La Passione del Signore è stata
un consegnarsi volontario da parte di Gesù, Dio fatto uomo, da onnipotenza
increata all’impotenza delle creature dinanzi al proprio destino di morte;
nessuno poteva mettere una mano addosso a Gesù senza che Lui lo permettesse, lo
testimonia il fatto che per tutto l’arco della sua vita pubblica in molti ci
provarono, ma tutti fallirono nell’intento di fargli del male, e Gesù ci dice
anche il perché: “ perché non era ancora
giunta la sua ora ”. Gesù era sommamente libero di consegnarsi nelle mani
degli uomini quando voleva e di patire quello che effettivamente patì, nessuno
lo obbligò a subire la Passione e la Croce, Lui si consegnò al supplizio volontariamente,
di propria iniziativa, Lui volle la sua Passione e la sua Croce: la morte
cruenta di Gesù fu una scelta di obbedienza al Padre e di amore all’umanità,
non si può comprendere la Passione e la Croce, la morte umanamente ignominiosa — ma nel medesimo tempo misteriosamente gloriosa, perché oblazione di perfetta
Carità —, del nostro amatissimo Signore Gesù, senza considerare tutto questo alla
luce delle realtà soprannaturali, alla pura luce della fede; senza la fede in
Cristo l’evento della Passione rimane indecifrabile, è soltanto la condanna a
morte di un innocente, uno tra i tanti, ma noi credenti sappiamo che non è così.
Dio ha voluto condividere la nostra natura umana sino alle estreme conseguenze,
addirittura gustando la morte come ciascuno di noi e facendo della propria
morte dolorosissima, quella forza redentrice che ci ha tolto il peccato e ci ha
salvati dall’inferno: per comprare le nostre anime il Figlio di Dio ha dato
come pagamento del riscatto la propria vita in sacrificio al Padre, e soltanto
Lui lo poteva fare, non una creatura, nessun’altro poteva, è il Mistero della
nostra salvezza; molte preghiere recitano che soltanto una stilla del Sangue
preziosissimo di Cristo può redimere il mondo intero, Lui per noi non ne ha
risparmiata nemmeno una goccia! Perché questo? ma perché per Dio noi siamo
preziosi, noi valiamo più di tutta la creazione, Egli avrebbe fatto ciò che ha
fatto anche per redimere dalla morte eterna un solo peccatore, e perché? perché
ci ama infinitamente, con quell’infinito incomprensibile che è il Cuore del
Signore, che è il suo Cuore. San Pietro chiama Gesù in un suo discorso l’Autore
della vita, è Lui che ci ha fatti traendoci dal nulla, ed è sempre Lui che ci
ha sottratti alla morte eterna, esclusivamente per l’abisso insondabile della
sua Misericordia, morendo su una Croce ha distrutto la morte e ci ha introdotti
nel suo Regno eterno, il Regno della vita. Oggi 24 marzo è la Domenica delle
palme, inizio della Settimana santa che ci porterà alla Pasqua di risurrezione,
e la Liturgia ci offre come lettura del Vangelo il racconto della Passione del
Signore, in questa settimana dobbiamo trovare il tempo di meditare la Passione
del Signore, ad esempio attraverso la pratica della Via Crucis, una preghiera
meditativa che ripercorre le varie tappe del cammino di Gesù fino al Calvario,
accompagniamo con il nostro amore e la nostra compassione il Signore che soffre,
offrendo liberamente la sua vita per amore di ciascuno di noi, accompagniamolo
con l’adesione del nostro cuore a ogni croce che incontriamo sul cammino della
nostra vita, non fuggiamo la croce ma abbracciamola per amore di Gesù che ci ha
amati prima di noi dall’eternità. Ho letto sul muro esterno di una chiesa
questa frase riguardante la Croce e cioè: “ se
l’accetti essa ti sostiene, se la rifiuti ti schiaccia ”; accettare la
Croce significa amare il Signore e ottenere la sua grande consolazione,
rifiutarla significa decidere di non amare e consegnarsi alla disperazione,
perché il segno della Croce è il segno dell’amore di Dio.
Questa che segue è la preghiera
al santo Crocifisso, scritta da uno dei vescovi predecessori della città di
Como:
“ Oh santo Crocifisso ti adoro, in te spero, ti amo, sii per me segno di
misericordia, perdona le mie colpe, liberami dalla tentazione e dal peccato,
aiutami a seguirti con fedeltà anche nell’ora del dolore e della prova, aiutami
ad essere tuo coraggioso testimone nel mondo, sii per me dolce e sicuro
conforto nel cammino verso la Pasqua eterna del Cielo.
Amen ”.
Amen ”.
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