San Paolo insiste nei dettagli
per la colletta: “ Ho parlato bene di voi ai Macedoni, fate dunque che venendo
essi con noi non vi trovino impreparati ”; la carità deve essere pronta,
immediata. Ma ancora generosa e gioiosa: “ Ciascuno
secondo che destinò nel suo cuore, non con rincrescimento né per forza, poiché
ilare donatore ama il Signore ”; “ Chi
semina scarsamente, scarsamente anche mieterà ”. Del resto Dio ci assicura
che farà sovrabbondare la sua grazia e la sua benedizione su coloro che sanno
donare ai poveri ( 2 Cor 9,6-11 ). Nel fratello è Dio che domanda; e poiché
ogni bene ci è venuto da Dio, non è possibile negarlo a Lui quando ce lo
richiede nella persona dei poveri. Gesù può allora aggiungere che quando
facciamo l’elemosina non dobbiamo cercare di essere veduti dagli uomini, per
lasciarne tutta la gioia a Dio, che vede nel segreto: “ Non sappia la tua sinistra quello che fa la tua destra, quando fai l’elemosina
il padre tuo che vede nel segreto ti darà la ricompensa ” ( Mt 6,1-6; 16-18
).
“ …Ha cominciato a fabbricare,
ma non ha potuto finire… ”, “…partito per far guerra… manda i suoi ambasciatori
a chiedere di far pace ” ( Lc. XIV, 25, 33 – da “ Costruttori e generali ” ).
Quando Cristo paragona la
condizione per seguire Lui al denaro del costruttore e ai soldati del generale,
dà alla parabola un’applicazione altamente degna di considerazione. Ci sarebbe
anche da aspettarsi che per la totale dedizione a Cristo, fosse necessario
possedere qualcosa come il costruttore o il generale. Ma Cristo applica la
richiesta all’inverso: per seguire completamente Gesù, non solo non c’è bisogno
di posseder qualcosa, ma occorre una rinunzia. E per giunta una rinunzia
totale, piena. Cristo formula questa parabola contro coloro che offrono la loro
dedizione nel primo spontaneo entusiasmo, nell’esaltazione giovanile, senza una
meditazione matura e seria. Meglio non edificare, che restare a metà della
costruzione. Meglio trattare in tempo col nemico, che capitolare poi con
leggerezza. Dunque meglio non porsi al servizio esclusivo di Cristo che fare
delle mezze cose, cioè un sacrificio a metà. Dedizione totale significa rompere
i ponti dietro di sé. Il Regno di Dio non segue le leggi tipiche delle imprese
di questo mondo. Per questo sono necessarie le forze naturali e i mezzi di
sussistenza. Nel Regno di Dio occorre la rinuncia totale alle proprie cose,
perché la forza di Dio possa svilupparsi interamente.
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