La Grazia della salvezza di Dio
è gratuita e offerta ad ogni persona umana senza nessuna modalità mercantile,
senza nessun interesse di parte o secondo fine nel Donatore di tale grande
grazia, senza che il bene possa essere commercializzato per un guadagno subdolo
e losco: la vita ci è regalata, è un dono gratuito da parte del Signore e noi
per riceverla non abbiamo dovuto dare niente in cambio, è un dono della sua
immensa bontà di Padre. Nel libro degli Atti degli Apostoli c’è un episodio in
cui Pietro si sente chiedere da un certo Simone, l’acquisto dello Spirito Santo
in cambio di denaro, poiché questa persona ha riscontrato nell’Apostolo di
Cristo dei poteri particolari ed egli se ne vuole appropriare per averne dei
vantaggi di carattere personale; Pietro risponde di no, che è assurdo pensare
di comprare per denaro il dono dello Spirito, che la Grazia di Dio è donata
gratuitamente a tutti e volerla comprare è un atto di blasfemia, un grave
peccato contro l’amore gratuito del Signore… Gesù si è sacrificato sulla Croce
per amore, e l’amore presuppone l’oblazione, un atto puramente gratuito e
altruista, non si può sporcare la sublime Carità di Dio con del vile denaro,
che non a torto è stato definito da qualcuno come lo sterco del diavolo! Questo
comportamento si è verificato talvolta nella storia della Chiesa, il clero
ecclesiastico ha venduto ai fedeli per denaro le cose di Dio, come indulgenze e
remissione di peccati, la stessa salvezza eterna, si è fatto credere alla gente
di certe epoche che il Paradiso lo si può comprare con i quattrini; dall’episodio
degli Atti sopracitato, tale atteggiamento moralmente illecito è stato definito
da chi lo ha contrastato e condannato pubblicamente, come “peccato di simonia”, o anche uno tra i peccati più gravi contro lo
Spirito Santo. Purtroppo la simonia esiste ancora oggi nella Chiesa in certi
suoi ambiti, quindi i soldi continuano ad avere il loro fascino perverso
assieme al potere mondano e temporale che essi conferiscono a chi li possiede;
voglio ricordare nell’anonimato una certa compagine radiofonica cattolica nata
in Italia, che ha fatto la sua fortuna questuando denaro al suo sempre
crescente numero di ascoltatori, con un forte successo in ascesa, divenendo il
network radiofonico più potente del mondo, nonché il più mieloso: chi porta
soldi nelle casse della Chiesa diventa potente e influente come un cardinale,
guadagna grande autorevolezza, questa è l’amara realtà; i poveracci e gli
ultimi non sono più il vero tesoro della Chiesa… come disse agli invasori
barbari che volevano depredare la città eterna, un grande Pontefice romano dei
primi secoli, successore di Pietro, egli disse che i poveri sono il tesoro
della Chiesa, la sua vera ricchezza: nella storia non è stato sempre così e
purtroppo non lo è nemmeno attualmente. Povertà, castità e obbedienza sono i
voti di un consacrato al Signore, i cosiddetti consigli evangelici, ma quanto
sono rispettati dagli appartenenti al clero? Mistero della “fede”, siamo tutti
miseri peccatori e perdonate l’ironia: ricordiamoci comunque che la Madre Chiesa è la sposa di Cristo e tutti noi gli apparteniamo in quanto battezzati, quindi va amata e onorata, nonostante i difetti e le colpe dei cristiani, e come recitiamo nel Credo durante la santa Messa, la Chiesa di Gesù è una, santa, cattolica e apostolica, ed è la sola Chiesa che il Signore abbia fondato, è la sola Chiesa di Cristo, l'unica che Gesù ha voluto per portare la redenzione a tutte le anime, questa verità incontrovertibile dell'origine della Chiesa è scritta nel Vangelo e nessuno con un minimo di onestà, la può smentire.
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