Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

martedì 5 giugno 2012

Misericordia e riconciliazione


L’inganno più subdolo del maligno nei confronti di un’anima, è farle credere di non avere alcun peccato e di non avere necessità della Misericordia, del perdono di Dio; le anime che si sclerotizzano in questa situazione, sono anime in grave pericolo per la loro eterna salute, poiché non si avvedono che la loro è la condizione della schiavitù, dell’asservimento a satana e non pensano ad emendarsi per liberarsi dalle catene del peccato; un cuore prigioniero di satana è un cuore impuro, che viene manipolato ad arte per commettere inconsapevolmente nuovo male, un cuore manovrato da fili invisibili come una marionetta senza volontà propria, senza vera libertà. L’importanza di un cuore puro per poter essere partecipi del Regno del Padre celeste è fondamentale, in quanto soltanto l’innocenza e la purezza possono ereditare il Regno dei cieli: anche Gesù lo afferma nel Vangelo riguardo ai bambini, dicendo che soltanto chi è come loro può ereditare il Paradiso, cioè chi possiede un cuore puro, non puerile o infantile sia chiaro, ma un cuore esente da ogni macchia di iniquità, libero di amare e innocente, un’anima come quella di un bambino, un’anima fortemente recettiva alla Grazia, comunicante con il Bene assoluto, cioè Dio, un’anima che riceve dal principio assoluto del Bene, le buone ispirazioni di verità che caratterizzano coloro che comunicano con lo Spirito Santo, infatti le anime dei bambini sono proprio così e se battezzate la Trinità beatissima abita con maggior legame e forza nel loro cuore puro, innocente e buono. Il Signore ha detto: “ Lasciate che i bambini vengano a me, perché di chi è come loro è il Regno dei cieli ”, conservare un cuore di bambino per l’intero corso della vita, è indispensabile per entrare nella Vita divina dopo aver lasciato la città terrena, il cuore esente da malizia è il cuore che tanti Santi e tante Sante nella storia della Chiesa, hanno avuto e manifestato a gloria di Dio e a salvezza delle anime. Per poter purificare il proprio cuore, occorre essere perseveranti nella disciplina della penitenza, occorre praticare tutte le virtù, in primo luogo la carità, occorre pregare con Fede e chiedere a Dio un cuore puro, occorre anche confessarsi, accostarsi al rito della Riconciliazione, pentendosi e facendo dei buoni propositi di bene da portare avanti con fedeltà nella vita, una vita di combattimento contro il male che si annida anche dentro di noi, un combattimento che non può essere sostenuto senza l’aiuto del Signore e della Madonna. Adesso voglio far riferimento all’argomento fondamentale di tutto il Vangelo, l’economia della salvezza, di cui santa Madre Chiesa è depositaria per il potere che ha ereditato da nostro Signore Gesù Cristo; la missione fondamentale della Chiesa consiste nella redenzione delle anime e di ogni anima in particolare, creata ed amata da Dio suo Padre, in quanto siamo, noi creature umane, tutti figli di un unico Dio che è essenzialmente Amore infinito e senza riserve. Nella Chiesa, unica e vera apportatrice di Grazia, l’economia della salvezza collima con l’economia sacramentale, quindi per abbeverarsi alla sorgente della Grazia occorre necessariamente fare uso dei Sacramenti, che per il cristiano credente, osservante e praticante, battezzato e innestato nella comunione ai Beni eterni che è Cristo stesso, dall’iniziazione fino ad essere cresimato, sono la Confessione e la santissima Eucaristia. Gesù ha detto ai suoi Apostoli: “ A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi ”, questo significa che il Signore Gesù ha conferito un potere agli Apostoli ed ai suoi successori, cioè alla Chiesa, quello di amministrare la Misericordia del Padre attraverso il perdono dei peccati, comunicando in questo modo la salvezza, la redenzione dell’anima, la riconciliazione con l’Amore di Dio, quindi con Dio stesso, Trinità beatissima; molti Santi confessori non concedevano l’assoluzione dai peccati, per una questione pedagogica, in quanto il penitente non si trovava nella condizione di un sincero ed autentico pentimento, di una sincera ed autentica conversione, che presupponeva il fermo proposito di cambiare vita e di non peccare più per l’avvenire; questa pedagogia, veniva applicata da diversi Santi per ottenere il bene autentico e futuro di quell’anima, che si accostava con superficialità e distacco al Confessionale, ma tutto era comunque finalizzato alla salvezza dell’anima medesima! Gesù ha dato agli Apostoli la missione di perdonare e di redimere, non di fare l’interesse del maligno, mandando di propria iniziativa e complicità le anime all’inferno: i cristiani lavorano per l’edificazione del Regno di Dio, non per gli interessi del suo nemico ed avversario. Aggiungo che in Chiesa, dinanzi a Gesù Eucaristia, siamo tutti figli di Dio, amati da un unico Padre e il dono dell’Amore di Gesù per ogni anima non si nega a nessuno, tutti meritano la Comunione, perché Gesù ama tutti i suoi figli e chiama ciascuno alla partecipazione del suo Regno: l’unico e vero Giudice è il Signore, poiché solamente Lui conosce il cuore di ciascuno ed amandoci ci chiama ad amarlo, senza finzioni e ipocrisia, con assoluta sincerità. Dinanzi al Signore siamo tutti uguali, peccatori bisognosi di perdono ma creati… perché amati senza limite. Colui che vede il cuore è soltanto Dio, Lui vuole il nostro vero bene, siamo noi quelli capaci di farci del male! Nella Santa Chiesa le relazioni devono vertere sulla carità reciproca e conoscere le questioni relative a un’anima, è doveroso per affermare questo principio di verità, cioè che l’amore copre una moltitudine di peccati e noi non dobbiamo diventare gli inquisitori spietati del nostro prossimo, dobbiamo semplicemente amarlo con un autentico sentimento del cuore, è questo il Comandamento che Gesù ci ha dato, con la sua vita ed il suo esempio.

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