Psiche e Amore, due volti di
una sola medaglia, nella perpetua ricerca dell’altro, accomunati
dall’insofferenza della solitudine; si cercano e mai si trovano, si sfiorano ma
mai si toccano: psichismo che desidera amore, lo vuole per riempire un vuoto,
per colmare l’abisso… Amore dice che ama Psiche; ma un sentimento, una
debolezza, può amare ciò che lo produce? Mente isolata in verità ami solo te
stessa e nulla vuoi che non sia per te, per il tuo egoismo privo di misura: la
felicità non esiste, è soltanto una chimica illusione per la mente e la figlia
coscienza. Spirito che si modula attraverso l’organizzazione di un organo che
suona la musica di una carne avvilita dai sensi, te ne stai muto mentre Amore
stupra Psiche, la violenta con una brama conosciuta solo dalla sporca passione,
che come fango ricopre il cuore, spiritualmente vicino e prossimo allo Spirito
d’un Creatore, sempre assente e mai presente nel bisogno e nel desiderio di
Psiche per Amore; la felicità è nella comunione, nella persona amata, qualcuno
direbbe: ma cosa ama Psiche, l’Amore o la persona che ama? Psiche ama Psiche e
l’Amore che colma il nulla del cuore, non ama nessuna persona fuori di sé,
perché fuori di sé le persone sono sacchi di carne, dentro Psiche diventano
l’immagine di quello che vogliamo e allora ci appagano, ci soddisfano, danno la
felicità, o meglio, la sua gioiosa illusione. Psiche e Amore, la stessa
medaglia dove due sconsolate effigi si cercano, illudendosi di tanto in tanto,
di trovarsi… Non c’è conoscenza tra i due che si cercano, l’altro è ignoto
all’altro, poiché la verità è che entrambi non esistono, se non in una realtà
che si sono costruita, che finirà presto, che si spegnerà in un desertico
miraggio, nell’oasi dell’egoismo!
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