei
tormenti, dopo la condanna che hanno attirato su di sé, non comprendono che il
male porta altro male, soprattutto a chi lo pratica, e che il giusto anche se
soffre e muore prematuramente a causa loro, è benedetto e sarà per sempre nella
pace del suo Signore; in questa impostazione di vita consiste la stoltezza
dell’empio, nel non riconoscere il proprio peccato e detestarlo, pentendosi ed
emendandosi per poi cambiare vita. L’empio è abitato nel suo cuore dal diavolo
e compie le sue opere inique, purtroppo la categoria degli empi è molto estesa
nella civiltà contemporanea, questo significa che le anime che vanno
all’inferno sono numerose, ma ciò non vuol dire che non vi siano giusti a
contrastare le loro malefatte, anzi il giusto è sempre presente e combatte con
coraggio contro la perduta gente del mondo, anche se perde qualche battaglia,
alla fine vincerà la guerra: i giusti trionfano perché il Signore degli
eserciti combatte con loro e non li abbandona mai nel conflitto, il Signore è
al nostra fianco, è vicino al nostro cuore e ci protegge combattendo con noi
per la vittoria del bene sul male, sull’empietà di quelli che sono asserviti al
maligno e compiono le sue opere. Il Signore è Santo e non potrà mai essere
sconfitto dalla debolezza del peccato, Egli è il nostro Condottiero valoroso e
noi i suoi soldati, la sua milizia: possa ogni persona di buona volontà, fare
parte del suo esercito e avere sempre il coraggio di combattere valorosamente
per il Vangelo della pace, per il lieto annunzio della vita e della carità.
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