Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

mercoledì 18 giugno 2025

Il crocifisso indosso o nelle case è il segno distintivo del cristiano

Il Crocifisso è un oggetto sacro, è una componente fondamentale della nostra arte che comincia dall’antichità fino al presente e della nostra cultura di radice giudaico cristiana, Gesù e sua Madre sono di stirpe ebraica, è un sacramentale per la preghiera ed è così che si sacralizza l’oggetto che in sé rimane tale ma cambia in luce spirituale o grazia celeste al confronto con gli spiriti del male ed è questo che essi vedono, e il simbolo che ci ricorda l’amore sconfinato di Gesù per le anime, il dare la vita per i propri amici come ci suggerisce il Vangelo, è l’estinguersi dell’odio fratricida e della vendetta nel cuore di chi lo contempla, chi scruta in esso l’amore di Dio perdona sempre come Gesù ai suoi crocifissori, segno di riconciliazione e di pace in cui ciascuno di noi è perdonato fino a settanta volte sette, una misura propria soltanto dell’eterna Carità, è una grazia che si può ricevere dal Cielo, così come il dolore della coscienza a causa del male commesso, è la perenne sconfitta di satana e dei suoi demoni poiché con esso e in sua virtù si toglie la preda all’inferno, la fede nel Crocifisso è l’arma invincibile contro il potere delle tenebre. Ai condannati al patibolo si domandava un bacio al Crocifisso e un atto di contrizione per la salvezza della loro anima, forse l’ultima grazia fra tante disattese nel corso di tutta una vita trascorsa nel delitto, come al ladrone pentito san Disma in Croce accanto a Gesù: “ ... in verità ti dico, oggi sarai con me in Paradiso”.

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