“ Allora Gesù fu condotto dallo
Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. E dopo aver digiunato
quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. Il tentatore allora gli si accostò
e gli disse: "Se sei Figlio di Dio, dì che questi sassi diventino
pane". Ma egli rispose: "Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca
di Dio". Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo
depose sul pinnacolo del tempio e gli disse: "Se sei Figlio di Dio,
gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi
angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché
non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede". Gesù gli rispose:
"Sta scritto anche: Non tentare il
Signore Dio tuo". Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un
monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli
disse: "Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai".
Ma Gesù gli rispose: "Vattene, satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto". Allora il
diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano. Avendo
intanto saputo che Giovanni era stato arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea e,
lasciata Nàzaret, venne ad abitare a Cafàrnao, presso il mare, nel territorio
di Zàbulon e di Nèftali, perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo
del profeta Isaia: Il paese di Zàbulon e
il paese di Nèftali, sulla via del mare, al di là del Giordano, Galilea delle
genti; il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che
dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata. Da allora Gesù
cominciò a predicare e a dire: "Convertitevi, perché il Regno dei cieli è
vicino" ” ( Mt 4,1-17 ). Domani mercoledì 13 febbraio è il giorno
liturgico delle Sacre Ceneri che segna l’inizio della Quaresima; alla fine
della santa Messa di domani si impongono ai fedeli le Sacre Ceneri con quelle
che sono le stesse Parole di Gesù prese dal santo Vangelo: “ Convertitevi e credete al Vangelo! ”,
Parole che segnano l’inizio della vita pubblica e della predicazione del
Signore in Terra Santa; “ convertitevi e
credete al Vangelo ” è l’appello accorato che Gesù rivolge a ogni anima e
nella Liturgia delle Sacre Ceneri è concomitante alla loro imposizione sul capo
dei fedeli come segno di umiltà e penitenza, segno esteriore che ci unisce
misticamente alla vita di Colui che si è sacrificato sulla Croce per la nostra
salvezza; con questo segno noi ci riconosciamo umilmente peccatori e ci
mortifichiamo davanti a Colui che prima di noi accettò con mansuetudine una
morte ignominiosa per farci dono della vita eterna; le Ceneri sono ricavate dagli
ulivi benedetti della domenica delle palme dell’anno precedente, domenica che
segna l’inizio della Settimana santa; le Sacre Ceneri inaugurano la Quaresima,
tempo liturgico opportuno e favorevole per rivedere la propria vita alla luce
di Dio e del santo Vangelo e decidersi per la conversione personale, tempo che
ci accompagna alla Settimana santa e alla Pasqua di risurrezione del Signore. Rivestirsi
di cenere è un atto penitenziale che risale a una certa antichità, è un atto che indica la nostra mortalità, cioè “ ricordati che sei polvere, e in polvere tornerai ” e che
significa innanzitutto fare ammenda dei propri peccati, che significa rinnegare
il passato fatto di sbagli, di mancanze e di malvagità per volgere un cuore
contrito e rinnovato a Dio che ci beneficia della sua misericordia; il percorso
quaresimale inizia con l’imposizione delle Sacre Ceneri perché è un tempo di
rinascita alla grazia, un tempo di ritorno a Dio; la Quaresima è storicamente
il ricordo dei giorni passati da Gesù nel deserto per combattere il maligno e
le sue tentazioni, per poi cominciare con la sua vita pubblica la predicazione
della buona Novella, l’annuncio del Regno ai poveri; nella Quaresima dovremmo
tutti farci carico di questo combattere il male assieme a Gesù, quello che
nella vita dei mistici è stato definito come combattimento spirituale, per poi
giungere vincitori al giorno della Risurrezione, non da soli ma assieme al
Signore; le mortificazioni e le rinunce della Quaresima servono a unirci
solidariamente a quei giorni in cui Gesù ha vissuto di stenti e di preghiera nel
deserto, giorni in cui ha combattuto il male per prepararsi da vincitore delle
tentazioni, alla predicazione del suo Vangelo e all’ultimo scontro con le forze
oscure, la Passione, il Calvario e la Croce: l’esito finale di quella battaglia
è stato la Risurrezione. La Quaresima è un pò come il cammino di tutta la vita,
segnata da sofferenze di ogni genere, dalla buona battaglia per il bene e dalla
seduzione del male, è la rappresentazione liturgica del combattimento di ogni
anima nella vita di tutti i giorni, per conservare la grazia e ottenere alla
fine del tragitto terreno, l’eterna salvezza secondo le promesse di Cristo:
Gesù non ha voluto sottrarsi al conflitto in cui ogni uomo si trova innestato e
conteso, ha voluto invece condividere tutto con noi, compresa la sofferenza di
essere sempre presi di mira dal demonio che vorrebbe farci suoi attraverso la
tentazione al male, Gesù è stato tentato come noi e per noi ha superato le
tentazioni, ogni fedele deve diventare suo imitatore e nella preghiera cercare
in Lui la forza per sconfiggere il male; noi non siamo il Signore, non abbiamo la
forza da soli per vincere le tentazioni del maligno, dobbiamo vivere in
comunione con Dio per avere da Lui questa forza che supera la debolezza della
natura umana decaduta; Gesù ci ha avvisati: “ Senza di me, voi non potete fare nulla! ”, questa è la pura verità,
il resto sono soltanto illusioni del nostro ridicolo orgoglio.
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