Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

domenica 17 febbraio 2013

Amico è chi con te è sincero fino in fondo


“ Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi ” ( Gv 15,15 ). Le migliori amicizie sono quelle in cui l’amico è abbastanza onesto da sottolineare e far palesemente notare i tuoi difetti e i tuoi sbagli, infatti occorre sempre diffidare di chi parla in continuazione bene di noi; chi parla bene di noi è un adulatore che quasi sempre vive una scissione tra quello che dice e quello che pensa, l’ipocrisia è il dettaglio più evidente che una persona ti è poco amica, anzi ti è vera nemica, meglio i nemici che senza peli sulla lingua gettano fango sulla tua buona reputazione, così facendo si rendono responsabili agli occhi di tutti del peggiore crimine possibile, l’uccisione morale di una persona e manifestano alla luce del sole quello che sono, senza potersi in alcun modo mascherare. Se una persona ti vuole veramente bene ti dice la verità, le persone che spudoratamente ci mentono son persone che non ci hanno in alcuna stima, persone che nel sottobosco della loro anima ci disprezzano, persone da cui è meglio stare alla larga; se dici la verità a qualcuno anche se sai di fargli inizialmente male, di ferirlo, compi un’azione improntata alla più raffinata carità, insomma gli fai del bene: desiderare che l’altro conosca qualcosa in cui sbaglia o semplicemente metterlo al corrente di qualcosa che lo riguarda a fin di bene, è un autentico atto d’amore nei suoi riguardi; molti rispondono a queste attestazioni d’amore con il più duro risentimento e ti prendono in antipatia, perché in fondo al loro cuore non vogliono cambiare, oppure non vogliono accettare una critica per elaborarla successivamente in maniera positiva, è la solita questione sciocca dell’orgoglio e dell’amor proprio. Essere amico del prossimo quando nessuno ti è davvero amico, è la cosa più difficile che si possa voler realizzare, ma è anche la più giusta, la più conforme ad una vera e acquisita maturità psicologica, morale e spirituale; è necessario innanzitutto voler essere amici sinceri che pretendere che gli altri lo siano di noi, è un modo per vincere e superare l’egoismo, dimostrare l’amicizia è la strategia più efficace per ottenerla in cambio da coloro con cui entriamo in relazione: per avere lealtà occorre essere leali, per avere rispetto occorre rispettare, per avere ascolto occorre saper ascoltare, tutto il resto è conseguenza della reciproca fiducia conquistata. Qual è l’azione più importante che io posso fare per dimostrare la mia amicizia, e per pretenderla in cambio? Sono tante le azioni concrete, ciascuna diversa per diverse circostanze, ma quello che realmente conta è amare l’altra persona, è volerle bene, insomma qualcosa di benigno che procede dal nostro cuore e che noi trasformiamo in fatto tangibile, in modo tale che chi ci circonda si accorga della sincerità dei nostri sentimenti. Gesù nel santo Vangelo ci ha insegnato la regola d’oro per essere in pace con tutti, e al contempo essere veri amici di tutti, questa regola è riassunta mirabilmente nella frase: “ Quello che vuoi che gli altri facciano a te, tu fallo anche a loro ”; noi vogliamo essere amati, quindi dobbiamo amare, noi vogliamo essere aiutati, quindi aiutiamo, noi vogliamo essere perdonati, quindi perdoniamo, etc.; in una frase così semplice e al contempo così profonda c’è in sintesi il significato di tutto il Vangelo! Beato chi mette in pratica questa Parola del Signore nella sua vita di tutti i giorni, ogniqualvolta si relaziona con il prossimo, familiare, amico ed anche lontano: significa davvero avvicinarsi con semplicità alla perfezione evangelica, la perfezione della carità. I migliori amici sono le persone buone, tra persone buone è possibile costruire le più belle amicizie, le persone cattive sono soltanto complici, colleghi o compagni, non sono mai davvero amiche, l’amicizia tra persone viziose è impossibile, perché ciascuno invece di uscire da sé stesso rimane inevitabilmente chiuso nel suo meschino egoismo, e l’amicizia che ha necessità di respirare l’aria salubre delle virtù dell’anima, non può edificarsi se non con l’artifizio della falsità e dell’ipocrisia, del reciproco inganno: un’amicizia così, non è amicizia! ma è come diventare nel tempo nemici della propria persona, oltre che di quella altrui; chi si costruisce le proprie esclusive amicizie, pensa che essere amici sia possibile soltanto tra poche persone ed è vero, i veri amici sono relativamente molto pochi nella vita di una persona, le altre relazioni ritenute a torto amicizie sono vincoli costruiti superficialmente, destinati a estinguersi in breve tempo; gli amici sono pochi per chiunque, ma è necessario sceglierseli bene, per non avere in futuro delle brutte sorprese, infatti noi siamo soltanto fragili creature umane sottoposte ad alti e bassi di ogni genere, l’incostanza in tutte le nostre faccende, compresa l’amicizia, è una prassi del nostro comportamento; essere amici di Dio è l’unica amicizia che conta, ma purtroppo Dio ha davvero pochi amici, perché sono pochi quelli che lo amano sul serio.

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