“ Non vi chiamo più servi,
perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici,
perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi ” ( Gv 15,15
). Le migliori amicizie sono quelle in cui l’amico è abbastanza onesto da
sottolineare e far palesemente notare i tuoi difetti e i tuoi sbagli, infatti
occorre sempre diffidare di chi parla in continuazione bene di noi; chi parla
bene di noi è un adulatore che quasi sempre vive una scissione tra quello che
dice e quello che pensa, l’ipocrisia è il dettaglio più evidente che una
persona ti è poco amica, anzi ti è vera nemica, meglio i nemici che senza peli
sulla lingua gettano fango sulla tua buona reputazione, così facendo si rendono
responsabili agli occhi di tutti del peggiore crimine possibile, l’uccisione
morale di una persona e manifestano alla luce del sole quello che sono, senza
potersi in alcun modo mascherare. Se una persona ti vuole veramente bene ti
dice la verità, le persone che spudoratamente ci mentono son persone che non ci
hanno in alcuna stima, persone che nel sottobosco della loro anima ci
disprezzano, persone da cui è meglio stare alla larga; se dici la verità a
qualcuno anche se sai di fargli inizialmente male, di ferirlo, compi un’azione
improntata alla più raffinata carità, insomma gli fai del bene: desiderare che
l’altro conosca qualcosa in cui sbaglia o semplicemente metterlo al corrente di
qualcosa che lo riguarda a fin di bene, è un autentico atto d’amore nei suoi
riguardi; molti rispondono a queste attestazioni d’amore con il più duro
risentimento e ti prendono in antipatia, perché in fondo al loro cuore non
vogliono cambiare, oppure non vogliono accettare una critica per elaborarla
successivamente in maniera positiva, è la solita questione sciocca dell’orgoglio
e dell’amor proprio. Essere amico del prossimo quando nessuno ti è davvero
amico, è la cosa più difficile che si possa voler realizzare, ma è anche la più
giusta, la più conforme ad una vera e acquisita maturità psicologica, morale e
spirituale; è necessario innanzitutto voler essere amici sinceri che pretendere
che gli altri lo siano di noi, è un modo per vincere e superare l’egoismo,
dimostrare l’amicizia è la strategia più efficace per ottenerla in cambio da
coloro con cui entriamo in relazione: per avere lealtà occorre essere leali,
per avere rispetto occorre rispettare, per avere ascolto occorre saper
ascoltare, tutto il resto è conseguenza della reciproca fiducia conquistata. Qual
è l’azione più importante che io posso fare per dimostrare la mia amicizia, e
per pretenderla in cambio? Sono tante le azioni concrete, ciascuna diversa per
diverse circostanze, ma quello che realmente conta è amare l’altra persona, è
volerle bene, insomma qualcosa di benigno che procede dal nostro cuore e che
noi trasformiamo in fatto tangibile, in modo tale che chi ci circonda si accorga
della sincerità dei nostri sentimenti. Gesù nel santo Vangelo ci ha insegnato
la regola d’oro per essere in pace con tutti, e al contempo essere veri amici
di tutti, questa regola è riassunta mirabilmente nella frase: “ Quello che vuoi che gli altri facciano a te,
tu fallo anche a loro ”; noi vogliamo essere amati, quindi dobbiamo amare,
noi vogliamo essere aiutati, quindi aiutiamo, noi vogliamo essere perdonati,
quindi perdoniamo, etc.; in una frase così semplice e al contempo così profonda
c’è in sintesi il significato di tutto il Vangelo! Beato chi mette in pratica
questa Parola del Signore nella sua vita di tutti i giorni, ogniqualvolta si
relaziona con il prossimo, familiare, amico ed anche lontano: significa davvero
avvicinarsi con semplicità alla perfezione evangelica, la perfezione della
carità. I migliori amici sono le persone buone, tra persone buone è possibile
costruire le più belle amicizie, le persone cattive sono soltanto complici,
colleghi o compagni, non sono mai davvero amiche, l’amicizia tra persone
viziose è impossibile, perché ciascuno invece di uscire da sé stesso rimane
inevitabilmente chiuso nel suo meschino egoismo, e l’amicizia che ha necessità
di respirare l’aria salubre delle virtù dell’anima, non può edificarsi se non
con l’artifizio della falsità e dell’ipocrisia, del reciproco inganno: un’amicizia
così, non è amicizia! ma è come diventare nel tempo nemici della propria
persona, oltre che di quella altrui; chi si costruisce le proprie esclusive
amicizie, pensa che essere amici sia possibile soltanto tra poche persone ed è
vero, i veri amici sono relativamente molto pochi nella vita di una persona, le
altre relazioni ritenute a torto amicizie sono vincoli costruiti
superficialmente, destinati a estinguersi in breve tempo; gli amici sono pochi
per chiunque, ma è necessario sceglierseli bene, per non avere in futuro delle
brutte sorprese, infatti noi siamo soltanto fragili creature umane sottoposte
ad alti e bassi di ogni genere, l’incostanza in tutte le nostre faccende,
compresa l’amicizia, è una prassi del nostro comportamento; essere amici di Dio
è l’unica amicizia che conta, ma purtroppo Dio ha davvero pochi amici, perché
sono pochi quelli che lo amano sul serio.
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