Gesù è stato tradito da Giuda,
il Vangelo dice che satana mise nel cuore di Giuda il proposito di tradire il
Signore; il Signore a proposito di Giuda afferma che tra i Dodici, gli
Apostoli, era presente un diavolo e che per il traditore sarebbe stato meglio
non essere mai nato, poiché all’inferno è forse preferibile il non esserci; il
Signore fece di tutto per convertire Giuda, poiché probabilmente in lui era
presente un lato buono, infatti Giuda era stato scelto da Gesù per essere uno
degli Apostoli, quindi è impensabile che abbia scelto lui senza dei buoni
motivi, senza che vi sia stata da parte di Giuda una predisposizione alla
vocazione dell’Apostolo; anche Giuda aveva il suo lato oscuro, ma il Signore
scorse in lui anche il bene e la possibilità di riscatto dal peccato, ma l’apostolo
traditore alla fine scelse il male, scelse di assecondare il maligno nel
proposito del tradimento; il Vangelo afferma che Giuda era ladro e che rubava
dalla cassa comune, quello che doveva essere destinato ai poveri: chissà quante
volte il Signore ha tentato invano di recuperarlo, di redimerlo dalle sue
colpe. Il Vangelo dice che nell’ultima cena satana entrò in Giuda, questo non
sarebbe mai accaduto se egli non avesse liberamente aderito con il suo cuore al
male, il peccato di Giuda fu un peccato compiuto con assoluta malizia e
consapevolezza; Giuda si pentì per aver consegnato il Signore, ma invece di
andare alla Croce per chiedere perdono, andò a suicidarsi, evidentemente il suo
pentimento non era permeato di carità verso Gesù, era più la consapevolezza di
avere sbagliato, di avere commesso una ingiustizia. Giuda in quel frangente
della sua vita definisce Gesù come sangue innocente, ma non pensa a
convertirsi, non crede che il Signore possa perdonarlo, dispera quindi della sua
Misericordia, per questo peccato di cieca disperazione Giuda si è perduto
inevitabilmente: si è perduto perché non si è affidato a Cristo con un atto di
contrizione e di carità, perché nel suo cuore si era convinto di non poter mai
essere perdonato da Dio. Giuda ebbe Fede nel Figlio di Dio, durante la sua
vicinanza con Lui nella vita pubblica di predicazione? Soltanto il Signore
scrutava nel cuore di Giuda e conosceva i suoi veri sentimenti e le sue vere
intenzioni, ciò era all’oscuro di tutti gli altri Apostoli; nel Vangelo di san
Giovanni è scritto, dopo il discorso nella sinagoga di Cafarnao sul pane di
vita, che alcuni dei presenti, cioè alcuni dei discepoli lo abbandonarono a
causa di una crisi di Fede, non riuscivano più a credere in Lui, quindi Gesù
domandò agli Apostoli, tra cui c’era anche Giuda: “ Volete andarvene anche voi?
”, ma Pietro risponde a nome di tutti i Dodici, che loro scelgono di rimanere
con il Signore senza alcuna esitazione, perché soltanto Lui ha parole di Vita
eterna, questa è una affermazione di Fede senza possibilità di malinteso; ma
Giuda era concorde con i sentimenti di Pietro e degli altri Apostoli?
Probabilmente no, ma lui maschera il suo cuore con la falsità, forse Giuda
credeva soltanto di poterci guadagnare sul piano materiale dalla sequela di
Cristo, forse era convinto che Gesù fosse uno dei tanti messia, che comparivano
nei territori di Giudea, Galilea e Palestina in quel periodo storico,
probabilmente la sua Fede nel Santo di Dio era inconsistente e ipocrita. Il
Signore amava Giuda e mentre egli Lo tradisce con un bacio nell’orto degli
ulivi, Gesù lo chiama per nome e gli dice amico: il Signore ha sofferto molto
per il traviamento di Giuda, poiché lo amava e lo aveva scelto come Apostolo. Una
parte delle sofferenze di Cristo nella sua vita, una particella della sua
Passione, fu proprio il disamore e il tradimento del suo figlio Giuda.
Nessun commento:
Posta un commento