LETTURA 1Gv 3, 10-16
Lettura della prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli miei, in questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il suo fratello. Poiché questo è il messaggio che avete udito da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. Non come Caino, che era dal Maligno e uccise suo fratello. E per quale motivo l’uccise? Perché le sue opere erano malvagie, mentre quelle di suo fratello erano giuste. Non meravigliatevi, fratelli, se il mondo vi odia. Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida ha più la vita eterna che dimora in lui. In questo abbiamo conosciuto l’amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli.
COMMENTO
Basterebbe prendere sul serio questa pagina del Nuovo Testamento per rendere il mondo un posto migliore, per avere cristiani autentici o persone migliori esenti dalla malizia del peccato, purtroppo l’istinto fratricida – come nel caso di Caino le cui opere erano malvagie – è troppo forte nel cuore degli uomini. I fratelli e le sorelle non sono coloro che appartengono soltanto alla nostra famiglia e alla nostra comunità, fratelli e sorelle intesi alla maniera farisaica, ma sono tutte le persone umane con le quali ci relazioniamo, con cui entriamo in contatto. L’amore dà la vita, perché l’amore e la vita sono la medesima cosa, è Dio stesso nella sua intima natura, amare gli altri è giustizia di Dio, l’odio è dal diavolo e conduce alla morte eterna.
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