Sigmund
Freud: “ Psiche è un vocabolo greco
che significa anima. Perciò per psichico s'intende trattamento dell'anima; si potrebbe quindi pensare che voglia dire
trattamento dei fenomeni patologici della vita dell'anima. Ma il significato
dell'espressione è diverso. Trattamento psichico vuol dire invece trattamento a partire dall'anima,
trattamento di disturbi psichici o somatici, con mezzi che agiscono in primo
luogo e direttamente sulla psiche umana. Questo mezzo è costituito anzitutto
dalla parola, e le parole sono anche strumento fondamentale del trattamento
psichico. Certo, difficilmente il profano potrà comprendere come le sole parole del medico possano rimuovere
disturbi patologici somatici e psichici. Penserà che gli si chieda di credere
nella magia. E non ha tutto il torto; le parole dei nostri discorsi di tutti i
giorni sono solo magia attenuata ”. Il potere della parola ha molteplici
effetti sui nostri interlocutori, con la parola si può edificare e con la
parola si può distruggere: l’eloquenza della parola a volte basta per
convincere gli altri dell’esattezza e della verità di ciò che diciamo, la
parola è anche un efficacissimo mezzo terapeutico con cui si affrontano le
problematiche della vita quotidiana, più o meno serie. La parola è il suono
dell’anima, propria soltanto delle creature umane, è l’anima che parla e
traduce in linguaggio i suoi contenuti e che li esprime facendone partecipi i
nostri simili; con la parola si può guarire, essa è un mezzo efficace per l’analisi
dei problemi, attraverso la parola si perviene all’analisi della mente, la si
scannerizza traendo conoscenze appropriate per un suo trattamento finalizzato a
beneficarne la matrice: la psiche è soprattutto linguaggio e la parola che ne è
il suono, traduce spontaneamente e comprensibilmente la sua natura comunicativa
e di condivisione agli altri, che tramite l’ascolto fanno proprie le parole, le
assimilano facendole diventare parte della propria psiche: parola significa
soprattutto solidarietà e intesa e l’amore è quella parola silenziosa che
esprime più di tutte, le proprietà benefiche della parola stessa. Quando
parliamo con un’altra persona entriamo in relazione con lei, attraverso il suo
ascolto, la recettività dell’ascolto è importante quanto la comunicazione
verbale di chi vuole esprimere il proprio pensiero, senza ascolto la parola
muore! Per comprendere l’altro bisogna saper ascoltare, prima di parlare è
saggio ascoltare. L’anima la si intende meglio tramite l’ascolto e per
ascoltare… la parola da esprimere sostanzialmente al meglio è l’amore, amare
significa parlare della propria anima all’amato, significa trarre dalla propria
psiche la parte migliore da estendere attraverso le parole verbali, senza amore
si perde il senso di qualsiasi trattamento dell’anima, soltanto con l’amore
sincero si può beneficare gli altri tramite le proprie parole, altrimenti tutto
quanto diciamo è un suono sordo, muto, che non esprime nulla di noi, che non dà
niente. Con l’ascolto si conosce l’altro e con la parola adeguata alla persona
che abbiamo di fronte e alle circostanze, possiamo comprendere con certezza e
convinzione il suo stato, la sua sofferenza, i suoi problemi; esiste il detto “
fai quello che dico, ma non fare ciò che faccio ”, dare un consiglio è utile
agli altri ma niente parla meglio dell’esempio della nostra vita, niente ha un
ascendente più forte sugli altri del nostro esempio: l’esempio della vita è una
parola eloquente, la più eloquente per spronare il prossimo a credere in quello
che professiamo, senza coerenza di vita il linguaggio è soltanto un verso scimmiesco,
questo vale soprattutto per i predicatori di verità e di morale, i cosiddetti predicatori
della domenica, che pretendono di essere ascoltati quando nelle loro azioni
quotidiane, nel pensiero e nelle parole, molto è contrario alla carità, se non
proprio tutto. La parola agisce in primo luogo e direttamente sulla psiche
umana e può essere considerata magica, poiché la sua azione avviene in modo
immediato e per vie invisibili e sconosciute, si può considerare lo spirito l’essenza
della parola, questa azione nascosta può essere benigna o nociva, come
anzidetto, come per il sentimento dell’amore o come per il sentimento dell’odio:
esercitare la parola è esercitare un potere sugli altri, è quindi necessaria
una forte moralità, una profonda coscienza di ciò che si sta facendo, il potere
senza carità è nocivo per tutti. Nel tempo presente viviamo nel caos della
parola, un vero e proprio inquinamento dalle parole, il potere dei mezzi di
comunicazione di massa è sì una garanzia di democrazia e di uguaglianza, ma è
anche un grande fattore inquinante e disorganizzante della nostra mente, è
quindi necessario recuperare il linguaggio del silenzio, come parola che
esprime l’anima e la rende capace di
maggiore recettività al bene autentico che va ricercato nell’ambito del proprio
cuore, della propria interiorità: la vera vita della persona umana è quella
interiore, l’esteriore è semplicemente distrazione e vuoto, è una deviazione dissipatrice
dalla ricerca di Dio, che è la nostra felicità e la nostra pace. La Parola di
Dio è l’amore, perché dove c’è vero amore lì c’è la presenza di Dio, lì è
nascosto il senso autentico della nostra vita: se vuoi ascoltare la voce di
Dio, ascolta il tuo cuore.
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