Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

sabato 1 marzo 2014

La parola è l'essenza della preghiera

La parola è il veicolo dell’anima, le parole trasformano il nostro cuore; la preghiera è fatta di parole all’unisono con il pensiero, le parole della preghiera ci permettono di entrare in relazione con Dio, con le realtà celesti; la parola ha il potere mistico di portarci a Dio, di farci entrare in comunione con Lui, ogni formula di preghiera ha in sé questo potere trascendentale, con le parole della preghiera noi dalla sfera della mente scendiamo nel nostro cuore e portiamo ad esso lo Spirito di Dio, quindi dalla mente attraverso il linguaggio a Dio, fino alle profondità della nostra anima, del nostro cuore, la parola è un canale aperto in cui scorre non soltanto il nostro pensiero ma anche lo Spirito di Dio, la sua grazia, è come una strada a due corsie dove transitano per direzioni opposte la nostra parola e la grazia di Dio, è uno scambio virtuoso tra l’anima amata dal Signore e il Signore amato dall’anima; la preghiera deve essere fatta necessariamente di parole, perché è con le parole che comunichiamo agli altri e Dio è un’altra persona che entra in comunicazione con noi, questa dinamica costruisce una relazione reciproca tra soggetti, pregare parlando a Dio significa aprirsi al suo Mistero per ricevere da Lui il suo amore, per ricevere Lui stesso; esistono molte formule di preghiera con cui rivolgere al Signore, alla Madonna, agli Angeli santi la nostra parola, che essenzialmente è un frammento del nostro piccolo cuore umano, la parola ha il potere della comunione tra persone, se prego o parlo a un’altra persona entro in una certa misura a far parte del suo Mistero, divento parte di lei e lei può donarmi ciò di cui io ho bisogno nell’immediato o in un futuro prossimo. La dimensione più nobile della parola o della preghiera è l’amore, pregare significa amare Colui che si prega, questo è il segreto della preghiera del cuore, amare sapendo di essere immensamente amati, in questo consiste la chiave della preghiera autentica, è anche un aspetto molto importante della mistica; la parola ha un grande potere e il Signore stesso nel santo Vangelo afferma che la preghiera fatta con fede ottiene tutto, la preghiera è un’azione verbale con un gradino più in su della semplice parola o del pensiero rivolto ad altri oggetti di interesse, soltanto la creatura umana può rivolgersi a tu per tu nei confronti del Creatore, soltanto la persona è un io che può rivolgere le proprie parole, la propria preghiera a quel Tu che è il suo Signore: sono convinto che l’uomo sia capace di parola non soltanto per relazionarsi con i propri simili, ma soprattutto per avere un rapporto diretto con Dio. La preghiera è l’atto più nobile che un’anima umana possa compiere per manifestare la sua dignità di interlocutrice con Dio, gli animali non pregano mai perché non ne hanno necessità, loro non vivono una dimensione soprannaturale, l’uomo invece sì, l’uomo ha bisogno di pregare, la preghiera è il respiro dell’anima. La preghiera è fatta di parole, rivolgiamo le nostre parole a Colui che le desidera e che le può ascoltare, siano esse formule prestabilite da una tradizione o provenienti dalla nostra creatività, o siano parole dirette e spontanee che vengono dal cuore, non neghiamo al Signore, alla Madonna, agli Angeli santi un nostro atto di amore che sia il più possibile perfetto ed esente da egoismo o da qualsiasi altra forma di sporcizia spirituale; Dio vuole il nostro amore, Dio vuole la nostra preghiera e per un motivo molto semplice, per farci del bene, per aiutarci dimostrando il suo amore disinteressato per ciascuno di noi: il primo frutto della preghiera è la pace interiore, poi ci sono le virtù e i doni spirituali, ma se uno prega veramente per accorgersene occorre considerare quanto sia somigliante all’ideale evangelico, quanto sia osservante dei Comandamenti e della Legge di Dio, perché con la preghiera autentica si vive in comunione con Dio e non ci si separa mai da Lui: chi prega è amico di Dio e lo conosce intimamente, la parola orante è la forza del credente, istruirsi nella fede e alimentarla significa essenzialmente pregare assiduamente, pregare vuol dire instaurare un dialogo con Dio, una sorta di amichevole complicità e non dimentichiamoci che Dio è innanzitutto nostro Padre, benignissimo, misericordioso e che aiuta e perdona sempre, sempre disponibile ad accoglierci tra le sua braccia… anche se noi lo dovessimo dimenticare, Egli di noi non si dimenticherà mai.

Preghiera di abbandono filiale alla volontà del Signore:

Eterno Padre, per ogni Tuo beneficio noi Ti ringraziamo e se anche dovessi perdere la fiducia in Te, aiutami a credere che mi ami ascoltando il battito del cuore che porto nel mio petto, questo cuore me l’hai donato Tu, ogni pulsazione è una breve preghiera che dice: Ti amo e non abbandonarmi mai, e anche quando il suono cesserà... Tu rimani accanto a me, non so per portarmi dove, ma rimanimi vicino perché sono povero e misero. Amen.

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