I demòni vivono dentro di te,
sono nel profondo, in quel sé profondo immutabile e atemporale, quel sé che sei
tu e che non puoi cambiare: tu non senti quello che sei nella verità della tua
essenza, ma loro ti conoscono e sanno tutto di te; la tentazione l’avverti
vicina, la loro musica l’ascolti sempre e agisci più secondo quei dettami che
secondo la tua volontà, senza nemmeno accorgerti; sei condizionato poiché le
voci del profondo salgono dall’abisso tenebroso dell’essere: la morte ha il
volto di tante connessioni che si palesano alla vita, connettono tra loro le
ombre dei tuoi demòni, formando pensieri che ossessionano la coscienza, che gli
tolgono l’opinione della cara morale, freno della malvagità. Demòni liberi, che
da dentro infestano il mondo, che dai sogni vanno procedendo alla realtà e
condizionano, alimentando paure, per prima la paura del vuoto e della nostra
sorella morte, che uccide. Ed ora dalla fossa si alza una blasfema orazione: “
Padrone nostro, che sei nel nulla, sia santificato il tuo perverso nome, venga
il tuo regno di morte, sia fatta la tua empia volontà, come nell’abisso così in
terra; dacci oggi il nostro peccato quotidiano, e non perdonarci come noi non
perdoniamo, portaci alla tentazione e facci cadere in essa, e non liberarci dal
maligno ”. Questa è la preghiera dei dannati, recitata spesso con il cuore più
che con le labbra, una preghiera che consiglia di evitare il bene, per portarsi
sulle strade della cattiveria e dell’odio, secondo la volontà di satana, cioè
colui che è il dio della numerosa parte dei cuori umani nel mondo che gli
appartiene, che è suo. La “ virtù ” del male pervade molti esseri umani,
pervertendoli fino alle midolla del loro ego: nessuno prega invocando il male
come Padre nostro, eppure la vita dei più non è altro che egoismo, disprezzo
del prossimo, ricerca del proprio interesse, vizi e passioni basse o violente;
questa cancrena è parte della nostra cara umanità che risiede sulla nostra
amata e amara terra.
I dieci comandamenti di chi
sente nel proprio cuore che Dio non esiste e si abbandona colpevolmente all’empietà:
I - Dio non esiste e il nulla è
sovrano
II - Con la morte finisce tutto
e l’inferno è una favoletta stupida
III - Ogni malvagità è lecita
per ottenere i propri scopi
IV – Se vuoi la felicità
soddisfa le tue fami anche a danno degli altri
V - L’importante è vivere nel
benessere e se gli altri soffrono fregatene
VI - Ogni menzogna è lecita per
assecondare il proprio interesse
VII - Uccidere non è un peccato
perché il peccato è una fantasia
VIII - Il piacere carnale è più
importante delle virtù morali e dell’etica dell’anima
IX - L’egoismo è l’unica
soluzione per dare significato alla vita
X - La malizia e la cattiveria
con la vendetta sono il sale dell’esistenza nel mondo
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