La virtù della purezza è
importante e amata dal Signore, ma i sacerdoti cattolici vogliono far diventare
il sesso e la sessualità, un peccato mortale… forse il peccato in questione è
la sessuofobia… un peccato che porterebbe alla totale separazione da Dio e alla
condanna dell’inferno: io ho letto e studiato i Vangeli, scritti che unicamente
testimoniano della vita, delle parole e della persona di Gesù Cristo, il
maestro di tutti i preti, uomoDio che loro devono cercare di imitare per
trovare la perfezione, che quasi certamente non raggiungeranno mai in vita…
Gesù pur essendo Vergine e castissimo, non ha mai condannato la sessualità
negli altri uomini e donne: la samaritana al pozzo, era stata con diversi
uomini, era una concubina e Gesù le dice quello che lei aveva fatto, ma non la
condanna, anzi gli offre un’acqua viva che scaturisce e zampilla per la vita
eterna, non quella del pozzo dove lei era andata ad attingere; la donna
adultera che quegli uomini spietati volevano lapidare e uccidere per il suo
peccato sessuale, Gesù la assolve e la rimanda dicendole di cambiare
comportamento, non la condanna! E’ Gesù che dice ai farisei che pubblicani e
prostitute passeranno loro avanti nel Regno dei cieli, sì proprio delle
prostitute! E’ Gesù che a mensa si fa lavare e asciugare i piedi con i capelli,
da una donna che tutti consideravano peccatrice, peccatrice sessuale: Gesù le è
grato per quel gesto d’amore, non la condanna per i suoi peccati, ma l’accoglie
presso di sé… Dio non tollera falsità, ipocrisia, cattiveria, malvagità, ma nei
confronti dei peccati, cosiddetti, sessuali appare più aperto, più tollerante:
forse perché il sesso è un istinto di per sé buono, che Dio ci ha dato, per
procreare e dargli nuove creature umane? Creature da amare, i bambini, i
prediletti di Dio? Fossi in tanti preti e nel Magistero della Chiesa, rivedrei
un pò il concetto di peccato sessuale, apportando delle attenuanti alla colpa,
soprattutto per certe naturali e umanissime circostanze e desideri… Comunque è
evidente che esiste una sessualità buona e una perversa: le perversioni
sessuali portano a fare del male agli altri, a mercificarli, ad usarli; io dico
che bisogna essere più tolleranti nei confronti di sbagli che si fanno nel
contesto di una sessualità buona, dove forse c’è posto anche per l’affetto,
l’amore e i sentimenti, senza comunque dimenticare l’eccellenza e la priorità
della castità e della verginità, soprattutto quando esse sono un attributo della
propria consacrazione a Dio, quindi sono la peculiarità dell’appartenenza
privilegiata della persona al Signore, un segno di fedeltà per l’eternità.
Nessun commento:
Posta un commento