Sciame di api,
miele selvatico sull'albero –
i fiori sorridono.
Con flemma la neve,
nel sole dal tenue bagliore –
presto un manto.
La mano scuote,
foglia secca che cade –
un brusio attorno.
Non c'è rumore,
il cane abbaia al nulla –
gemme sul ramo.
Arsura in bocca –
la pesca è oramai matura,
sull'albero vigile.
Onde di sabbia,
la pietra nel giardino –
quasi immobile.
Lassù il vento,
i monti cadono nel cielo –
canna danzante.
Sul tralcio triste,
il grappolo d'uva riposa –
nel tino sfibra.
Con i suoi filari ordinati,
di betulle oramai senza foglie –
il sottobosco marcio.
Quel monastero lontano,
ad ovest il compiersi del viaggio –
placidi ciliegi in fiore.
Le nubi scure e basse,
i monti sfumano all'orizzonte –
temporale sul lago.
Una pianta modesta,
il dolore della foglia urticante –
ortica per la tisana.
Il sole scende tardi –
fuochi d'artificio alla festa,
sguardo lieto.
Le api che vagano,
sotto il giardino forte tremore –
fiori dal cibo squisito.
Il frutto è aspro –
longanimità del cuore provato,
nessuna parola cattiva.
Cade come gli anni,
la ghianda dalla quercia in terra –
oneste e sagge ipotesi.
La roccia tra il mughetto,
tenace come i cedri del Libano –
non rende il sopruso.
Un profumo composito –
foglie di shiso mi accarezzano,
è l'erba nel mio riso.
Calura a tarda sera –
l'esodo delle lucciole sul fiume,
sono guide confuse.
Lo specchio d'acqua,
architettura dei fiori di pesco –
riflesso della luna.
Tutto dorme,
il freddo attraversa l'aria –
nevischio.
Semi del destino,
nei petali della pietà –
lacrima pulita.
Gelo nelle strade,
notte sempre più buia –
l'acero riposa.
La pietra è fredda,
cuore vile e meschino –
ancora nebbia.
Coricato sull'erba,
cielo terso come il vetro –
lumaca sulla pelle.
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.
lunedì 30 settembre 2024
Selezione di haiku n°105
Il diavolo non si inginocchia mai
Nessuno esprime la sua vera dignità di persona umana e il suo valore di uomo e di donna, nessuno è così uomo e donna tanto come quando si inginocchia davanti al suo Signore e Creatore in un atto di profonda umiltà, di obbedienza e adesione alla Sua volontà, di elevazione della natura umana alla natura divina in Gesù, riconoscendo la centralità dell’Eterno e tutta la sua dipendenza di creatura in un rapporto di vicendevole amore.
Il senso del mistero e la visione cristiana
Nel comunismo sovietico l’ateismo aveva le sue facoltà universitarie, come in altri totalitarismi del ventesimo secolo, ad esempio l’ateismo era considerato per l’illuminismo la vittoria della ragione sulla superstizione cristiana, come nell’epoca contemporanea il positivismo scientista è la risposta ai problemi dell’uomo, forse del vivere ma non del senso della vita; tutto questo ha prodotto nella storia orrori e tragedie e il disprezzo per la vita umana, in particolare dei diversi e dei deboli, il suo deprezzamento e relativizzazione come bene di consumo. Soltanto chi ha una visione cristiana della vita, una mentalità che scorge il mistero e l’ignoto o anche l’ipotesi di Dio attraverso il dono della fede la quale non ha nulla di irrazionale o di deleterio – ma certamente apporta un grande beneficio al nostro equilibrio interiore e alla nostra sfera morale – può scorgere nel prossimo qualcosa che va oltre il corpo e i suoi bisogni o l’handicap grave e le sue insufficienze.
Soltanto chi ama la tua anima ti ama veramente. (Platone - Alcibiade primo, IV secolo a.C.)
domenica 29 settembre 2024
La prova della nostra anima
La spiritualità, vita spirituale o valori spirituali – arte, letteratura, preghiera, moralità, pietās, creatività, tecnologia, etc. – è propria dell’umano genere e non significa soltanto indagare o capire nel profondo il senso della realtà in rapporto alla condizione umana ma è lo strumento privilegiato per fare della realtà un posto migliore per tutti, per progredire sapientemente quasi fossimo dotati di una natura angelica e non semplici creature mortali come gli animali che vivono nella biosfera senza comprendere e senza cercare risposte, incasellate in un ordine ammirabile.
giovedì 26 settembre 2024
La necessità della preghiera
Il primo mezzo di grazia è la preghiera, poi ci sono i Sacramenti, l’esercizio della carità, la compassione e il perdono di cuore agli altri, se una persona non prega o se non si prega per quella persona non può salvarsi con l’espiazione in purgatorio, non può ottenere da Dio la grazia del pentimento, della contrizione anche imperfetta e la risoluzione di non peccare più, di non fare più il male.
domenica 22 settembre 2024
A che cosa credere
Il cardine della fede cristiana è la risurrezione di Cristo, tutta la teologia cristiana è fondata sulla risurrezione di Cristo, ogni destino personale, la vita di ciascuno e il suo senso trovano compimento nella risurrezione di Cristo, la risurrezione di Cristo ci dice innanzitutto chi è Lui ma anche chi siamo noi e che con la morte la vita non finisce ma continua nell’aldilà.
venerdì 13 settembre 2024
Silloge poetica n°052
CONTRIZIONE
Vado cercando le piaghe del Crocefisso
negli sguardi dei tanti poveri,
dei vecchi del tutto abbandonati,
degli ammalati dimenticati,
dei bambini maltrattati,
dei disprezzati considerati inutili,
degli ultimi della società,
dei deboli che chiedono di essere guardati umanamente,
con cura compassionevole
e come qualcosa di ancora e sempre umano,
qualcuno
di stirpe umana,
di pudore nell'atteggiamento,
di dignità velata,
non come suppellettili di un mondo corrotto.
