Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

martedì 18 settembre 2012

Idolatria, equivoco tra adorazione e venerazione


L’idolatria è la tendenza ad adorare come Dio tutto quello che Dio non è, significa sostituire il Creatore con la creatura o con elementi creaturali, elevare quindi alla dignità di Signore qualcosa di terreno, di effimero o di blasfemo, quindi l’oggetto materiale che viene considerato persona divina, un’entità soggettiva superiore, assoluta: una cosa morta, può essere considerata il Vivente? No di certo. Presso alcuni popoli di cui si fa menzione nell’Antico Testamento, l’idolatria era la pratica religiosa maggiormente in uso, pratica che contrastava con l’adorazione del vero Dio, da parte del popolo di Israele: quei popoli adoravano falsi déi, sotto forma di rappresentazioni idolatriche, per intendersi delle statue che consideravano sul piano ideale in qualche modo vive, e immolavano ad esse dei sacrifici, talvolta anche sacrifici umani; Israele adorava il vero e unico Dio, il Creatore del cielo e della terra, che sovrasta ogni intendimento e rappresentazione visibile. Quei popoli idolatri in verità adoravano e sacrificavano a demòni, poiché dietro ad ogni idolo che pretende per sé l’adorazione dovuta soltanto al vero Dio, si celano gli spiriti maligni dell’inferno; ciò che differenzia l’adorazione dall’idolatria è l’oggetto di tale sentimento religioso o pseudo tale, per l’adorazione l’adorato è il Signore, per l’idolatria l’idolatrato è il demonio che si nasconde dietro un oggetto, una persona, una qualsivoglia maschera. Adorare un idolo significa adorare il maligno, prosternarsi alla sua presenza e asservirsi ad esso. Varie società religiose, comunità e sette con connotati anticattolici, che si definiscono cristiane, ma in realtà non lo sono per niente, in quanto eretiche e assertrici di errori dogmatici, dottrinali e morali, quindi in opposizione alla Verità rivelata, affermano che la venerazione del crocifisso o delle statue della Madonna sono una forma di idolatria, qualcosa di distorto che porta i fedeli ad allontanarsi dall’autentico culto di Dio, per volgersi al culto delle immagini. In realtà ad essere distorte, sono queste realtà religiose a carattere chiuso ed esclusivista, che senza il minimo buon senso e virtù di intelletto, nonché ragionevolezza, non comprendono la differenza che passa tra venerazione e adorazione, oltretutto non comprendono il valore rappresentativo delle immagini sacre, che ovviamente non sono Dio, ma che come delle splendide pagine scritte, delle icone eloquenti, ci parlano di Lui e di quelle che sono le sue qualità e le qualità di sua Madre: il crocifisso si venera, poiché nel crocifisso è rappresentato Gesù che soffre sulla Croce per amore dell’umanità e di ciascuno di noi in particolare e chi è cristiano sa che Gesù è il Figlio di Dio fatto uomo, pregare davanti al crocifisso significa entrare in comunicazione con il Signore e il suo mistero di redenzione, infatti il crocifisso è un tramite con Cristo, una rappresentazione plastica e visibile della sua persona; anche la Madonna si venera, Lei ovviamente non è Dio ma va onorata con un culto particolare, perché Madre di Cristo con tutti i dogmi a Lei attribuiti dalla Chiesa secondo verità, le sue statue e immagini sono un contatto o meglio una porta con il mondo soprannaturale, con il Cielo e dinanzi ad esse si prega con devozione. Le immagini sacre si venerano e Dio si adora in spirito e verità, come ci ha suggerito Gesù secondo la sua parola registrata nel Vangelo; ma noi conosciamo anche il volto di Dio che è il volto di Gesù, e questo volto noi possiamo rappresentarcelo con una immagine degna di venerazione, così come il volto della Madonna, perché anche Gesù e Maria sono persone umane, condividono con noi la nostra natura, loro nella perfezione e noi nell’imperfezione del peccato. Pregare davanti al crocifisso significa pregare Gesù e il Signore vuole e gradisce che lo si faccia, perché si tratta di uno splendido atto di fede e di amore a Lui; pregare davanti alla statua della Madonna, significa rivolgere personalmente a Lei la nostra parola e amarla con tutto il cuore: questi atti di devozione non sono affatto idolatria, ma sono autentico culto cristiano rivolto alle persone sacre e il Padre del Cielo li desidera, perché esprimono fede e amore.

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