Le persone dal basso profilo
umano, spiritualmente mediocri, sono abitualmente bestemmiatrici, bestemmiano come se la bestemmia fosse
un segno di interpunzione alla frase, hanno un animo meschino e superficiale e
nessuna sensibilità nei confronti della religiosità: la bestemmia è una
fanghiglia puzzolente che caratterizza la sfera interiore di queste persone e
molti che hanno conoscenza dei fenomeni di natura diabolica come la
possessione, ritengono con grande cognizione di causa, che bestemmiare richiami
nelle persone in questione l’azione e l’influenza degli spiriti maligni, dei
demòni: basta un solo bestemmiatore in casa, per rovinare una famiglia con una
virulenta infestazione diabolica; padre Pio diceva che il modo più sicuro per
andare all’inferno è la bestemmia, infatti è l’offesa più diretta nei confronti
del Signore, è una esplicita e violenta manifestazione di odio, che promana dal
cuore del peccatore! Quando la bestemmia si accompagna agli atti impuri, una
persona diventa inevitabilmente la dimora stabile di satana… quello che dev’essere
considerato naturale sul piano della sessualità, della morale sessuale, nella
persona umana, è la castità e la purezza, quindi la virtù della verginità in
tutti coloro che, maschi e femmine, non hanno ancora contratto il matrimonio autentico
davanti a Dio, ogni atto sessuale fuori dal matrimonio, l'unione coniugale, è un peccato mortale e
chi li commette è meritevole dell’inferno eterno, anche guardare immagini a
carattere sessuale, più o meno perverse, è una colpa, lo stesso desiderio
illecito è una colpa: una persona che compie atti sessuali volontari fuori dal
matrimonio, inevitabilmente si danna, fuori dal matrimonio è lecita soltanto la
virtù della purezza, affermare questa cosa oggigiorno è molto antipopolare, ma
è la semplice verità. La bestemmia e gli atti impuri rendono l’anima sporca e
degna di essere rigettata dall’Amore di Dio, che è infinita purezza; soltanto
la Confessione, che pone le sue radici nella Passione e nella Croce, può
purificare con il Sangue preziosissimo di Gesù un’anima da tutte le sue
sozzure, chi si illude di ottenere dal Signore la piena remissione dei suoi
peccati e così rimanere esente da conseguenze collaterali, tornando all’innocenza
e alla purezza battesimale, senza Confessione… è uno sprovveduto che non
conosce la Parola di Dio, i suoi misteri e la sua volontà, insomma non conosce
il santo Vangelo; senza Confessione i peccati mortali rimangono e ci si esclude
dalla redenzione, dalla Grazia santificante e si rischia seriamente la
dannazione eterna della propria anima, nel mentre si diviene ricettacoli del
maligno, si è abitati nel cuore da lucifero, senza nemmeno avvedersene, nella
più totale ottusità psicologica e l’anima resta stabilmente impura.
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