Gesù ha inchiodato le proprie mani e i suoi piedi,
è stato Lui!
quei chiodi li ha infissi Lui nella sua carne
al sacratissimo legno
e le spine di quella corona
– umiliante ornamento
per Colui che è Re mite e umile di cuore –
ben pigiate sul capo del Giudice dei vivi e dei morti,
Lucifero e i demoni con gli uomini iniqui,
la soldataglia romana
che del crocifiggere aveva fatto
una consuetudine voluttuaria e quasi giornaliera,
sono tutti ministri della volontà di Dio.
Il Calvario è l'altare della primordiale Messa,
quei malvagi che odiando il Signore
lo mettono in Croce
sono i ministri del nuovo Culto
e gli esecutori della volontà di Gesù
che desidera il suo Sangue
lavacro dell'anima al peccatore pentito.
Sei Tu o Gesù che hai voluto il dolore
e l'hai scelto come misura di salvezza per l'anima,
per la mia e per quella di ogni fratello e sorella,
la sofferenza libera dal peccato
e ci conforma a Cristo,
morto di un tremendo crepacuore
per l'intimo amore d'infinitudine profuso
ma anche gloriosamente risorto.
Quando scruto la mia coscienza,
quando la esamino e ho qui di fronte il segno del crocifisso,
con cuore contrito
considero il prezzo della mia anima
e subito entro nel gaudio del Paradiso per i puri
da quella porta mistica apertami da Gesù,
con cuore contrito
piango per una vita sbagliata
ma con la certezza del perdono di Gesù,
la Madre di Dio asciuga le mie copiose lacrime
e una gran pace adesso mi accoglie.
MAMMA
Il moto dei mondi
attorno a grandi stelle rosse,
sono i ricordi
di quando mi portavi
con la mano
verso attese amicizie,
e la scuola era
una prova per il sentimento
e per il rispetto,
l'impatto dell'uragano
su terre abitate
toglie il respiro alla vita,
e l'assenza
della mamma è per me bambino
il desiderio di essere
accolto nuovamente in un lieto abbraccio
e ben voluto con quei miei difetti,
le mie incertezze,
il timore,
la vulnerabilità,
le disillusioni,
nonostante il dolore nascosto,
intimo e lancinante
ma anche con un amore tanto forte
stringendosi i cuori oltre il tempo,
amore che colmerà
un desiderio sempre presente,
riabbracciarti mamma
così prossima al mio sguardo,
nella mia mente e lacrime presaghe,
nel giorno felice
in cui Gesù portandoti a sé
ha fatto di tuo figlio
un paradigma di pace e di riconoscenza,
di virtù e rinascita celeste.
STUPORE
Sognando ad occhi aperti
la solitudine in un mondo stracolmo di vita,
ogni mio cercare il nulla
apre ad una vastità di esseri inspiegabili,
qualcosa nella scrittura dell'universo
dovrebbe dimostrare le meccaniche del caos
ma dentro questo contenitore
c'è soltanto la bellezza tanto spudorata
da favorire l'idea dell'ignoto.
Sono sempre più solo
nella casa della mia famiglia,
chiuso tra quattro mura
e nella luce soffusa dalle finestre,
ecco intimamente dei silenzi che interrogano...
qualcosa nell'indicibile si rompe,
sembra che una preghiera
ricolmi la carne del mio dissipato cervello
di contentezza e quiete,
se tutto passa da una mera chimica
per quanto sia sofisticata
la morte passa dal terreno in cui brulicano vermi,
è la gioia dell'amore spirituale
fine a se stesso,
dinamiche nascoste che contemplano l'equa verità
ed è il sentirsi amati anche qui
in un cumulo di libri muti e lontani,
mai letti e senzienti.
Quella pagina aperta a caso mi parla,
è un pensiero morto nel passato
che resuscita dall'inchiostro di stampa
e dalla carta,
rieccolo nella mia mente
affondare le sue radici nel mio cuore,
è il Vangelo della vita
che mi suggerisce ama e non domandare altro,
amare è l'unica ragione
in questo mondo contraddittorio
e il vuoto
nel suo ultimo compiersi colmato.
giovedì 5 settembre 2024
I segreti del cuore
Occorre sempre vigilare sul nostro mondo interiore, coltivare una sensibilità che ci permetta di riconoscere ed estraniare dalla mente tutti quei pensieri, sentimenti e desideri negativi conformi al maligno che rendono impuro il nostro cuore, custodire il cuore puro è una continua battaglia così come esercitare la penitenza interiore, che con la carità vissuta concretamente e la preghiera, ci fanno fare progressi spirituali e ci rendono persone migliori, persone di buona coscienza, senz’altro benedette dal Signore che ama i giusti e gli innocenti. Non dei perfetti – perché sarebbe davvero impossibile – ma persone per quanto faticoso oneste, leali e sincere in un cammino di conversione tra tante cadute – confidando sempre nella misericordia del Padre – nell’esercizio assiduo delle tre grandi virtù cristiane, la fede, la speranza e la carità, anche la mansuetudine e l’umiltà, l’altruismo e la rinuncia all’amor proprio, all’attaccamento ai beni materiali e all’egoismo. Gesù guarda al cuore e mai alle apparenze e nemmeno a come ci considerano gli altri. Guarda soprattutto nel segreto le nostre lacrime.