29 settembre festa dei Ss. Michele, Gabriele, Raffaele Arcangeli; 2 ottobre festa dei Ss. Angeli custodi.
Santi Angeli e Arcangeli del Paradiso, Santi Angeli custodi, San Michele Arcangelo, San Gabriele Arcangelo, San Raffaele Arcangelo, Angeli tutti di Dio Creatore, Autore della vita, Signore nostro Gesù Cristo, con il Padre nell’unità dello Spirito Santo, Dio che è Amore, misericordioso e compassionevole, Angeli buoni e potenti, io [ dire il proprio nome ] Vi amo, Vi lodo, Vi onoro, Vi venero, V’invoco; mi rivolgo a Voi, sapendo che mi ascoltate e mi conoscete, ma soprattutto che mi amate come Vostro fratello! Anche se non lo merito, Vi ringrazio con tutto il cuore. Vi supplico di venire in mio aiuto, di me, che sono un peccatore, di benedirmi e proteggermi. Siatemi sempre accanto, liberandomi dai pericoli e dandomi la forza contro i nemici e contro il demonio. Assistetemi con la Vostra potenza, la potenza che Vi viene da Dio, nostro Signore e Creatore. Angeli Santi non dimenticatemi e non abbandonatemi, ma siate sempre solleciti nei miei riguardi, conducendomi sul retto Sentiero secondo la Volontà di Dio, la quale è amore e misericordia: insegnatemi tutte le virtù, ma soprattutto l’umiltà, la castità, la Carità e l’obbedienza a Dio, nella vera Fede e nella Speranza. Siate sempre con me, in ogni istante, e se il Signore lo vuole manifestatevi, fatevi sentire. Che l’Amore ci unisca, così da essere sempre insieme operando per la gloria di Dio e la salvezza delle anime! Perdonate i miei molti e gravi peccati e la mia miseria, sopportatemi per quello che sono. Amatemi!... Vi amo con tutto il cuore e so che voi mi amate, con la mia più grande riconoscenza, gratitudine. Amen.
Santi Angeli e Arcangeli del Paradiso, Santi Angeli custodi, San Michele Arcangelo, San Gabriele Arcangelo, San Raffaele Arcangelo, Angeli tutti di Dio Creatore, Autore della vita, Signore nostro Gesù Cristo, con il Padre nell’unità dello Spirito Santo, Dio che è Amore, misericordioso e compassionevole, Angeli buoni e potenti, io [ dire il proprio nome ] Vi amo, Vi lodo, Vi onoro, Vi venero, V’invoco; mi rivolgo a Voi, sapendo che mi ascoltate e mi conoscete, ma soprattutto che mi amate come Vostro fratello! Anche se non lo merito, Vi ringrazio con tutto il cuore. Vi supplico di venire in mio aiuto, di me, che sono un peccatore, di benedirmi e proteggermi. Siatemi sempre accanto, liberandomi dai pericoli e dandomi la forza contro i nemici e contro il demonio. Assistetemi con la Vostra potenza, la potenza che Vi viene da Dio, nostro Signore e Creatore. Angeli Santi non dimenticatemi e non abbandonatemi, ma siate sempre solleciti nei miei riguardi, conducendomi sul retto Sentiero secondo la Volontà di Dio, la quale è amore e misericordia: insegnatemi tutte le virtù, ma soprattutto l’umiltà, la castità, la Carità e l’obbedienza a Dio, nella vera Fede e nella Speranza. Siate sempre con me, in ogni istante, e se il Signore lo vuole manifestatevi, fatevi sentire. Che l’Amore ci unisca, così da essere sempre insieme operando per la gloria di Dio e la salvezza delle anime! Perdonate i miei molti e gravi peccati e la mia miseria, sopportatemi per quello che sono. Amatemi!... Vi amo con tutto il cuore e so che voi mi amate, con la mia più grande riconoscenza, gratitudine. Amen.
Pater, Ave, Gloria
Se il Trisaghion è una serie di tre invocazioni tipica della liturgia bizantina praticata dalle Chiese ortodosse autocefale, dalle Chiese dei tre concilî e dalle Chiese cattoliche di riti orientali, esso viene cantato più raramente nel rito romano. Il termine viene dal greco τρίς [tris], che significa “tre volte” e ἅγιος [haghios], che significa “santo”. Si tratta di una preghiera di lode alla Trinità che consiste nella ripetizione della frase “Hágios o Theós, Hágios Ischyrós, Hágios Athánatos, eléïson himás”, che vuol dire: «Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi».
Santo, Santo, Santo il Signore Dio degli eserciti, eterna è la Sua misericordia.
Se il Trisaghion è una serie di tre invocazioni tipica della liturgia bizantina praticata dalle Chiese ortodosse autocefale, dalle Chiese dei tre concilî e dalle Chiese cattoliche di riti orientali, esso viene cantato più raramente nel rito romano. Il termine viene dal greco τρίς [tris], che significa “tre volte” e ἅγιος [haghios], che significa “santo”. Si tratta di una preghiera di lode alla Trinità che consiste nella ripetizione della frase “Hágios o Theós, Hágios Ischyrós, Hágios Athánatos, eléïson himás”, che vuol dire: «Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi».
Santo, Santo, Santo il Signore Dio degli eserciti, eterna è la Sua misericordia.
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