Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

mercoledì 1 maggio 2013

Il lavoro unge di dignità


1° Maggio, festa del lavoro e inizio del mese tradizionalmente dedicato alla Madonna; oggi è san Giuseppe lavoratore, sposo di Maria Santissima e padre legale di Gesù. I disoccupati in Italia sono circa tre milioni e la questione del lavoro è prioritaria, occorre rilanciare l’occupazione per uscire dalla crisi economica in atto, il nuovo Governo politico di larghe intese ha giurato, ha ricevuto la fiducia dalle Camere ed è operativo, deve quindi agire innanzitutto per mettere il lavoro al primo posto nei suoi doveri e risolvere il problema di dare un’occupazione a chi ne è sprovvisto, oppure la società finirà per sprofondare sempre più in questa seria emergenza, senza lavoro si è disperati perché non si sa come vivere, come acquistare i beni primari di sussistenza: nel 2012  ci sono stati più di cinquecento suicidi di cittadini italiani che hanno accusato problemi economici dovuti alla precarietà del lavoro, persone disperate che non sapendo come andare avanti hanno deciso di togliersi la vita! E’ un’emergenza sociale di grave entità, la principale emergenza sociale della nazione, a cui bisogna in qualche modo far fronte per dare una risposta esaustiva anche alle giovani generazioni, che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro e sono i precari maggiormente esposti. Rilanciare l’economia e uscire dalla crisi per avanzare nello sviluppo e nella crescita, è il primo punto in agenda del nostro nuovo Governo: il lavoro deve avere la precedenza su tutto il programma inerente alle riforme! Voglio doverosamente ricordare le prime parole della nostra bellissima Costituzione della Repubblica italiana: “ Principi fondamentali Art. 1. L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione ”. Il nostro Paese è fondato sul lavoro, le sue colonne portanti affondano fortemente nel lavoro del popolo, nel lavoro di tutti i cittadini; tutti hanno diritto al lavoro, perché il lavoro unge la persona di dignità e fa si che ciascuno contribuisca nei limiti del suo ruolo e della sua professione, alla edificazione della Patria, al benessere collettivo e alle esigenze di solidarietà e convivenza, nonché di condivisione del patrimonio pubblico; il lavoro è anche un dovere a cui tutti sono chiamati non soltanto per il proprio bene, ma anche per il bene collettivo, affinché questo dovere sia espletabile occorrono le giuste condizioni e il contributo sociale di tutti i cittadini, con il loro impegno e la loro creatività, quindi l’interesse stesso della politica che deve agire saggiamente e concretamente affinché l’economia e il mercato favoriscano l’ingresso e la permanenza nel mondo del lavoro, l’inclusione nel tessuto produttivo, di tutti i cittadini onesti di buona volontà. Ricordiamo in questo 1° Maggio i morti sul lavoro dall’inizio di quest’anno 2013, le vittime che hanno dato la vita per contribuire allo sviluppo del Paese e al benessere collettivo; ricordiamoci anche di chi è sfruttato e lavora in condizioni estreme e di pericolo, poiché l’uomo non è per il lavoro uno strumento, non è funzionale al lavoro, quasi un ingranaggio di un sistema che lo avvilisce e che calpesta la sua libertà e la sua dignità, ma il lavoro deve essere per l’uomo un mezzo per favorire la sua vita e il suo benessere, il progresso sociale, al centro deve esserci la persona, il lavoro deve essere funzionale al bene utile delle persone, delle famiglie e delle società, piccole o grandi che siano e non semplicemente al profitto di alcuni enti o individui, alla ricchezza di pochi… sono proprio un socialista che crede nell’ideale comunitario e non me ne vergogno: uguaglianza, libertà e fraternità. Il lavoro è parte della dignità della persona umana, il lavoro, come ha detto nell’udienza generale di oggi Papa Francesco a Roma, unge di dignità! Dobbiamo essere ligi al senso del dovere che ci partecipa il lavoro e dobbiamo far sì che i giovani si preparino al lavoro fin da subito, con l’impegno negli studi, perché i giovani costruiscano adesso un futuro di pace per tutti. Maggio è il mese mariano per eccellenza, è il mese primaverile dedicato alla Madonna, il Papa ha chiesto ai fedeli di pregare il Rosario, di riscoprire la sua bellezza e il suo valore soprattutto nella recita comunitaria e in famiglia… questo Papa scrive da sé i suoi discorsi e le sue omelie, e nei suoi scritti c’è un tratto della sua personalità che traspare, non è un dotto teologo che presuntuosamente vuole insegnare, un professore in cattedra, è una persona che vuole stare vicino al popolo, vicino alla gente, e questo lo si percepisce dal suo atteggiamento e dalle sue parole: io questo modo di fare lo apprezzo molto, è un comportamento umile e sincero, il ché mi riempie di stima. Termino la pagina di quest’oggi dedicando un grande grazie a tutte le lavoratrici e i lavoratori, in particolare a mio nonno materno che non c’è più, nonno che mi ha insegnato da bambino come il lavoro nobiliti il cuore dell’uomo, lo renda migliore e solidale e lo avvicini alle sofferenze del prossimo.

Nessun commento:

Posta un commento