Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

lunedì 22 luglio 2013

Matrimonio, adulterio o verginità?

Sposarsi è una vocazione, per formare la cellula fondamentale della società umana: uomo e donna sono complementari, cioè creati da Dio Creatore l’uno per l’altra; lo scopo del matrimonio è l’unità della coppia nell’amore e la procreazione dei figli per formare nuove generazioni allo scopo di dare continuità all’umanità. La Chiesa fa del matrimonio un sacramento, quindi segno e strumento per la vita di grazia del cristiano e della cristiana che abbiano raggiunto la maturità, l’adultità. Il sacramento del matrimonio è indissolubile per volontà di Dio, quindi secondo la Legge del Creatore: gli sposi che contraggono matrimonio devono sapere che stanno facendo un patto per la vita, che la loro unione è per la vita, la reciproca fedeltà per sempre… spezzare la promessa del matrimonio è andare contro la volontà di Dio, contro la Legge di Dio, è seguire le pulsioni del proprio egoismo e del proprio capriccio, è peccare gravemente contro la virtù di Carità per fare quello che si pensa essere il proprio interesse: significa cadere nell’errore e nel male dell’adulterio. Cristo nel Vangelo afferma l’indissolubilità del matrimonio sacramento e la gravità dell’adulterio; oggi l’istituzione della famiglia è a rischio, è minacciata da tutte quelle forme di convivenza che sono contrarie all’ordine e alla Legge di Dio: coppie che sono soltanto caricature della vera famiglia, coppie e convivenze che scimmiottano la genuinità della famiglia fondata sul matrimonio, così come la vuole anche il Diritto costituzionale italiano. L’esercizio della sessualità va praticata esclusivamente nel matrimonio, a scopo unitivo per il rinsaldarsi continuo del rapporto di coppia, e a scopo procreativo per la generazione della prole: la pratica della sessualità fuori dal matrimonio è adulterio o fornicazione, è un male che degrada la società in molteplici forme, è un disordine contrario all’ordine stabilito dal Creatore, significa guastare i rapporti tra membri della medesima società… Chi va contro il matrimonio va contro il bene della società umana e il suo giusto ordine, è nemico della solidarietà e del giusto; chi commette adulterio va contro il bene del matrimonio per volgersi al proprio desiderio: coloro che sono adulteri si autoescludono dalla comunione con la Chiesa, non potendo più partecipare alla sua vita sacramentale, che è opera pubblica, liturgia, come pubblico è stato il loro matrimonio. Hanno negato la Chiesa con le loro scelte e di conseguenza vengono negati dalla comunità soprannaturale della Chiesa, dalla Comunione dei santi, da questo mistero di grazia. Comunque non penso che gli adulteri provino rimorso per essere usciti volontariamente dalla Chiesa, penso che non siano più neanche credenti… ma le vie del Signore sono infinite. La Chiesa cerca i suoi figli perduti e li rivuole con sé: “ misericordia io voglio e non sacrificio ”, dice il Signore; bisogna avere misericordia verso chi ha sbagliato e non sa di avere sbagliato, lo vuole Dio. I divorziati non sono comunque del tutto estranei alla vita della Chiesa, essi se lo vogliono possono rimanere nella Chiesa come credenti e partecipare alla liturgia, alla preghiera comune ed individuale, conducendosi in una vita retta ed onesta a gloria di Dio: non possono però partecipare ai sacramenti che sono pubblici, come pubblico è stato il loro matrimonio. Questo secondo il disegno di Dio e non secondo l’arbitrio dei ministri della Chiesa o di uomini comuni. Verginità vuol dire amore e consacrazione a Dio, è un grande valore, per cui vale la pena votarsi integralmente: i vergini e le vergini scelgono questo stato di vita per essere totalmente del Signore, al servizio del prossimo, della Carità con cuore indiviso. E’ una grande virtù che purtroppo oggi, al tempo presente, non è compresa nella sua vera portata; non è semplicemente qualcosa di fisico, di carnale, è soprattutto una scelta profondamente spirituale: deve essere accompagnata dalla castità e dal dominio di sé, delle proprie passioni, dei propri istinti sensuali, richiede impegno e fatica, quindi è veramente meritoria.

Nessun commento:

Posta un commento