Nessuno
sa cosa si nasconde nel cuore di una persona, nel suo profondo e perciò nessuno
ha il diritto di giudicare senza conoscere la storia e i veri sentimenti di
qualcuno, facendo così si cade inevitabilmente in un atto di usurpazione della
coscienza altrui. L’amore del prossimo esige la valutazione esterna delle sue
espressioni e mai una condanna della persona a soggiacere ad una legge di
contrappasso che rasenta la vendetta, l’occhio per occhio e dente per dente, è
un modo di porsi nei confronti di chi sbaglia arrogante e sopraffattore, è da
inquisitori. Se vuoi il bene dell’altro conformemente alla volontà di Dio,
biasimi il male ed esorti l’errante a emendarsi dai suoi errori, a cambiare per
non ricadere mai più nel peccato. Cos’è il peccato? è semplicemente ogni atto
implicito o esplicito contrario alla legge dell’amore, contrario a Dio che
desidera il bene delle sue creature, anche quello immediato e non solamente nell’avvenire oltre il relativo. Nessuno sa cosa c’è dentro una persona, ma
ciascuno di noi deve profondamente rispettare quel sacrario interiore dell’uomo
in cui sono nascosti i sentimenti, le convinzioni e le speranze. Il pentimento
a cui conseguono le lacrime che accendono la carità, comunica all’anima la sua
vita spirituale positiva, questo pentimento dev’essere congiunto al perdono nei
confronti di chi ci ha feriti, offesi e umiliati, di quelle persone che facendoci
del male hanno deturpato la loro anima, ma che Dio ci dice di amare e di
benedire. Un atto sincero di carità oppure l’accettazione paziente di una
croce, sono quel che viene definita penitenza interiore, l’essere penitenti e
aperti a ricevere da Dio il perdono delle proprie colpe sia piccole che grandi:
Dio ci ama e vuole che lo amiamo, perdonare al prossimo ci dispone ad essere
perdonati da Dio e a ricevere il bene più prezioso per l’anima, la vita dello
spirito, la vita soprannaturale. Nella Chiesa con il Sacramento della
riconciliazione e del perdono, Gesù ci dice come quando camminava in mezzo a
noi duemila anni fa: “Ti sono rimessi i
tuoi peccati, va in pace e non peccare più”, è una risurrezione spirituale
che ci apre la porta del Paradiso e ci libera dalla schiavitù del diavolo, è
reale e avviene nel mistero dell’anima, è l’amore di Dio che salva un’anima e
la consacra a sé, la rende sua per sempre, è all’unisono un atto di liberazione
e di guarigione, è un atto di puro amore, disinteressato e gratuito. Gesù ha
detto di sé: “Io sono la Via, la Verità e
la Vita”, chi crede nelle sue parole e risponde con l’amore e la fedeltà
passa dalla morte alla vita e si salva, il primo passo avviene sempre
attraverso la preghiera. La conversione è un lungo travaglio e non avviene in
pochi istanti, è l’impegno di tutta una vita che procede verso scelte positive,
morali, giuste e si allontana da tutto ciò che è sbagliato e nocivo per sé. Chi
ama il Signore, ama sé stesso ed è capace di fare del bene agli altri, l’amore
è la volontà di amare che si concretizza ogni giorno. Senza amore al prossimo
concretamente vissuto la vita è buia e angosciosa in qualsiasi situazione, paradossalmente
anche nella più favorevole, senza atti d’amore la nostra umanità svanisce e noi
diventiamo lugubri ombre che vagano senza meta: l’amore è necessario, è la più
grande forza in favore della vita.
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