Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

martedì 25 dicembre 2012

Il silenzio di Dio


Nella tua bontà, o Signore, mi hai posto su un monte sicuro; ma quando hai nascosto il tuo volto, io sono stato turbato ” (Sal 29,8). Perché taci Signore, non ascolti il pianto e il gemito dei tuoi figli? Sei un Dio nascosto e silenzioso e molti si domandano se tu esista veramente: il tuo apparente non esserci, inganna la nostra debole e limitata sensibilità… è come se tu non ci fossi, perché sembra che il tuo intervento nelle vicende umane sia assente, l’assenza di un Dio nascosto e silenzioso. Un giorno, nel più grande campo di sterminio nazista, condannarono a morte varie persone per una tentata evasione, tra di essi c’era anche un giovinetto… li uccisero impiccandoli; uno degli osservatori, un internato che era dichiaratamente ateo, disse in lacrime a un compagno di idee differenti, mentre impiccavano i condannati: “ Dov’è Dio? ”; l’altro rispose indicando con lindice della mano il giovinetto che agonizzava e moriva: “ E’ là, appeso a quella corda! ”. Dio era là che moriva; un Dio che muore impiccato a una forca. Dio sta con i sofferenti e muore con chi muore: anche in queste estreme e tragiche circostanze si rivela la misteriosa presenza di Dio, per chi ha la capacità di vedere oltre le apparenze. 

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