Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

sabato 24 novembre 2012

La guerra, arte del disordine innato


Sapete quali sono le cause più gettonate dell’accendersi di nuove guerre nel mondo? La prima causa è l’interesse dei grandi potentati economici internazionali che vedono nelle dinamiche di un conflitto in atto, ottime possibilità di fare guadagni; la seconda causa è la medesima, con l’aggravante che a fare il proprio interesse sono i pochi sulla pelle dei tanti, cioè gli oligarchi del potere appoggiati dall’economia dei mercati, la finanza snob, cinica e disumana delle piazze affari e dei palazzi d’oro, enti più o meno occulti che strumentalizzano le forze militari, raccontando la storiella non sempre coerente al vero, della necessità di realizzare interventi armati, per garantire la sicurezza di un Paese sovrano ed esportare ai miserabili stranieri la loro favolosa democrazia libertaria; la terza e ultima è la medesima di quelle sopracitate con la specificità della logica di vendetta, dove sangue chiama altro sangue, questo è il caso dei genocidi dell’epoca moderna, dove chi ammazza lo fa esclusivamente per spasso e… nel proprio piccolo anche per ladrocinio; c’è anche un’altra causa, poco conosciuta e cioè l’insindacabile necessità di combattere l’incremento demografico della popolazione mondiale, come? mietendo più vittime che si può, ovviamente, per la serie “ umanità parassita ”… a questo scopo esiste anche il meraviglioso strumento dell’aborto, nonché quello dell’eutanasia: le risorse per sopravvivere non bastano per tutti, un’altra menzogna inflazionata nata per coprire la cupidigia di pochi, sull’indigenza dei molti; è opinione comune che l’assetto socioeconomico del villaggio globale ha bisogno di un forte equilibrio e le analisi propongono sempre nuovi schemi che integrano soluzioni condivise: la verità è che la teoria dei giochi ha un solo comune denominatore, il caos imprevedibile. Tutto questo orrore evidenzia un suo fondamento, che va ricercato nella natura umana: l’uomo è ordinariamente una creatura malvagia che non smentisce la sua cattiveria, su questa semplice verità si può credere che le cose riguardo alle guerre nel mondo, non cambieranno praticamente mai; l’uomo porta in sé un elemento perverso di autodistruttività, il fatto che sia dotato di intelligenza lo rende pericoloso non soltanto per sé, ma anche per la natura del pianeta sul quale vive e per le altre specie animali: ovviamente la dignità dell'uomo non è quella del parassita, egli è il custode al quale Dio ha affidato la creazione e il Signore lo considera degno della sua fiducia, nonostante si dimostri molto spesso un irresponsabile. Nessuno conosce la cura risolutiva alla malattia “ uomo ”… sarà forse l’estinzione? Può darsi, siamo infatti sulla buona strada perché ciò si verifichi quanto prima. In natura l’uomo è indubbiamente il peggiore parassita del pianeta, un vero flagello della creazione, chissà se con il tempo riusciremo a invertire la tendenza, la nostra innata distruttività, se non ci riusciremo sarà davvero la fine, tutta la vita nell’universo scomparirà e noi la seguiremo nel suo eclissarsi; le guerre sono la dimostrazione tangibile che l’umanità è malata, ma non dobbiamo disperare dell’immenso potere taumaturgico che si cela in essa, l’umanità può guarire se lo vuole: auguriamoci che questo accada, noi siamo la malattia, ma siamo anche la cura.

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