Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

giovedì 7 giugno 2012

Doppiezza e virtù sincera


Essere incoerenti è un tratto caratteristico della natura umana, quindi parlare dichiarando determinati contenuti e comportarsi in determinate situazioni con modalità totalmente opposte a quanto si è dichiarato; la doppiezza è l’espressione più naturale di ogni persona umana, l’atteggiamento relazionale che si afferma meglio e ci fa distinguere con maggior forza, dei tanti atteggiamenti di falsità che adottiamo con gli altri, si tratta fondamentalmente della convivenza in una personalità di due facce, come in un’unica medaglia, la prima la manifestiamo in concomitanza con un nostro interesse, con la ricerca di un nostro tornaconto, poi facciamo la stessa cosa con l’altra parte della medaglia, ci esprimiamo con parole e azioni in modo tale da ricercare l’esclusivo nostro vantaggio. La nostra natura psichica quando non è educata dalla virtù concretamente vissuta, si esprime per quello che la natura corrotta porta in sé, la contraddizione costante e paradossale tra le nostre modalità interne e le nostre modalità esterne, il continuo disconoscimento della coerenza di comportamento, l’essere degli istrioni che recitano sul palcoscenico del pazzo teatrino della mondanità quotidiana; la virtù invece fa di una persona una persona linearmente coerente e sincera, la rende capace di esprimersi sempre per colei che veramente è, senza finzione o ipocrisia, la rende degna di stima e di apprezzamento, perché soltanto la virtù conforma una persona ai canoni autentici della bellezza, una bellezza interiore che coloro i quali non sono sciocchi e superficiali, possono scorgere nella sua verità. La doppiezza è essenzialmente vizio e abbandono al lassismo di una caratterialità, che è stata sopraffatta dalla intrusione dell’egoismo nella sua interiorità, la doppiezza è la “ grande menzogna ” di una vita vissuta nelle menzogne e nell’ego esasperato della propria individualità; molti che sono doppi e falsi, si costruiscono maschere l’una diversa dall’altra, da sfoggiare dinanzi al prossimo relativamente a quanto desiderano ottenere da un rapporto con qualcun altro, l’ipocrisia che alcuni purtroppo applicano in modo quasi scientifico, con delle regole ferree e rodate sul banco di prova di una vita spesa ad ingannare, è dannosa per la fattibile opera del bene comune ed è usata soprattutto dalle persone che hanno una valenza e una professione pubblica e la necessità di trarre consenso demagogico dalle masse di popolazione. Molto spesso il diavolo si presenta a noi con l’aspetto di angelo di luce, con delle sembianze benevoli, per affermare con più successo le sue menzogne, è una strategia purtroppo vincente, perché sono troppe le persone che credono con faciloneria soltanto alle apparenze, a ciò che vedono in superficie… i diavoli in forma umana sono tanti nel mondo e si travestono da pecorelle quando sotto sono lupi rapaci, per pascolare indisturbati nel gregge e ogni tanto sbranare qualche pecora ignara dell’inganno, ma il diavolo lo si scorge nei dettagli e quasi mai mancano gli spiragli per discernere il male sotto la parvenza del bene, è sufficiente una buona attenzione e un discreto spirito di avvedutezza, soprattutto un cuore puro e sincero.

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