Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

sabato 21 dicembre 2013

Il cuore che ama è libero

Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende immondo l’uomo. Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultéri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie ”. (Mt 15:18-19) Il cuore è il simbolo della vita di una persona, il suo pulsare rappresenta l’esistenza, è il centro degli affetti, del pensiero e dei sentimenti, si può affermare che l’identità spirituale e psicologica di una persona si identifichi con il suo cuore, per molte culture antiche il cuore era la sede dell’anima; il cuore fa scorrere il sangue all’interno del corpo di una persona, quindi trasmette il flusso vitale, il cuore batte il tempo che trascorre, misura la vita che sussiste e progredisce, il cuore è l’organo corporeo che ci mantiene in essere, biologicamente il cuore è il nostro motore; tradizionalmente sia in ambito religioso che in ambito umanistico, si dice di una persona che è buona o cattiva a seconda della condizione del suo cuore, quindi differenziamo un cuore buono da un cuore cattivo, per definire le peculiarità morali che un individuo possiede, considerando le attitudini spirituali come forma del cuore, la cui sostanza è l’anima: la bontà del cuore è molto diversa dalla sua malignità, un cuore buono è un cuore con delle qualità che tutti noi siamo capaci di definire, così come per un cuore cattivo non serbiamo dubbi sulla sua natura. Il Signore non giudica attraverso la parzialità o le apparenze esteriori ma guarda al cuore, il Signore mette il nostro cuore sulla bilancia della Giustizia per soppesare le nostre più intime inclinazioni, un cuore che ama è un cuore puro, un cuore semplice esente dalla malizia, alieno dal male; le nostre scelte e le nostre azioni cambiano il nostro cuore, lo trasformano facendolo buono o cattivo, lo confermano nel bene o nel male. Gesù nel suo messaggio cerca di comunicarci l’anelito a cambiare il nostro cuore, nella sua predicazione Lui chiama questo cambiamento conversione al Vangelo, la conversione al Comandamento nuovo, il Comandamento della carità: ama Dio con tutto te stesso al di sopra di ogni cosa e il prossimo tuo come te stesso, una duplice direzionalità dell’amore, verticalmente prima verso Dio e orizzontalmente poi verso gli altri; con la parabola del buon samaritano Gesù afferma che l’amore deve essere concreto, si deve tradurre in vita vissuta, in esperienza personale, altrimenti rimane una sterile teoria, l’amore diventa una parola vuota di significato. Così dice il Signore nel suo Vangelo in riferimento al proprio Cuore, a tutti coloro che lo vogliono seguire: “ Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime ”. (Mt 11:29) La tradizione plurisecolare della Chiesa mette all’apice del suo culto devozionale due Cuori particolari con un privilegio straordinario, questi due Cuori sono il Sacratissimo e divino Cuore di Gesù e il Cuore Immacolato di Maria: essi sono il simbolo che rappresenta al meglio l’essenza stessa della persona di Gesù nostro Signore e della persona di Maria Santissima, sua e nostra madre; l’arte religiosa ha fatto proprie le rappresentazioni del Cuore di Gesù e del Cuore di Maria, e queste rappresentazioni sono immagini sacre che ritraggono il Signore e la Madonna sotto l’aspetto interiore, sono immagini che portano in sé l’ambizione di descrivere il mondo interiore racchiuso nei Cuori della madre e del figlio: ciò che accomuna questi due Cuori benignissimi è la sofferenza e l’amore, una sofferenza unica e un amore sconfinato; nell’iconografia cattolica il Cuore di Gesù è circondato di spine, trafitto e sormontato da una croce che emerge da delle fiamme, mentre il Cuore di Maria è trafitto da una spada e sormontato da fiamme, le fiamme per entrambi i Cuori hanno il significato di un amore puro e ardente, dell’amore infinito di Dio, il fuoco come a Pentecoste è anche per l’appunto il simbolo dello Spirito Santo. Sacratissimo e divino Cuore di Gesù, confido e spero in Te, pensaci Tu! Cuore Immacolato e addolorato di Maria, sii Tu per me, luce, salvezza e via!

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