Non c’è da fidarsi di quelli che usano la religione per guadagno personale e direi che a parte i martiri cristiani dei primi secoli della Chiesa, tutti coloro che sono coinvolti in una religione contemporanea lucrano come parassiti senza ritegno su delle credenze talvolta demenziali ed esercitano la simonia, il commercio del sacro e delle opere di culto a prezzo in denaro a favore dell’anima immortale del fedele, concetto piuttosto opinabile.
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