I libri sapienziali della sacra
Bibbia affermano che la vecchiaia, la longevità di anni, non corrisponde
affatto all’essere diventati saggi, il numero di anni non è corrispondente al
grado eminente di saggezza in una persona, ci sono vecchi che sono stolti e giovani
o giovanissimi che sono saggi; la maturità psicologica e mentale in un
individuo da che cosa è data veramente? penso sia data dalla Grazia spirituale a
cui quella persona ha aderito con la propria libertà durante il tempo della sua
vita, breve o lungo che sia è indifferente, non è per niente una questione di neurone,
il bene e il male sono forze che esulano dai condizionamenti della materia
organica, insomma è un grande mistero la differenza che passa tra un soggetto
ed un altro sul piano morale, è il mistero della libertà. Un Salmo recita pressappoco
questa frase: lo stolto ha detto nel suo
cuore, non c’è Dio… tutti si sono corrotti, tutti sono deviati… non c’è chi
faccia il bene, neppure uno; in fondo il principio della vera sapienza
viene dalle virtù morali, tra cui la fede, sono le virtù che ci rendono
veramente umani, l’uomo non è soltanto un animale sociale, per dirla come il
grande filosofo, ma è soprattutto un animale virtuoso, a condizione che lo
voglia, che lo decida tramite l’esercizio della sua libertà. Essere saggi
significa ponderare con intelligenza, ragione e virtù le diverse situazioni
della vita, la propria persona e le altre persone nelle situazioni e nei
diversi contesti e saper agire di conseguenza a fin di bene; essere stolti è la
totale incapacità di prendere decisioni vantaggiose non soltanto per sé stessi,
ma anche per chi ci è vicino, per chi ci è prossimo o per i lontani la cui vita
e il cui destino dipende anche da noi; essere stolti è l’equivalente dell’essere
irresponsabili e dannosi, essere saggi è l’esatto contrario, quindi la saggezza
consiste nella piena responsabilità delle proprie azioni con la finalità
precisa del bene, proprio e altrui, la saggezza è la virtù delle persone buone.
Quando una persona dimostra la sua totale stoltezza? Quando compie il male, ma
il male ha talmente accecato la sua coscienza che non se ne rende consapevole,
pensa con convinzione di fare la cosa giusta, vive nella tenebra più fitta e non
è in grado di provare alcun rimorso per gli errori commessi, poiché non li
ritiene tali! anzi cerca continuamente delle giustificazioni che sedino quel
barlume di dolore che ancora si fa sentire nel suo profondo. La peggiore
stoltezza è essere incamminati senza saperlo sulla via della perdizione, il
diavolo conosce perfettamente le dinamiche di questo inganno estremo e le attua
con cura e diligenza, le anime catturate nella rete non se ne avvedono finché
non giungono a destinazione, cioè nell’inferno, la maggior parte di loro è
convinta che esso non esista, che sia soltanto una fantasia o una superstizione
religiosa, non essendo nemmeno capaci di applicare un minimo di intelligenza
critica, poiché l’inferno lo vivono già al presente. La saggezza è quella forza
sorgiva dell’uomo virtuoso e di pace, dell’uomo misericordioso e
compassionevole, insomma dell’uomo buono, una persona buona è una persona
veramente saggia; come si fa a diventare buoni? basta volerlo, facendo sempre
la scelta giusta, scegliendo sempre il bene nella propria vita; come si
distingue il bene dal male? è una differenza scritta nel cuore di ciascuno,
ognuno di noi lo sa nella verità del suo mondo interiore, sono pochi i folli
che vivono nell’ignoranza etica, tutti nascono con la bussola morale, anche se
talvolta risulta tarata in modo erroneo a causa della natura umana corrotta, o
a causa della propria cattiva volontà reiterata nel tempo; il bene e il male,
la saggezza e la stoltezza sono le vie su cui ci incamminiamo nella vita, da
cui non possiamo disertare, a noi la scelta di che cosa preferiamo seguire, di
che cosa ci sembra più proficuo per il nostro destino.
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