“ Ciò non fa meraviglia, perché anche satana si maschera da angelo di luce
”. (2 Cor 11:14)
“ Se un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi
perciò come i figli della luce; il frutto della luce consiste in ogni bontà,
giustizia e verità ”. (Ef 5:8-9)
Questi versetti del Nuovo
Testamento ovviamente non parlano del buio e della luce in senso materiale,
fisico ma si riferiscono alla dimensione spirituale delle creature: satana si
maschera da angelo di luce per nascondere a coloro che vuole ingannare le sue
reali intenzioni, la luce in un ambito come questo diventa un inganno, una
semplice apparenza esteriore; se si vuole trarre in inganno una persona le si
presenta un bene apparente, illusorio e le si nasconde quello che c’è dentro,
il veleno mortifero che la ucciderà, la si affabula con la menzogna e le si fa
credere il falso come vero, difatti satana è molto eloquente come predicatore
ed è capace di convincere anche i più scaltri che quello che dice è la verità
sacrosanta! Come difendersi? Semplicemente imparando a pensare con la propria
testa e conoscendo il più possibile, insomma coltivando un profondo senso
critico, la capacità del discernimento. Ad esempio gli Angeli di luce non
dicono cose contrarie all’amore e non affermano mai mezze verità, non insinuano
il dubbio nella mente degli interlocutori nascondendo certi contenuti nei loro
discorsi, come se ci fossero zone remote dove è meglio non addentrarsi per una
questione di falsa prudenza, e la sincerità non porta mai in sé un’accusa verso
qualcuno, non insinua l’incertezza e la diffidenza, perché sono tutte cose
contrarie alla carità nei confronti altrui: coloro che seminano zizzania non
sono Angeli di luce e occorre imparare a distinguere tra chi ci vuole veramente
bene e chi ci vuole soltanto strumentalizzare per i suoi scopi. Al male piace
mascherarsi per impadronirsi più facilmente di noi, vediamo un bene dove in
realtà non c’è e cadiamo nella trappola, il male è vile perché se ne approfitta
dei più deboli, dei più sprovveduti; il male porta addosso una maschera
bellissima e seducente, per togliergli la maschera dobbiamo imparare a vedere
oltre le apparenze, dobbiamo imparare a osservare con attenzione, che significa
scrutare con l’intelletto e riflettere con la ragione, ma soprattutto applicare
all’osservazione la forza delle virtù spirituali, dobbiamo domandare con la
preghiera questa forza trascendente: satana ha una repulsione naturale per la
preghiera, per questo con essa la sua maschera cade rivelando il suo vero
volto, siamo noi che allora comprendiamo chi abbiamo veramente davanti e ci
possiamo così difendere, possiamo dire di no al male, lo possiamo evitare, in
quanto il male quando è rivelato alla conoscenza dell’anima è già sconfitto, è
forte solamente quando si nasconde e diventa debole quando si è manifestato,
quando il suo gioco è stato scoperto: se sai dov’è il pericolo, sai anche come
evitarlo. La conversione è un continuo adeguamento al bene morale, bontà,
giustizia e verità sono le virtù che nascono dalla luce, il Signore è luce e
noi come figli della luce dobbiamo comportarci di conseguenza, le tenebre
appartengono al passato, per il convertito è sorta l’alba definitiva, quella
della sua salvezza, la notte del male è stata superata, tornare a quella notte
buia significa rinnegare Dio che ha avuto misericordia di noi, portavamo delle
maschere grottesche e invece adesso mostriamo il nostro vero volto illuminato
dallo splendore di Cristo, non rimettiamoci quelle maschere scegliendo
nuovamente il male e inoltrandoci nelle tenebre della notte di satana, per
perderci inesorabilmente nella cattiveria, nell’ingiustizia e nella menzogna:
ricordiamoci spesso che il Signore ci ama e questa memoria ci consoli e ci
terga le lacrime, ci dia coraggio a proseguire il cammino della vita nella luce
diurna.
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