Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

venerdì 13 dicembre 2013

Poesia dell'eros e sacralità del corpo

Quaderno di poesia erotica, breve antologia dell’eros ispirata al Libro Sacro del “Cantico dei cantici”: la passione della carne per lo spirito invisibile, natura e dicotomia umana tra parti di un unico. La sessualità buona è parte della natura umana e il disordine nella sessualità è parte di una natura creaturale bieca e corrotta, la perversità morale... la sublimazione della libido trasferisce il dinamismo a livello dell’anima intellettiva.

Sensi di rapporto

Negli anfratti ancestrali del tuo fiore ombroso
chiamo a raccolta la dolce sorpresa
del tuo caldo terreno che scorrendo
rosso di sangue nell’anfiteatro della pelle
tenue parodia del freddo gemito
di un piacere antropofago
fatto di cibo carnale e liberatore
pulsioni di gusto e di tatto
olfatto che profuma di buona tempesta
e di meriggio che s’alza senza requie
alla testa della bestia che apre
le labbra candide del tuo corpo femmineo
verso la tenue luce
del nostro cruento amplesso

Felice desiderio

Mentre possedevo l’ambiziosa felce lamentosa
di antiche memorie passate per care
nel diario segreto della mia giovinezza
trovavo squallide membra di maschio
nel mio giaciglio consunto di ore
fatte da lesive considerazioni di orge mattutine
che come sogno al risveglio
trovavano nuove entità
e pingue maglie di sensazioni
nel verace inganno
dei nostri buoni propositi
di un amore mercenario
di un cuore unico in due e ribelle per sempre
ostacolo indivisibile del seme nudo
che offende il profondo gemere
di grida compiaciute e consenzienti
tratto utile della nostra ragione
utile alla congruenza di ogni vanità libera e sensata

Limpido e aspro richiamo

La forte impressione dell’andante fluttuare
della debole intersecazione
dei nostri corpi alieni da peccato
considera anfratti di secrezioni
dolci come miele e favo stillante
nutrienti sostanze per la nostra passione
voluttuose ambizioni di gioiosa azione
calda come il vento del sud
che irrompe impetuoso nei corpi
avvinghiati da legami sinergici
di lealtà reciproca fatta
da reciproca fiducia e confidenza tra fratelli e sorelle
che senza parentela ignari di conoscersi
con una incontrollata parentesi approssimativa
soffio caldo che copre il corpo bagnato
da verità sentite e considerate reali nel mondo
ostile di una ostilità beata da durezza nel morbido
scorrere delle viscere nelle viscere
che come sfregamento labiale incontra labbra malleabili
implicite nel fervore del coito senza requie insane

Amplesso vivace

Flusso ininterrotto di fluide acque
che bagnano l’andante sogno
di sguscianti pesci che saltando
sopra l’acqua stagnante della tua
meritevole condotta lussuriosa e ostinata
versano sangue negli atri angusti
del mio corpo di femmina
tu maschio che tra languida spuma
mescoli il bianco splendore al rosso fervore
delle nostre carni blasfeme
e gioiose di una gioia
quanto mai reiterata e ricercata

Entrando nel tuo sogno

Notte di sogni
che sfiorando ampi spazi nella mia mente
decresci con una luna andante
che piena di piacere ancestrale e di luce serotina
volge il suo sguardo a fulgide
ombre di apparizioni mortali
corpi che si muovono con veemente biancore
nella pallida e lunare apoteosi
del crogiolo in cui le anime
trovano ristoro dal desiderio
di invitto possesso
si posseggono reciprocamente
gli arti e i toraci
i seni e i genitali
di così considerevole incanto allucinato e mordace
e la commistione raggiunge l’apice della vendetta
tra amanti che si conducevano per mano
abbracciati e baciati con trasporto
da labbra apportatrici di vera e intensa
apoteosi di rito e di penetrazione

L’ebbrezza dei tuoi seni

Tocco il tuo petto nudo e gravido di neve feconda
rosastro come il soave odore
dei petali di biancospino
profumato come la rosa azzurra
che produce un frutto dolce al palato
vino inebriante di circospezione
e di libidine armoniosa
eccitando il nostro senso
alla finalità dell’unitiva specie
rotondo e morbido seno che sprigioni linfa
dalla tua bocca sensuale e prominente
donami il sapore agognato di tale desiderio
morbo benigno e febbre salutare

Il sole e la luna

Sole e Luna si illuminano a vicenda
con una luce forte e tenue ad un tempo
imperscrutabile genio del basso sentire
entra nella sua sfera il Sole
e la Luna soggiace nel giaciglio piumato
di velluto blu e seta bianca
tessuti d’amore lisci e carezzevoli
che carezzando la superficie del nostro sentimento
una emozione che dura un istante
quello della nostra accorata musica silente
nel mugulare di beatitudine
in un paradiso artificiale qui nel nostro letto
sotto la doccia di scorrevole amore
carezzevole doccia di splendide sensazioni

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