Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

sabato 22 giugno 2013

Perdono senza emulazione

Perdonare non significa dimenticare il male che gli altri ti hanno fatto subire ingiustamente, significa vedere nel prossimo una persona come te, con i tuoi stessi difetti e con dei pregi, e discernere con sapienza la persona che sbaglia dall’errore che ha commesso, dal peccato; tendere alla perfezione della Carità, significa innanzitutto riconoscere le proprie imperfezioni ed il proprio limite: con questo presupposto si guarda agli altri con benevolenza e rispetto. Il male va detestato, le persone per quanto cattive vanno trattate con rispetto, come altri noi stessi, perché sono proprio come noi. Perdonare significa vedere con gli occhi del cuore, della coscienza morale, il nostro prossimo per quanto abietto egli effettivamente sia, altrimenti diventiamo come quello che detestiamo, o forse peggio senza nemmeno accorgercene, e diventa un dramma nel dramma.

Nessun commento:

Posta un commento